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Cosa succede al tuo corpo quando ti arrabbi alla guida

È capitato a tutti di imprecare al volante, ma sappiate che non fa bene.
Foto via Flickr (CC BY 2.0).

Anche oggi ce l'ho fatta, pensi tra te e te mentre guidi verso casa dopo una giornata di lavoro, quando improvvisamente un'auto gialla ti taglia la strada, freni di botto e il cabaret di paste che avevi preso uscendo dall'ufficio e piazzato sul sedile anteriore si sfracella a terra. L'unica gioia della tua giornata, svanita in un attimo, e tutto per colpa di quella macchina. Sol un idiota si compra un'auto di quel colore, pensi.

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Ti attacchi al clacson e gesticoli vistosamente, poi rallenti e accosti per permettere al colpevole di leggere il labiale anche oltre il finestrino. Una volta esaurita la raffica di insulti, fai ripartire la chiamata in vivavoce che avevi interrotto per la rabbia. "Odio 'sto traffico," esordisci.

Con il termine "road rage" si definisce l'aggressività che le persone sviluppano al volante, causata dallo stress alla guida e dal traffico. Secondo uno studio del 2016 condotto dall'American Automobile Association (AAA) Foundation for Traffic Safety, circa l'80 percento degli automobilisti ha avuto un episodio di aggressività al volante nell'ultimo anno.

Stan Steindl, psicologo e professore alla University of Queensland, spiega che questa aggressività è scatenata da due fattori principali: minaccia e impulso, componenti fondamentali per la sopravvivenza dell'uomo nell'era preistorica. "I cambi di direzione improvvisi degli altri, chi ti taglia la strada, o ti obbliga a frenare improvvisamente rappresentano una minaccia che scatena la cosiddetta fight/flight response," spiega. "E siccome in questo caso non puoi scappare, combatti."

Steindl paragona la nostra attività al volante al corso naturale della nostra vita in cui procediamo per ottenere qualcosa, raggiungere un obiettivo, fare successo. "Quando qualcuno ci impone di rallentare, blocca il nostro percorso e ci impedisce di procedere, tendiamo a reagire con rabbia e vogliamo ribadire la nostra determinazione ad andare avanti."

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Tutti sono convinti di essere più bravi degli altri: due terzi dei cittadini americani intervistati si definiscono ottimi guidatori. Secondo un sondaggio Allstate del 2011, gli automobilisti tendono a valutarsi meglio rispetto a chiunque altro in termini di conoscenza della strada, abilità e guida sicura. I voti dell'autovalutazione delle proprie capacità di guida risultano però fino a due volte più alti rispetto alle valutazioni espresse dagli amici più stretti.

Nel momento di difficoltà, incolpare gli altri significa alimentare pensieri carichi di rabbia, "potevi uccidermi!" o "sei un incapace, levati di torno," spiega Steindl.

Il fatto di essere al sicuro e protetti dentro la propria macchina ci dà l'illusione di una sorta di anonimato che non fa altro che inasprire le nostre reazioni di rabbia—che notoriamente nel traffico si arricchiscono di parolacce e improperi di ogni tipo. "Quando le persone si sentono al riparo, anonime, perdono il controllo di sé, il pudore, il senso di colpa e l'imbarazzo che avrebbero in una normale situazione sociale," spiega.

Ovviamente non mancano i rischi per la salute. La tensione accumulata al volante potrebbe, infatti, aumentare il rischio di attacchi cardiaci e infarto nelle ore immediatamente successive, secondo una ricerca del 2014 della Harvard School of Public Health. Gli autori dello studio hanno analizzato il collegamento tra gli episodi di rabbia e i problemi cardiovascolari, come l'aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco. Questi cambi repentini nel flusso sanguigno potrebbero provocare la formazione di accumuli di sangue nei vasi e pericolosi coaguli nel cuore o nel cervello. La frequenza di questi episodi di rabbia, unita a un passato di patologie cardiache, potrebbe contribuire ad aumentare il rischio cardiovascolare. Ma non solo.

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"Quando i livelli di rabbia si alzano, le persone tendono a correre rischi maggiori, con più impulsività e quindi più margine di errore e maggiore probabilità di incidenti," spiega Steindl. "Alti livelli di rabbia possono portare ad aggressioni verbali e talvolta fisiche."

Anche se non vi è mai capitato di scendere dalla macchina per insultare qualcuno, non vuol dire che la vostra rabbia sia sotto controllo. Ci sono molti segni, più sottili, che indicano un'aggressività latente al volante. "Quando gli episodi si fanno frequenti e gravi sarebbe opportuno cercare di gestire la rabbia in modo più efficace possibile," spiega.

Tutti sappiamo bene, per esperienza, che dire a qualcuno di "calmarsi" nel bel mezzo di una crisi, non aiuta quasi mai, anzi, spesso peggiora solo la situazione. Scegliere il momento giusto per parlarne è fondamentale. Tra i fattori principali che scatenano la rabbia c'è lo stress accumulato. "Più stress c'è nella nostra vita, in generale, più tendiamo a esprimere rabbia e aggressività alla guida," spiega. "Per questo, per gestire la rabbia al volante, è importante gestire lo stress a livello generale."

Steindl cita diverse strategie per alleviare la tensione di mente e corpo. Ogni persona è diversa, ma provare con tecniche di respirazione calmante, musica rilassante, o anche una nuova strada potrebbero essere piccole soluzioni al problema.

Questo articolo è comparso originariamente su TONIC.