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Musica

Flohio è la regina timida della new wave inglese

La guida di Noisey alla nuova scuola inglese inizia da una MC di 25 anni cresciuta nei centri giovanili della periferia Sud di Londra.
Giacomo Stefanini
Milan, IT

Oltre la Manica non c'è solo il grime: Noisey esplora tutto ciò che è beat e rime ed esce dal Regno Unito in una rubrica che si chiama La Nuova Scuola Inglese. Funmi Ohiosumah a.k.a. Flohio è fondamentalmente il motivo per cui abbiamo deciso di mettere in piedi questa guida al nuovo rap inglese. Seguiamo la MC di Bermondsey, South London, da un po’ e abbiamo anche tentato senza successo di intervistarla quando è passata dall’Italia (in uno dei nostri festival del cuore, Ortigia Sound System).

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Ma Flohio la settimana scorsa ha sganciato una bomba intitolata “Wild Yout” su Spotify e a quel punto ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto che non potevamo continuare ad aspettare. È ora di parlarvi di questo fenomeno e gettare benzina sul fuoco dell’hype.

Quindi, dicevamo, chi è Flohio? Flohio è una MC di 25 anni che è cresciuta in un quartiere periferico a Sud di Londra in una famiglia di immigrati nigeriani. Sua madre l’ha tirata su a Fela Kuti e afrobeat vario, ma a 12 o 13 anni ha sentito per la prima volta il rap e ci è rimasta sotto. Ha iniziato a rappare frequentando il centro giovanile del suo quartiere (“Uno studio costa tipo 50 sterline all’ora, roba da matti. Il mio youth club costava tipo 50 centesimi per tutto il giorno”, ha raccontato a The Fader), dove ha conosciuto altri giovani artisti della zona con cui collaborare.

È nel 2016 che sentiamo parlare di Flo per la prima volta. Prima è uscito il suo EP Nowhere Near, in cui il suo flow assassino già si fa notare seppur su basi hip hop piuttosto generiche, ma qualche mese dopo i riflettori si sono accesi su di lei grazie alla collaborazione con il duo di producer God Colony su “Steady” e soprattutto “SE16”, hit indiscussa. Qui Flohio è nel suo elemento naturale: basse avvolgenti, mitragliate di rullanti e hi-hat e linee di synth taglienti come spade laser. Le sue barre sono secche, semplici, A questo punto i nostri colleghi inglesi stavano già facendo a gara a chi diceva “tenetela d’occhio” per primo.

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A questo punto Flo ha fatto qualcosa che spesso ci augureremmo facessero in tanti in Italia: l’ha presa con calma. Nel 2017 si è concessa solo una manciata di featuring (tra cui la killer “Fights” con i God Colony) e si è concentrata su che cosa aveva in mente di costruire per il suo futuro. E siamo al 2018.

31 gennaio, il canale YouTube COLORS pubblica “Bands”, l’inizio di una nuova fase. Tanto per cominciare c’è un nuovo producer ai controlli, è il siciliano-a-Londra HLMNSRA, che da questo punto in poi si occuperà di gran parte delle basi di Flohio, riportandola in un'orbita più vicina al rap e affinando il suo suono in un devastante ibrido di grime, trap e cupe atmosfere da rave. D’altra parte, la poetica di Flo si definisce, il suo flow colpisce sempre più duro e la sua personalità pubblica comincia a delinearsi in tracce come "Watchout" e "10 More Rounds" (che ha appena vinto un premio per il miglior video urban di un newcomer agli UK Music Video Awards).

Come hanno giustamente osservato i nostri colleghi in UK, la caratteristica che più conquista di Flohio, al di là della musica, è la sua candida sincerità. Nella già citata intervista a The Fader ha dichiarato: “Il più grosso ostacolo [verso il successo] è che sono nera e sono timida. Sono sicura di me per quanto riguarda la musica, ma al di fuori di quella è un casino. Quindi ho paura che la gente se ne approfitti. Specialmente gli uomini importanti, hai presente?”. Il fatto che in un’intervista, invece di indossare la tipica maschera della tracotanza (che, per inciso, non è soltanto ciò che ci si aspetta da lei come rapper, ma anche come donna nera di classe modesta, pescando in un pozzo di stereotipi ormai perfettamente integrato nell’opinione pubblica) decida di ammettere candidamente di essere timida e insicura, fa immediatamente alzare le antenne a chiunque sia alla ricerca di una personalità forte e nuova nel rap contemporaneo.

“Flohio la rapper”, aggiunge Noisey UK, “è una forza che può mitragliarne 16 su ogni strumentale e lasciarti senza fiato. Funmi la donna, invece, probabilmente non riuscirà a guardarti negli occhi mentre recita quei versi”. E i versi hanno la stessa doppia valenza, in una specie di realismo magico hip hop che passa dalla retorica "streetwear & soldi" a spiragli intimi che si aprono sulla sua storia personale e familiare con una sana dose di ironia ("La nonna mi benedice, gli ex mi maledicono / Indovina quale funziona meglio?").

"Obiettivi realistici / Quanto odio quella parola!" sbotta in "Bands", sottolineando che ogni obiettivo è realistico se sei pronta a lavorare quanto serve per raggiungerlo. E a Flohio, in vista del suo EP Wild Yout in uscita il 2 novembre, noi ci sentiamo di porre come obiettivo la conquista senza compromessi della scena rap internazionale. You know it's Flo Flo season.

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