Situazione: stai programmando le vacanze, un weekend lungo, una gita fuoriporta o semplicemente devi passare mezza giornata in una città che non è la tua. E cosa fai, se non scrivere a quell'amico/a che lì ci vive o ci ha vissuto, e dopo una serie accettabile di convenevoli pregare perché ti dia consigli sui posti in cui mangiare e da visitare?Ecco, abbiamo pensato di fare un favore ai suddetti amici e liberarli da questa incombenza creando una serie di guide a città o zone d'Italia (finora: Sicilia Orientale e Napoli), tutte scritte da giovani local e pensate per altri giovani. In questo modo tu sai dove andare e noi diventiamo un po' tuoi amici. Bello, no?
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Stavolta tocca a Bologna: una città dove gli abitanti non se ne vanno mai (o tornano) e dove i fuorisede vorrebbero rimanere tutta la vita—salvo poi rendersi conto che non c'è tutto 'sto lavoro. La nostra guida potrebbe tornare utile anche a questi ultimi, soprattutto se sono appena arrivati in città e, dopo avere finalmente trovato una stanza, sono in vena di esplorazioni.
POSTI DA VEDERE GRATIS O CON POCO
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Spostandoci verso piazza Santo Stefano—a mio parere la piazza più bella della città, nonostante lo scomodissimo ciottolato e i locali decisamente sovrapprezzati—troviamo le Sette Chiese, un complesso di edifici costruito a partire dal 100 d.C., che per qualche ragione non del tutto chiara è una delle mete predilette dagli studenti quando bigiano scuola. Un'altra attrazione economica è la Finestrella di via Piella, da cui si vede il fiume.Se rimanete a Bologna abbastanza a lungo sentirete la frase ‘Se accade XY vado a San Luca a piedi’. Il Santuario della Beata Vergine di San Luca, appollaiato su un ripido colle, è raggiungibile a piedi lungo il porticato che si snoda dal centro storico (666 colonne in totale, come simbolo del diavolo che viene schiacciato dalla Madonna): ormai è più meta di fanatici del fitness che di devoti in pellegrinaggio, ma la vista ripaga della mezz’ora abbondante di camminata per raggiungerlo. I più atletici possono godersi la vista della città anche da San Michele in Bosco o dall’ Eremo di Ronzano. Senza faticare troppo, nelle giornate di sole è sempre piacevole un giro ai Giardini Margherita.Due appuntamenti da segnarsi sono il mercato degli ambulanti— ‘la Piazzola’ —il venerdì e il sabato, e il Mercato Ritrovato il sabato mattina in piazzetta Pier Paolo Pasolini, davanti alla Cineteca di Bologna.
COSA MANGIARE
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E poi ovviamente ci sono i salumi, tantissimi salumi, taglieri su taglieri di mortadella, salame, pancetta, coppa, prosciutto e ogni altro insaccato mai concepito dalla mente umana. Accompagnateli con le tigelle o le crescentine.
DOVE MANGIARE
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Tra i locali aperti negli ultimi anni brilla Olmo: bagel, hamburger (entrambi a circa 15 euro l'uno) e brunch all’inglese, hipster senza perdere l’anima e con diverse proposte vegane (non scontato in città), mentre sempre una certezza è Il Montesino, cucina sarda solida e sostanziosa. Non dimenticatevi di ordinare il pane di patate.A Bologna si trovano infine alcune delle migliori gelaterie italiane. Saltate i posti più turistici intorno a piazza Maggiore e godetevi il pistacchio salato della Cremeria Santo Stefano o la granita di Galliera 49.
DOVE BERE E DIVERTIRSI LA SERA
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Passiamo a un’altra zona, quella di via Castiglione e via Santo Stefano: alto-borghesi di giorno, di notte riservano non poche gioie. Al minuscolo Rude si trovano alcuni dei migliori cocktail in città, mentre La Confraternita dell’Uva è una libreria-wine bar dove si organizzano spesso reading interessanti e in via Orfeo troviamo due dei bar più punk in città, Michi e Max e la Drogheria degli Elefanti. Se avete voglia di camminare, d’estate aprono i 300 scalini: si salgono letteralmente trecento scalini per arrivare nel mezzo del Parco San Pellegrino, in uno spazio gestito dal Teatro dei Mignoli, che organizza concerti e serate di poesia.Sotto il ponte di Stalingrado spunta il Freakout Club, tempio underground della musica live, mentre altri nomi sono Covo, Estragon e Locomotiv. Il TPO è uno storico e ancora attivissimo centro sociale, le cui attività spaziano dai festival di vignaioli a quelli artistici. Più decentrato l'XM24 nel quartiere della Bolognina. Il Cassero è il cuore della comunità LGBT, dove si organizzano frequentatissime serate disco.
COME EVITARE DI FARE I TURISTI
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Infine, attenzione a cosa chiedete al ristorante: piadina e cappelletti non sono tipici dell’Emilia, bensì della Romagna, e quella tra Emilia e Romagna è una secolare rivalità su cui non vale la pena scherzare. Scordatevi di dire "Vorrei un etto di Bologna," termine con cui fuori dalle mure cittadine si definisce la mortadella.Uno dei privilegi di vivere a Bologna è avere a poca distanza il verde degli Appennini. Ai Prati di Mugnano, a mezz’ora di macchina dal centro, potete organizzare una grigliata come si deve o semplicemente fare una camminata sui tanti sentieri CAI (è la prima tappa della Via degli Dei, il sentiero che collega Bologna a Firenze). A poca distanza ci sono Badolo, dove si va per arrampicare ma anche per un pranzo con vista all’Hostaria di Badolo, e Monte Sole, teatro di uno dei peggiori eccidi della Seconda Guerra Mondiale e ora Parco Storico.Una mezz’ora di tornanti più in là—ma li merita tutti —si arriva alla Rocchetta Mattei. Il castello è stato costruito nella seconda metà del 1800 da Cesare Mattei, eclettico fondatore dell'elettromeopatia, mescolando lo stile gotico a quello moresco. Il cortile è una riproduzione precisa dell'Alhambra di Granada. Dalla parte opposta di Bologna, in direzione Romagna, troviamo il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, dove i non claustrofobici possono fare una visita alla Grotta del Farneto. Fate tappa anche nel paesino di Dozza, con la sua rocca medievale e i murales.
GITE FUORI CITTÀ
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