Carissimi lettori di questa rubrica, come sapete Italian Folgorati si concentra sulle star della musica italiana che o sono da sempre attive e non mollano, piuttosto si fanno imbalsamare, oppure di quelle che tornano in pista dopo lunga assenza dalle scene, a volte anche senza troppo da dire ma comunque convinti di dovere esserci. Raramente però ci soffermiamo su personaggi che non danno loro notizie da un bel po’. In questo caso ci siamo chiesti: ma dove è finito Riccardo Cocciante?“Torno nel 2018 con un nuovo disco. Non mi piace Occidentali’s Karma.”
Riccardo Cocciante – intervista a Libero, 2017
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In quel disco suonava una serie di personaggi che avrebbero potuto cozzare tra loro e invece, miracolo, si fusero perfettamente. C'erano Giovanni Tommaso dei Perigeo (allora New Perigeo, dal taglio molto più no wave); Roberto Colombo, il famoso mentore dei Matia Bazar ma soprattutto la mente zappiana dietro a dischi come “Sfogatevi bestie”; Alessandro Centofanti dei Libra; il muscolare Paolo Donnarumma, un anno dopo basso de La voce del padrone nonché di tutti i dischi new wave di classifica; Serge Perathoner dei fusion progger Transit Express, blasonato produttore; Shel Shapiro, ex Rokes e padrino del punk italiano in quanto produttore dei primi Decibel e dei Judas; e Stefano Pulga, leggenda italo disco dei Kano/Pink Project.
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“Il soufflé con le banane” ha il testo più duro del disco. Aperto da un piano honky tonky psicotico e da marimba sfondate, il pezzo è in odore di neapolitan power. Narra di un uomo il cui passato è quello di essere stato allevato in un bordello, figlio di una prostituta. Da adulto ha trovato finalmente riscatto e si rivendica fieramente il passato di sofferenze, collegi, cazzi e mazzi e anche pedofilia consenziente ("Anna mi voleva bene/ diciott'anni e già giocava con il piccolo mio pene"). Un testo che oggi costerebbe un ban illimitato ovunque, diciamolo: senza dubbio il momento punk di Cocciante. Sentite il giro armonico: potrebbe stare bene in qualche disco del '77.
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Il finale invece è un sorprendente manifesto. Cocciante si appropria di "Suonare suonare" della PFM, uscito nello stesso anno. È un pezzo importante perché rappresenta il passaggio della PFM a una visione più pop della faccenda progressive rock, come se in qualche modo i nostri avessero sdoganato e in qualche modo avallato inconsciamente le ricerche di Riccardo in questo senso. La nascita di un nuovo genere passa attraverso di loro, genere che ancora non è stato abbastanza esplorato né etichettato: potremmo azzardare il termine Italian city prog. Interpretazione impeccabile, Riccardo ne fa una versione liquida e forse addirittura più incisiva dell’originale.Dopo questo disco Cocciante prese la strada giusta a livello commerciale. Dopo uno stranissimo Qdisc in cui divise i solchi e i palchi con i New Perigeo e Rino Gaetano, il nostro inanellerà una serie di notevoli successi, a partire dal disco omonimo dell’82 in cui la formula si consolida e si sposta definitivamente verso il pop di classe, a volte anche più elettronico: ma questa leggerezza d’animo forse rimarrà inedita. Sappiamo tutti che dopo il boom miliardario di Notre Dame de Paris il nostro non è più tornato quello di un tempo. Voglio dire, si è preso anche una condanna di tre anni per frode al fisco francese. Ma noi speriamo sempre in un colpo di coda, un po’ come quando nell’84 scrisse La Fenice per il Klaus Nomi di nonatri, Santandrea: dai Riccardo, rinasci anche tu cervo a primavera” e lascia i poveri occidentali al loro karma.Demented è su Twitter: @DementedThement.Segui Noisey su Instagram e Facebook.