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Tecnologia

Diego Fusaro parlerà di Bitcoin con un 'approccio culturale-filosofico'

Il filosofo sarà a Gussago, vicino Brescia, per parlare del suo nuovo pensiero critico sulle criptovalute ¯\_(ツ)_/¯

Diego Fusaro è un filosofo. O almeno: insegna filosofia all'Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano, ha pubblicato cinque libri negli ultimi sette anni — con Bompiani, Feltrinelli ed Einaudi — cura un sito di spiegoni filosofici praticamente da sempre, scrive su diverse testate, va spesso in TV e dirige un'associazione culturale, l'Interesse Nazionale, che "si propone come obiettivo precipuo quello di ragionare criticamente sulla nostra condizione nel tempo della crisi globale."

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Un po' come un moderno Socrate, nel video di presentazione di Interesse Nazionale, Diego Fusaro si pone a capo di "un luogo aperto, di discussione libera e razionale, a distanza di sicurezza da ogni pregiudizio e luogo comune." Anche se non si è dimostrato un pensatore particolarmente progressista, considerata la sua posizione nel dibattito gender e sugli immigrati, Diego Fusaro può essere considerato a tutti gli effetti un intellettuale del 2018 — magari non dei più rappresentativi, dipende dai gusti.

Piuttosto convinto delle sue idee, marxista in un modo molto originale, Fusaro vive comunque questo suo ruolo di filosofo con molta serietà. Ed essendo interessato a una riflessione anti-capitalistica sulla crisi globale, non poteva non avere una sua personalissima lettura sul tema dei Bitcoin, di cui parlerà giovedì 1 Febbraio, a Gussago, vicino Brescia. Il tema del suo intervento sono infatti le criptovalute in quanto "odierne forme estreme di delocalizzazione e smaterializzazione."

Incuriositi da questa nuova prospettiva ontologica sui Bitcoin, noi di Motherboard abbiamo tentato di raggiungere Diego Fusaro sia via email che per telefono, ma non ha risposto alle nostre domande. Per saperne di più, allora, abbiamo raggiunto Matteo Salvatti, direttore del mensile Il Punto, che giovedì sera sarà moderatore del suo intervento.

"Sono stato chiamato a moderare l'incontro in cui Diego Fusaro parlerà dei Bitcoin, non tanto da economista, quanto piuttosto da filosofo. Il Bitcoin, infatti, non verrà affrontato in quanto strumento economico, ma in quanto prodotto culturale" ha detto a Motherboard Matteo Salvatti via chat. "Secondo Diego le criptovalute rientrano in quelle forme apolidi del giorno d'oggi, dove non ci sono banche territoriali, monete territoriali, ma solo multinazionali col fine di togliere diritti a ogni persona."

"Un capitalismo estremo, insomma, che schiaccia le persone con molteplici strumenti, tra cui appunto queste nuove forme economiche. Il Bitcoin è l'apice della delocalizzazione del denaro, un denaro che è puro mezzo universale senza storia. Una volta sulle monete c'erano i volti di persone di spicco legate a un qualche luogo, invece oggi sono pura immaterialità. Questo è quanto ne so per ora, aspettiamo di vedere cosa dirà Diego," ha concluso.