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Cibo

Il doner kebab così come lo conosciamo rischia di estinguersi

Sono 400 le tonnellate al giorno consumate solo in Germania.
Andrea Strafile
Rome, IT
Rebecca Siegel via Flickr

Per la categoria informazioni inutili, vi siete mai chiesti quanti kebab vengono consumati ogni giorno dalla popolazione europea?

Ogni dì il consumo del succulento piatto ammonta a 500 tonnellate, di cui 400 solo in Germania. I flussi migratori turchi hanno portato in terra tedesca lo street food per eccellenza, che è ormai più famoso di wurstel e crauti.

Non vogliamo quindi immaginare cosa succederebbe in Germania se l'Europa dovesse vietare davvero il Doner Kebab, cosa non proprio remota visto che pochi giorni la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha discusso una proposta di legge per eliminare i fosfati presenti nelle carni, scatenando un putiferio tra i kebabbari berlinesi e non solo.

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Per farvi capire cosa questo significhi, sviscererò la composizione del gigantesco spiedone: che sia di manzo, pollo, tacchino, agnello o qualsiasi altra carne vi possa venire in mente (tranne naturalmente il maiale), è composto da dischi poggiati uno sopra l’altro e poi infilzati. Dal momento che il pezzo che ne viene fuori è molto grande per permettere in cottura che il grasso coli, insaporendo anche gli strati più bassi, è piuttosto ovvio che se ne usino di congelati.

Ora, tra gli additivi presenti per mantenere sapore e acqua della carne congelata, c’è anche una discreta quantità di fosfati, che pare incentivino malattie vascolari, ma è solo una supposizione non scientificamente verificata. C’è in effetti uno studio del 2013 pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition che accosterebbe diete ricche di fosforo e fosfati all’aumento di mortalità, ma parliamo di una nazione che mangia Big Mac a colazione, quindi non mi sento di dire che abbia molto peso.

La quantità di fosfati per creare danni alla salute è di 4200 mg al giorno, un döner ne contiene 130.

Insomma, tornando alla fresca notizia di qualche giorno fa, cerchiamo di fare chiarezza punto per punto.

La Commissione Europea ha proposto l’incentivo di additivi a base di fosforo capaci non solo di aumentare il sapore, ma soprattutto ad aumentare il peso della carne, il che vuol dire incentivare il profitto.Tecnicamente al momento non è possibile utilizzarli, ma lo si è sempre fatto e nessuno ha mai aperto bocca.

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Dopo questa proposta, però, la Commissione Salute della UE, si è accorta che qualcosa non andava e ha così bocciato con 32 voti a 22 la proposta avanzata, risvegliando le attenzioni della Commissione dell'Ambiente, che ha indetto una votazione l’11 dicembre per stringere la morsa e abolire definitivamente i fosfati, come se potessero uccidere tutti da un giorno all’altro.

Voglio intanto ricordarvi essere lo stesso organo che qualche mese fa voleva imporre ai belgi di bollire le patatine prima di friggerle e prima ancora ha chiesto a noi italiani di produrre formaggi senza latte.

Ecco perché i kebabbari di tutta la Germania riuniti nella bellissima Associazione tedesca dei produttori di kebab, e sono incazzati neri. Toglierebbe di fatto lavoro a 110 mila persone, oltre che cancellare un prodotto molto amato. Senza contare che anche i wurstel ne contengono,di fosfati. Diciamo che non è un paese che farei arrabbiare, i record sono fatti per essere battuti, diceva Woody Allen.

Ovviamente la tragedia si espanderebbe anche a tutti gli altri paesi d’Europa, dove il kebab non viene affatto in secondo piano, quindi no, nemmeno noi ne saremmo immuni. Se le prime assurde proposte della Commissione erano quantomeno risibili, in questo caso pare si stia facendo seria la cosa

Tanto da scatenare titoloni allarmanti sull’illustrissimo Bild, che urla in prima pagina: “IL KEBAB RISCHIA LA FINE!”

La quantità di fosfati per creare danni alla salute è di 4200 mg al giorno, un döner ne contiene 130. In sostanza il buongustaio consuma in un anno la quantità presente in una bottiglia di Coca-Cola.

Visto che le serata senza kebab non sarebbero più le stesse, lo diciamo qui e ora: kebabbari di tutta Europa, siamo con voi.

Continuate a regalarci emozioni racchiuse in panini e piadine, per favore.