Foto inquietanti di un ex ospedale psichiatrico per bambini

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Foto inquietanti di un ex ospedale psichiatrico per bambini

La fotografa Kâté Braydon è stata nell'ex ospedale psichiatrico per bambini di St. John, in Canada, e ha immortalato il passato terribile e la strana nuova vita della struttura.

Tutte le foto di Kâté Braydon.

L'ex Dr. William F. Roberts Hospital School a St. John, in Canada, come ogni altro ospedale abbandonato risalente agli anni Sessanta ha qualcosa di inquietante. Prima che il governo della provincia canadese del New Brunswick lo chiudesse nel 1985, era casa di centinaia di giovani con disabilità mentali e fisiche. Ma il sovraffollamento, la mancanza di fondi e una sana vecchia ignoranza delle cure possibili a casi complessi l'avevano reso un luogo di abbandono e abusi. Negli anni Novanta, due persone che lavoravano lì dentro sono state incarcerate in seguito a 14 diverse accuse per molestie sessuali.

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Considerando la storia dell'ex ospedale psichiatrico, il cimitero dall'altra parte della strada e il panorama grigio dell'oceano, non è difficile immaginare perché la gente crede che sia infestato di fantasmi.

Altri si chiedonoperché un ex ospedale psichiatrico per bambini non sia stato abbandonato o abbattuto. Ora è uno spazio commerciale e si chiama Maritime Opportunity Centre. Doug Leavitt, un addetto alla manutenzione che ci lavora da quasi trent'anni, racconta di aver sentito più voci su strane apparizioni ed eco. "Un ingegnere mi ha detto di aver visto una bambina camminare in un corridoio trascinando un lenzuolo," dice. "Poi è sparita. È passata attraverso il muro."

"Alcuni hanno paura di venire qui," conferma Dave Biron, che possiede e affitta lo spazio. Nonostante sia stato ristrutturato largamente e sia tenuto lustro come uno specchio, il centro è rimasto "fondamentalmente lo stesso di quando era un ospedale." Le camere nelle ali A,C ed E, un tempo i dormitori dei piccoli pazienti, sono state ristrutturate e affittate. L'auditorium e la cappella sono vuoti.

Durante il nostro tour incontriamo l'ingegnere che secondo Doug Leavitt aveva visto il fantasma della bambina. Gli ho chiesto se c'è altro.

"Cose inspiegabili," dice. Tipo? Fa una lunga pausa.

"Bambini."

Prima che potessi chiedergli altro, ha dovuto rispondere a una chiamate urgente ed è scomparso nella stanza della caldaia.

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Le ali tortuose, le grate metalliche sulle porte, e la palette anni Settanta blu, marrone e beige testimoniano l'età dell'edificio. I corridoi infiniti si aprono su porte blindate e messe in sicurezza. ("Un sacco di spazio sprecato," dice Biron.) Una delle vecchie stanze di isolamento, una cella di mattoni senza finestre, confina con un bagno cadente con piastrelle rosa e verdi. Dalle dimensioni, la vasca da bagno, il lavandino e i gabinetti sono stati costruiti appositamente per i bambini.

Un vecchio dormitorio per gli internati è stato convertito in un rifugio per animali. I latrati riecheggiano tra le pareti di cemento. Leavitt indica i cubicoli bianchi al muro, dove prima le decine e decine di bambini che dormivano qui mettevano i loro averi. Mentre percorriamo il corridoio, indica un'altra porta.

"Questo è interessante, un tempo era l'obitorio," dice. "Non posso portarvi all'interno, però." Viene da chiedersi cosa ne pensino gli affittuari.

Dopo la chiusura dell'ospedale negli anni Ottanta, infatti, il governo provinciale "non voleva più averci niente a che fare," secondo Biron. Un gruppo di ingegneri l'ha comprato con l'idea di farne uno spazio commerciale, ma il progetto è andato in fumo. Comunque, riqualificare l'edificio come spazio commerciale e magazzino si è dimostrata un'idea valida e originale per ribaltare la storia triste del luogo, che stava per concludersi con la demolizione. Infatti l'ancor più tristemente noto ospedale psichiatrico di Saint John, il Centracare, e l'Old General Hospital sono entrambi stati acquistati da privati e demoliti negli anni Novanta.

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"Se non fossimo arrivati noi, l'avrebbero buttato giù," dice Biron.

Quest'anno il Maritime Opportunity Centre festeggia il 30esimo anno d'attività—che significa che è stato un magazzino molto più a lungo di quanto sia stato un ospedale. "Ci sono 40 attività qui, e tutte sono locali," dice l'agente immobiliare Gina Hooley facendo riferimento all'eclettico gruppo di commercianti, aziende chimiche, veterinari, cuochi e artisti che hanno affittato collettivamente lo spazio come una "famiglia". E poi, dice, "abbiamo i canoni d'affitto più bassi della città."

Ma ancora oggi, camminando lungo i corridoi vuoti può capitare di sentire strane eco, o l'odore dei disinfettanti allo iodoformio. Nonostante l'inquietudine, però, Biron giura di essere l'unico spettro che infesta la struttura. "Tutti pensano che qui ci siano i fantasmi delle persone torturate qui—i fantasmi dei tempi in cui i pazzi erano qui rinchiusi," dice ridendo.

"Sono sempre qui, e non ho mai sentito clangore di catene per i corridoi."

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