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Primavera neofascista: la marcia per Ramelli a Milano

Il 29 aprile, a Milano, i movimenti di estrema destra hanno celebrato il quarantesimo anniversario della morte di Sergio Ramelli. VICE News ha seguito la marcia e il contropresidio organizzato dalle sigle antifasciste.

Il 29 aprile è una delle date più simboliche del neofascismo italiano. Ogni anno, infatti, estremisti di destra da tutta Italia si ritrovano a Milano per il "presente" di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 da alcuni militanti della sinistra extraparlamentare. Oltre a Ramelli vengono ricordati anche il gerarca della RSI Carlo Borsani, ucciso nel 1945, ed Enrico Pedenovi, consigliere provinciale del Movimento Sociale Italiano morto nel 1976.

L'edizione di quest'anno è stata preceduta dal rinvio a giudizio di 16 estremisti di destra, accusati di apologia di fascismo per aver fatto saluti romani alla commemorazione dell'aprile 2013. Il pm Pietro Basilone ha anche chiesto il rinvio a giudizio per altri nove militanti per la marcia dell'anno scorso.

Ciononostante, e a dispetto delle proteste di una parte della cittadinanza, anche questo 29 aprile gli estremisti di destra hanno avuto a disposizione una piazza della città.

In parallelo al rituale per Ramelli, il comitato "Milano 29 aprile: nazisti no grazie!"—che riunisce diverse sigle antifasciste—ha organizzato un contropresidio inserito nelle cinque giornate di mobilitazione contro Expo.

Il "presente" per Ramelli arriva a pochi giorni di distanza dal 25 aprile "nero", in cui circa trecento "neofascisti di Casapound e Lealtà e Azione" hanno commemorato i caduti della Repubblica di Salò al Cimitero maggiore di Milano. Per questa manifestazione è stato presentato un esposto in procura.