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Cosa succederebbe se gli Stati Uniti smettessero di finanziare Israele?

I fondi provenienti dagli Stati Uniti costituiscono una grossa fetta del bilancio della difesa israeliano. Ma cosa succederebbe se da un giorno all'altro gli americani chiudessero i rubinetti? L'abbiamo chiesto a un esperto.

Una settimana fa il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è rivolto a una sessione congiunta del Congresso americano, approfittando del possibile accordo sul nucleare con l'Iran per parlare di uno dei suoi argomenti preferiti: l'Iran, appunto. Secondo lui, oltre a non essere attendibile, l'Iran sarebbe anche pericoloso, e permettendogli di portare avanti il suo programma nucleare si rischia una "corsa agli armamenti" in Medio Oriente. Il pubblico era composto principalmente da repubblicani, che appena sentito il discorso hanno cominciato ad applaudire estasiati.

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Nonostante le critiche rivolte da parte dello spettro politico americano al suo intervento, è comunque parso chiaro che per quanto tesi possano diventare i rapporti tra Stati Uniti e Israele, è praticamente impossibile separare i due paesi, o privare Israele del supporto americano. Secondo il Congressional Research Service, per l'anno fiscale 2015 l'amministrazione Obama avrebbe richiesto 3,1 miliardi di dollari dallo United States Foreign Military Funding a sostegno di Israele, oltre ai 282,7 milioni già stanziati. Per queste e altre ragioni, i fondi provenienti dagli Stati Uniti costituiscono una grossa fetta del bilancio della difesa israeliano.

Ma cosa accadrebbe se questi fondi scomparissero?

Gli Stati Uniti non stanno certo fremendo per chiudere i rubinetti da un giorno all'altro, ed è difficile immaginare che un futuro presidente americano possa assumere posizioni più intransigenti con Israele. Ma cosa accadrebbe se una catastrofe incontrovertibile costringesse gli Stati Uniti a interrompere i finanziamenti a beneficio di Israele? Ho rivolto le mie domande a Rob Pinfold, ex ricercatore presso l'Università ebraica di Gerusalemme, ed esperto di politica israeliana.

VICE: Ciao Rob! Cosa succederebbe se gli Stati Uniti smettessero di finanziare Israele?
Rob Pinfold: Credo che di base per Israele sarebbe un bel problema.

E per gli Stati Uniti?
Avrebbero molta meno influenza su Israele. Sarebbe uno svantaggio per gli Stati Uniti, ma anche per il [Medio Oriente]. Gli Stati Uniti cercano da tempo di sfruttare gli aiuti in senso politico, per cambiare la condotta di Israele.

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E come si concretizzerebbe questa minore influenza?
Israele potrebbe diventare molto più propenso a intraprendere azioni radicali che non troverebbero necessariamente il supporto della comunità internazionale. Credo sarebbe pericoloso.

Quali potrebbero essere le probabili conseguenze a breve termine?
Credo che la principale differenza consisterebbe in un aumento degli insediamenti; la destra israeliana sarebbe del tutto capace di scatenare un processo simile.

In molti, e il governo israeliano in particolare, hanno annunciato la costruzione di diverse migliaia di case a Gerusalemme Est, oltre la Linea Verde. Solitamente di fronte a proclami del genere la reazione americana è "Ragazzi, no. Non si può," e per cinque anni non se ne parla più, finché poi non ricomincia tutto da capo. Ma senza alcuna influenza americana, specialmente in fatto di finanziamenti, credo assisteremmo a un drastico aumento nella creazione di nuovi insediamenti.

Attaccherebbero Hamas nella striscia di Gaza?
Credo che prima avrebbero bisogno di una provocazione. Israele non è così incline a buttarsi in un conflitto all'improvviso, e non solamente perché influenzata dagli Stati Uniti, ma anche perché in fondo è una democrazia, di conseguenza deve trovare una legittimazione.

E nel caso in cui venissero provocati?
Col passare del tempo Israele diventerebbe sempre meno prevedibile e ogni guerra finirebbe per allungarsi, in mancanza di una potenza abbastanza forte da costringere entrambe le parti a una tregua.

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E come reagirebbero gli Stati Uniti se non potessero influenzare Israele attraverso il denaro?
Dal mio punto di vista, un'azione militare contro Israele è inattuabile. Gli Stati Uniti potrebbero imporre un qualche tipo di sanzione a breve termine, sia contro Israele che magari contro altre parti coinvolte nel conflitto.

E quale sarebbe il risultato?
Israele non ne uscirebbe sconfitto, questo è certo. Ricevono molte sovvenzioni da parte degli Stati Uniti, soprattutto a supporto del programma di difesa Cupola di Ferro, ma in fin dei conti hanno abbastanza risorse, sia per contrastare organizzazioni non statali come Hamas o Hezbollah, sia per quanto riguarda stati veri e propri come l'Iran.

Penso che la questione non sarebbe quella di cambiare le sorti della battaglia, ma piuttosto di quanto durerebbe la guerra, quanto sarebbe cruenta e chi vi sarebbe trascinato.

E di chi si tratterebbe?
Degli Stati Uniti. Credo che anche se rompessero i rapporti con Israele continuerebbero ad adoperarsi in quanto superpotenza.

Credi che Israele attaccherebbe l'Iran?
Immagino che i sauditi sarebbero pronti a chiudere un occhio circa un eventuale attacco all'Iran.

A che tipo di conflitto assisteremmo?
Dal punto di vista di una rappresaglia da parte dell'Iran, quest'ultimo ha molti missili a raggio intermedio. Non sono particolarmente precisi, ma hanno smesso di spararli alla fine della guerra Iran-Iraq, quindi hanno delle riserve. E Israele contrattaccherebbe.

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Quali potrebbero essere gli obiettivi militari di Israele?
Credo che assisteremmo a un attacco strategico e localizzato alle risorse nucleari iraniane. In seguito Israele tenterebbe di proteggere le proprie dagli alleati iraniani nella regione. Mi riferisco ad Hamas nella Striscia di Gaza e a Hezbollah in Libano.

E credo che verrebbero devastati sia la Striscia di Gaza che il Libano. Ma d'altro canto Israele subirebbe anche molti più danni di quanti non ne abbiamo visti negli ultimi tempi.

Credi che l'Iran avrebbe qualche speranza di vincere?
La Cupola di Ferro può tranquillamente abbattere i missili sparati da Hamas [durante la guerra quest'estate], ma non sarebbe in grado di far fronte alle scorte iraniane.

Ci potrebbero essere altri sviluppi bellici, al di là degli attacchi missilistici?
Di fronte a ingenti danni su suolo israeliano, la possibilità di un intervento serio in Libano e a Gaza sarebbe sicuramente più probabile. Ci sarebbe molta meno resistenza a un'invasione di terra, e molta meno resistenza all'invio di truppe.

Israele ha la potenza di fuoco necessaria a bloccare il programma nucleare iraniano?
Difficile dirlo, è ciò che ci chiediamo tutti. Personalmente, non so dove e come siano nascoste le basi iraniane.

Loro probabilmente lo sanno.
Credo che capirlo sia difficile persino per Israele. I loro aerei dovrebbero fare rifornimento a mezz'aria, in territorio nemico, ma il loro equipaggiamento appare estremamente limitato.

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Per riuscirci servirebbe anche una certa connivenza da parte dei sauditi. Sarebbe veramente molto, molto difficile e si concluderebbe con un gran numero di vittime da entrambe le parti. Ma se Israele vuole, non c'è nulla che possa fermarlo. Se li dovessero vedere come una possibile minaccia, attaccherebbero senza riserve.

Il conflitto sarebbe limitato alle zone di Iran, Libano e Striscia di Gaza?
Credo che un conflitto del genere porterebbe a una vera e propria esplosione in tutta la regione. Guarda al Medio Oriente oggi, è la zona più instabile degli ultimi anni.

Ragionando sul lungo termine, quali sarebbero le conseguenze dell'interruzione di fondi statunitensi sul bilancio militare israeliano?
In Israele il bilancio militare è sacrosanto. Ogni taglio può rappresentare un enorme pericolo. Personalmente credo sia molto più probabile assistere a tagli su programmi di qualsiasi altro tipo prima di vederne uno decisivo applicato all'esercito.

Netanyahu rimarrebbe al potere?
Non credo. Se un leader israeliano fosse disposto a mettere seriamente a repentaglio i loro rapporti [con gli Usa], (causando) il blocco di tutti gli aiuti militari e finanziari, personalmente non penso che il governo sarebbe in grado di tollerare le successive pressioni.

E che cambiamenti interverrebbero a livello sociale e politico?
Se succedesse oggi, credo che vedremmo l'ascesa del Partito Laburista.

Che tipo di impatto economico avrebbe una cosa del genere sugli Stati Uniti e gli altri paesi?
Credo che gli Stati Uniti sopravvivrebbero: è l'Unione Europea il principale partner commerciale di Israele. In Europa si interromperebbero tutti gli aiuti economici, poiché storicamente sono da sempre molto più critici rispetto agli Stati Uniti. Credo che la crisi si farebbe sentire più sul lato israeliano che su quello europeo o statunitense.

I nemici di Israele potrebbero avere un atteggiamento più favorevole alla presenza degli Stati Uniti nella regione?
Non penso che lo Stato Islamico accetterebbe di buon grado la presenza degli Stati Uniti… In effetti non mi riferivo a loro… Ad ogni modo, pensi che da parte loro potrebbe esserci qualche iniziativa contro Israele?
Ne dubito. Fanno un gran parlare di quanto detestino Israele. Ma in generale hanno davvero molto poco a che fare con Israele. E in qualunque scontro diretto tra lo Stato Islamico e Israele, a uscire vincitore sarebbe Israele.

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