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Il classificone 2014 della droga in Italia

Stranamente, il 2014 è stato discretamente decente in tema di legislazione sugli stupefacenti, quindi c'è la tenue possibilità che entro i prossimi quattrocento anni si potrà affrontare politicamente la legalizzazione con competenza e onestà.
Foto di Gergana Petrova.

Bill Hicks era un genio ed era anche un discreto fan della droga. Uno dei suoi pezzi più famosi parla proprio del fatto che i giornali e le tv non riportano mai storie positive riguardanti il consumo di stupefacenti preferendo concentrarsi sugli incompetenti che rovinano la reputazione a tutti con la loro inettitudine middlebrow.

Per fortuna non è un problema che abbiamo in Italia, dove ci sono un sacco di smascellatori di successo, ma soprattutto dove abbiamo registrato un anno discretamente decente in tema di legislazione sugli stupefacenti, specie per quanto riguarda le droghe leggere. Nessuno di questi cambiamenti si può definire epocale, però nessuno di questi cambiamenti sembrava anche lontanamente pensabile qualche anno fa e questo è piuttosto incoraggiante. Sicuramente c'è stato un mutamento di fondo nella percezione della questione in sé, e c'è la tenue possibilità che entro i prossimi quattrocento anni si possa affrontare politicamente la legalizzazione con competenza e onestà.

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Inoltre è Natale e bisogna raggranellare dell'ottimismo per fronteggiare le crisi respiratorie, quindi ecco cosa è successo di molto importante in Italia nel 2014.

LA LEGGE FINI-GIOVANARDI È STATA DICHIARATA INCOSTITUZIONALE

Il fatto più importante dell'anno è stato ovviamente la dichiarazione d'incostituzionalità della legge Fini Giovanardi, che fra i suoi fondamenti normativi più conosciuti aveva la mancanza di una qualsiasi distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti e l'indicazione geografica precisa della rupe da cui si dovevano gettare i tossicodipendenti dopo essere stati seviziati.

È stata sostituita, dimostrando grande capacità di visione sull'argomento, non da una nuova normativa che fosse espressione della contemporaneità, bensì dall'impianto sanzionatorio in vigore negli anni Novanta, che depenalizza l'uso personale pur non fissando una quantità precisa, che probabilmente sarà determinata da prossimi interventi legislativi. In ogni caso i canoni viaggiano sui 500 mg di principio attivo. Inoltre ci sono state conseguenze anche sulle situazione carceraria, dato che si è stimato che più di 10.000 detenuti avrebbero fatto ricorso per ripatteggiare le condanne previste dalla Fini-Giovanardi.

Manifestazione antiproibizionista a Roma, foto di Federico Tribbioli.

Più in generale il dibattito sulla legalizzazione ha avuto un nuovo momento di attenzione, sfruttato così bene dalle forze politiche sostenitrici che la dichiarazione che si ricorda di più di quel periodo è quella del leghista Fava, che in bocca a lui è risultata credibile ed efficace quasi quanto una bestemmia pronunciata da mia madre.

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ALCUNE SENTENZE HANNO DI FATTO DEPENALIZZATO LA COLTIVAZIONE, IN CONTRASTO CON LA NORMATIVA GENERALE

Come molti anni di pentapartito ci hanno insegnato: il troppo stroppia. Per cui se si è già ragionevolmente deciso di depenalizzare l'uso personale, perché mai permettere al consumatore di non alimentare meccanismi delinquenziali di spaccio coltivando da sé la propria erba? Infatti neanche la legge che è andata a sostituire la Fini-Giovanardi si cura di analizzare la coltivazione domestica in chiave più liberale.

Tuttavia nel corso degli ultimi anni ci sono state delle sentenze che hanno essenzialmente assolto perché il fatto non costituisce reato. Se si somma anche il fatto che con la nuova disciplina c'è una maggiore discrezionalità dei giudici nell'applicare le sanzioni ci si può addirittura concedere un po' di ottimismo fragile e dissimulato.

VIA LIBERA ALLA MARIJUANA TERAPEUTICA

Nel 2014 lo Stato Italiano ha accettato la possibilità che chi sta male si curi come meglio crede aprendo alla coltivazione di marijuana a scopo medico dopo aver considerato per anni gli studi scientifici con una consapevolezza della materia e un'elasticità mentale non più presenti sulla crosta terrestre dalla fine del paganesimo e dei sacrifici umani.

Non è l'istituto farmaceutico chimico militare di Firenze. Coltivazioni di marijuana in Papua Nuova Guinea, foto di Joel Bouchier.

Prima tutta la marijuana a uso terapeutico presente in Italia veniva importata dall'Olanda a un prezzo fra gli undici e i quindici euro al grammo; per l'occasione invece è stato deciso che sarà l'esercito a occuparsi della coltivazione all'istituto chimico farmaceutico militare di Firenze.

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NON ABBIAMO ANCORA CAPITO CHE L'AMNESIA È UNA CAZZATA

Periodicamente grandi rappresentanti del giornalismo d'inchiesta come Servizio Pubblico prendono il coraggio di interessarsi a temi scottanti e di grande interesse generale, come le tipologie di marijuana disponibili sul mercato. In particolare c'è molta attenzione verso questa incredibile novità. Leggete piano, perché non ci crederete, ma esiste dell'erba che alle analisi laboratoriali risulta contenere tracce di metadone o sedativi di vario tipo (quando va bene).

Come qualunque essere umano scolarizzato farebbe, in questo genere di servizi si evita accuratamente di chiedersi se una regolamentazione del mercato eviterebbe di imbottire involontariamente di minias littlerastafarian0draketotti92 con procedure di taglio che sono assolutamente usuali nel mercato clandestino. Al contrario, si preferisce giustamente teorizzare l'esistenza di una mega erba al cubo segreta.

I GIOVANI SNIFFANO L'OKI!!!

Ci è voluto un po' prima che i giornalisti italiani decidessero di ascoltare i farmacisti che si sgolavano a ripetere che non c'è nessun riscontro scientifico che l'Oki inalato dia un qualche effetto psicotropo, ma alla fine se ne sono fatti una ragione anche loro e hanno rinunciato a cercare di far passare per "tendenza giovanile" l'entusiasmo pre puberale di pochi sfortunati a cui auguro esperienze di maggior successo.

Lo spostamento delle fasce più giovani verso il consumo di sostanze legali però è un dato reale e non esattamente nuovo, correlato di solito all'assunzione di sostanze di tipo diverso, come un certo mitologico sciroppo per la tosse o psicofarmaci di vario genere.

I CONSUMI SONO RIMASTI STABILI

Parlando in maniera generale i consumi sono rimasti più o meno stabili, secondo l'Osservatorio Europeo sulle droghe. Eroina e cocaina vengono date in leggero calo, le droghe leggere e gli allucinogeni invece registrano un vago aumento, specie nelle fasce di consumatori più giovani. Le nuove sostanze made in internets si affacciano sul mercato, soprattutto nel Nord Italia, ma rappresentano ancora una fetta piuttosto residuale, nonostante ormai sia chiaro che il mercato di strada non è in grado di competere a livello qualitativo con gli stupefacenti comprati in rete.

Segui Laura su Twitter: @LauTonini