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La festa di Natale di VICE

Le classifiche dei Natali futuri

Ancora meglio, le classifiche dei film che dovrebbero essere gradevoli nel 2014, o che se non altro hanno finora generato aspettative.

Dopo la compilation del Natale inappropriato, i film tornano nel calendario dell'Avvento della Festa di VICE con Vodafone e #sceglitu. Lo fanno in una nuova forma, ma sempre introdotti da Laura Spini.

Natale è vicino, e siccome le carcasse delle Classifiche di Fine Anno giacciono in ogni angolo della nostra homepage di Facebook come fossero set di mazze da golf avvolti nella carta dell'autocelebrazione, aggiungiamo carne al fuoco della conoscenza con LE CLASSIFICHE DEI FILM CHE DOVREBBERO ESSERE GRADEVOLI NEL 2014, o che se non altro hanno finora generato aspettative. (Con un ringraziamento al canale YouTube Trailer Sub Ita.)

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Considerando che dalle somme tirate l'anno scorso, i film gradevoli si sono rivelati essere soltanto il 50 percento di quelli presenti in lista, metto le mani avanti e dico da subito che la seguente è una lista dei film che dovrebbero farvi accelerare i battiti del cuore almeno finché non li vedrete al cinema. Una premessa: se sei arrivato su questa pagina cercando Wes Anderson The Grand Budapest Hotel, verrai reindirizzato qui.

0. GODZILLA (Gareth Edwards)

Non vorrei sbagliarmi, ma Godzilla di Gareth Edwards farà al cinema nel 2014 quello che Pacific Rim ha fatto al cinema quest'anno: “solo che bene.”

Il 10 dicembre è stato messo online un teaser del film e, a giudicare dai due minuti che se ne sono potuti vedere, Godzilla condivide con Pacific Rim anche le creature grossissime, le cose in caduta libera, e le attrici che guardano all'insù in campo medio.

Gareth Edwards è nato nel Warwickshire e di mestiere si occupava di effetti speciali. Un giorno si è messo a scrivere un film, l'ha diretto e l'ha fotografato per conto suo, con qualche amico a dargli una mano, con meno di mezzo milione. Come s'intitolava, il film? Monsters. Come hanno reagito gli studios hollywoodiani? Come se avessero detto a Godzilla, quello del film, “To', tieni, ecco una città.” Hanno dato a Edwards i mezzi per fare ciò che sa fare meglio, gli hanno centuplicato il budget e gli hanno lanciato Bryan Cranston. Godzilla potrebbe creare più hype soltanto se si venisse a sapere che Bryan Cranston interpreta la creatura.

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1. THE WOLF OF WALL STREET (Martin Scorsese)

Dirò solo che, da quando le ho mandato il trailer, mia mamma lo riguarda ogni giorno ed è impazzita per Kanye.

2. 12 ANNI SCHIAVO (Steve McQueen)

Dà fastidio che il titolo abbia “dodici” scritto in numero, anziché in lettere, e dà fastidio che il trailer gridi “FILM CHE VINCE L'OSCAR” in Dolby 5.1, e dà fastidio che nel sopracitato trailer venga scritto “Dall'acclamato regista Steve McQueen,” come se il termine “acclamato” fosse una qualifica appropriata per un biglietto da visita. E, va bene che in linea teorica simpatizzo quasi di più per quel baraccone sgraziato che è The Butler, realizzato da uno che aveva fatto Precious. Però non ho ancora sentito una sola persona (che l'abbia visto) parlare male di 12 anni schiavo, che infatti ha un punteggio di 97/100 su Metacritic. Detto questo, c'è gente a cui è piaciuto Shame.

3. A PROPOSITO DI DAVIS (Joel e Ethan Coen)

Dagli acclamati registi Fratelli Coen, Inside Llewyn Davis (in italiano A proposito di Davis, perché altrimenti sai che vergogna pronunciare Llewyn alla cassa) esce nei cinema il 20 febbraio, ha ricevuto elogi a Cannes lo scorso maggio e racconta della scena folk negli anni Sessanta a New York. Basterebbe questo, eppure nel cast ci sono Salieri, Napster, Sulley, il tipo che si mette nei guai in Drive e Carey Mulligan.

Nel 2014 uscirà un altro film dei Fratelli Coen, o meglio, un film sceneggiato dai Fratelli Coen e diretto da Angelina Jolie. Si intitola Unbroken, già memorabile la scena in cui l'orfana bosniaca si confonde a un Bar Mitzvah.

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4. HER (Spike Jonze)

Scarlett Johansson, dopo avere interpretato la sua linea della schiena in Don Jon, ha appena vinto un premio a Roma per avere interpretato la sua voce. All'interno di un sistema operativo. All'interno di un film. Her, a uno sguardo frettoloso, sembra la versione aggiornata bene del già trionfantissimo Ruby Sparks. Spike Jonze avrebbe dovuto apparire vestito da donna in Jackass – Nonno cattivo.

5. TRANSCENDENCE (Wally Pfister)

Nella foto: così ma con i microchip.

A proposito di gente intrappolata nei computer, Transcendence—dal poco che se ne sa—è un film in cui Johnny Depp non è truccato come Milva interpreta uno scienziato che carica il suo sistema nervoso in un supercomputer. Il film è stato prodotto esecutivamente da Christopher Nolan ed è diretto, indovinate un po', dal suo direttore della fotografia di fiducia, Wally Pfister, debuttante alla regia.

Me lo immagino, cosa può essere successo sul set di Batman, con l'aiuto regista da una parte che urla “Due minuti” e Wally Pfister che dice “No! NO! Datemi mezz'ora o vi lascio la scena al buio!” e Christopher Nolan che gli dà una pacca sulla spalla, estrae dalla tasca un ventaglio di banconote da cento, e gli dice “Dai Wally che quel film sul supercomputer e Johnny Depp lo facciamo l'anno prossimo, eh? Eh? Che forza!”

6. INTERSTELLAR (Christopher Nolan)

Interstellar, che dovrebbe uscire a novembre nei cinema italiani, è il nuovo film di Christopher Nolan.

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RING-RING

“Pronto Wally, senti, te l'ho detto che non è un buon momento.”

“Lo so Chris, me lo ha detto la tua segretaria, ma io ho qui i produttori che si stanno fottendo tutti i soldi. C'è Johnny Depp che continua a sostenere che il personaggio lo sente vicino solo quando fa l'accento gallese.”

“Wally quante volte te l'ho detto? Mille volte, te l'ho detto. Gli attori sono un po' così… Eccentrici. Fagli fare l'accento gallese, che poi se va male lo ridoppi.”

“Chris, ti prego, vieni sul set un giorno, fai calmare tutti, mi dai un'aria di autorità e poi io, io, ecco sì ti faccio pagare come produttore.”

“Ma che, non pensi che mi piacerebbe? Ma senti, come faccio io che ho qui Matthew McConaughey e Jessica Chastain—che poi lei non te la immagini oh, diafana, BELLISSIMA. E già loro hanno i loro problemi, sono lì a fare la parte degli esploratori che viaggiano nello spazio-tempo attraverso un buco spazio-tempo. Cosa cazzo vuoi che ne sappia di viaggi interstellari. In più cosa ti devo dire, hanno bisogno di me. Oh ci scommetto già che il tuo è UNA BOMBA. Bacio! Ciaoooo!”

7. NOAH (Darren Aronofsky)

Dite tutto quello che volete dire, ma io un film in cui Russell Crowe interpreta Noè non me lo perdo per niente al mondo.

8. THE HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE 1 (Francis Lawrence)

The Hunger Games ha svariati problemi. Il primo è Battle Royale. Il secondo è che i personaggi hanno tutti, indiscriminatamente, dei nomi brutti. Quando sento qualcuno dire “Katniss” provo il sommesso brivido di imbarazzo che provavo quando qualcuno alle elementari si chiamava Kevin. Tutti i personaggi hanno nomi che, traslitterati, sembrano nomi normali pronunciati da abitanti dell'Alta Valle Imagna. Il terzo problema è che il primo Hunger Games l'ho guardato con mia mamma e il mio accompagnatore, riuniti insieme per l'occasione. Mi hanno scaraventato addosso ondate di bullismo. Perché avevo scelto il film, perché mi ostinavo a voler continuare a vederlo, perché un personaggio si chiamava “Peeta.” (Mia mamma ha riguardato il primo Hunger Games di recente. Si era dimenticata di averlo visto. Mi ha scritto un sms “Ma sai che questo Hunger Games non è male?”)

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Il secondo Hunger Games, venissero tagliati non dico tre quarti, ma almeno metà dei dialoghi, sarebbe un ottimo, ottimo film sostenuto da un'interpretazione straordinaria. Se nel Canto della Rivolta i protagonisti si limiteranno a fare cose e non a esprimere verbalmente le cose che fanno o i propri sentimenti, potremmo assistere al primo film per giovani adulti che non prende il proprio pubblico per deficiente.

9. JUPITER ASCENDING (Andy e Lana Wachowski)

Non sono mai stata così felice di un nuovo film dei Wachowski da quando ho visto com'erano truccati gli attori in Cloud Atlas. Nel trailer di Jupiter Ascending, tutti i personaggi sospirano in ogni pausa dei dialoghi. La nuova ossessione dei Wachowski sono donne povere e/o maltrattate destinate a cambiare il corso della storia. Un riassunto esaustivo del trailer si trova qui.

10. THE DOUBLE (Richard Ayoade)

C'è stata grande incertezza perché, in tutta onestà, l'ultimo posto se lo giocavano Il pianeta delle scimmie – Revolution (scartato nonostante in questo capitolo debbano esserci meno umani), 22 Jump Street (scartato perché non è detto che lo scherzo duri, ma ci si augura di sì) e Grace di Monaco (scartato perché un po' mi vergognavo) (Detto questo, Olivier Dahan è il regista di uno dei biopic migliori del decennio). Qui Jesse Eisenberg interpreta due Jesse Eisenberg e il film è tratto da Il sosia di Dostoevskij. Il trailer è asciuttissimo: è il secondo trailer di questo post a contenere uno spiritual, ed è di certo il migliore dei due.

Per il consueto angolo del documentario: Asif Kapadia, l'esperto della morte delle persone, dovrebbe avere ultimato il suo film su Amy Winehouse; Greg Whiteley, che aveva già realizzato un film ragionevolmente interessante su un neo-mormone (Arthur Kane dei New York Dolls), ha venduto a Netflix un documentario su Mitt Romney; License to operate ha l'interessantissima premessa di seguire le vite di ex-membri di gang che ora agiscono da intermediari tra le gang e il proprio quartiere.

Per altri film: Poltronette