
Ogni volta che vedo una donna incinta provo dispiacere nei suoi confronti. So che avere dei figli è un bel modo per vedervi in qualcun altro che un giorno sarà costretto a prendersi cura di voi, so che il cervello di una donna la induce a pensare che impiegare l'utero in qualcosa che vada oltre la scusa per strafogarsi di cioccolato una volta al mese sia una buona idea, so che a volte le gravidanze arrivano e basta, per questo compiango la Donna Incinta. Ma le donne che si sposano, quelle mi fanno arrabbiare. E quando prendono il cognome del marito, vomito un po' nella mia stessa bocca.In settimana ho letto un articolo a proposito di una nuova ricerca che svela come questa generazione, gli utenti di Instagram e i lettori di hipsterrunoff nostri "moderni" coetanei, credano in massa che dovrebbero essere ancora gli uomini a fare la proposta, e che successivamente, la donna dovrebbe prenderne il cognome. Per essere precisi, il 94 percento delle centinaia di intervistati (donne incluse) era concorde nell'affermare che prendere il cognome del marito sia l'unica alternativa. "È tradizione," ha spiegato una donna. Sapete cos'altro era "tradizione"? Il sacrificio di vergini, le spose bambine, la schiavitù e il lavarsi una volta l'anno. Il fatto che qualcosa appartenga alla "tradizione" non significa che sia lecito. Anzi, spesso è tutto il contrario.Donne, sapete cosa significa assumere il cognome di vostro marito? Che siete delle idiote. Significa che vi state simbolicamente sottomettendo all'idea che siete di sua proprietà. Accettate il fatto che d'ora in poi la vostra identità sarà direttamente collegata alla sua. Ragazze! Non possiamo continuare ad aspettarci l'uguaglianza di genere se non iniziamo a comportarci come se la desiderassimo realmente. Non possiamo continuare a cantare “Who runs the world? Girls!” e poi “if you liked it then you should have put a ring on it.” Davvero, amo le donne (e Beyoncé), ma a volte mi fate proprio incazzare. Sapevate che la settimana scorsa Katy Perry ha vinto il premio Donna dell'Anno e che il suo discorso di ringraziamento diceva: "Non sono una femminista, ma credo nel potere delle donne"? Che cavolo vuol dire? Se dici di non essere femminista, Katy, fa' andare un po' meno la lingua, smetti di votare (o di promuovere i politici durante i tuoi concerti), chiudi il tuo conto in banca, prendi su un aspirapolvere e taci. Perché per ogni donna di successo che dichiara di non essere femminista, ogni mamma che lascia il lavoro per dedicarsi esclusivamente ai figli, ogni ragazza che prende il cognome del fidanzato per farlo felice, tutte le altre ci rimettono.
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