Gli Youthmovies vengono da quella cricca di gruppi di Oxford che suonano con scale dodecafoniche e usano tempi strambi. Dieci anni fa probabilmente sarebbero stati etichettati come math rock, ma siccome è un termine troppo inflazionato che non vuol dire più niente, li definiremo semplicemente un ascolto interessante. Se prendete tutta l’attitudine cattiva degli Shellac, tutto l’appeal da “papà che ci sta ancora dentro” dei Radiohead, e tutto ciò di più imbarazzante di Mark Ronson, otterrete un facsimile abbastanza preciso del loro suono (nonché un cestino della monnezza pieno di abomini). Siamo andati al loro concerto a Dalston per porgli una serie di domande che ci eravamo preparati. Oh, e lì abbiamo incontrato anche Yannis dei Foals. Quanto è piccolo il mondo ecc. ecc.
Vice: Come arrivate a fine mese?
Al (chitarra): Abbiamo tutti dei lavori di merda che ci permettono di pagare l’affitto e non credo che questa cosa cambierà molto presto. Abbiamo fatto gli spazzini, i postini, i camerieri, i barman, qualsiasi genere di schiavismo da ufficio, praticamente ogni genere di lavoro umiliante che vi venga in testa. Tutti lavori che puoi sopportare soltanto se nella vita vuoi fare musica.
Andrew (voce): Il nostro batterista ha lavorato ad una linea erotica per omosessuali per quasi sette mesi.
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Vi siete mai persi da bambini?
Andrew: No. Ho sempre avuto un fottutissimo senso dell’orientamento.
Al: Sì, ma cosa dire di quando ti hanno spiato nei bagni pubblici.
Andrew: Quello è straziante. Avevo 11 anni. Un pedofilo mi ha seguito fino a casa e mi ha offerto cinque euro per vedermi il pisello. Ero tentato di alzare l’offerta, cinque euro sono gran soldi per un ragazzino di 11 anni. L’unica ragione per cui non gli ho fatto vedere il cazzo è che mi vergognavo di non avere peli pubici.
Qual è la peggiore città dove suonare?
Al: Per noi Birmingham è sempre stata una fottutissima sfida. La gente di Birmingham ci odia, ma proprio a prescindere. Noi e Birmingham non siamo fatti l’uno per l’altro.
Graeme (batteria): Il prog non è amato a Birmingham.
Quand’è l’ultima volta che avete pensato “Non lo faccio più”?
Graeme: Quando mi sono spogliato nudo in quel cazzo di posto ad Anversa.
Al: Hai pensato “Non lo faccio più” anche la mattina dopo, quando hai provato a farmi un bocchino sul pulmino?
Graeme: No. Quello lo rifarei.
Andrew: Graeme e Al erano soli nel retro del bus, dopo due mesi di tour. Erano tipo le tre di notte e Graeme se l’è fatto venire duro e ha cercato di costringere Al a succhiargli il cazzo.
Al: Sento che quest’intervista sta prendendo una pessima piega, chiedici qualcosa di carino, perfavore.
OK. Quanto volete bene alle vostre mamme?
Al: Da otto a dieci direi otto. A volte mi fa troppo incazzare.
Sam: Graeme vive con sua mamma. Non paga mai l’affitto né si fa il cazzo di bucato, è terribile. Quando lo vado a trovare è sempre seduto alla scrivania a farsi le canne e chattare con le ragazzine su myspace.
Al: Voglio un gran bene anche a mio papà. Fa musica trance, e si fa chiamare Rave Mears.
* Good Nature degli Youthmovies esce il 17 Marzo.