Con un post pubblicato sul proprio profilo Facebook lo scorso weekend, il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Massimo Giorgetti – esponente di Forza Italia con un passato nel Movimento Sociale Italiano e in Alleanza Nazionale – ha ringraziato “tutti gli amici e camerati di tante battaglie” che hanno organizzato una festa a sorpresa per il suo compleanno.
Nello stesso status, Giorgetti si è mostrato particolarmente entusiasta di “una meravigliosa ed originale torta.” Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi, se la torta – come documentato dallo stesso politico – non avesse un grosso fascio littorio in mezzo, simbolo affiancato a sua volta dai fulmini delle SS naziste.
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Giorgetti si è inoltre complimentato con i suoi amici per il “bellissimo e originale quadro di auguri,” che recita: “Auguri per i tuoi 56 anni! Da tutti…A NOI!”
Giorgetti non è nuovo a questo tipo di “celebrazioni.” Nel 2011, sempre sul proprio profilo Facebook, aveva augurato un “buon natale a tutti” postando una canzone intitolata “Buon Natale Camerata,” il cui testo è farcito di retorica fascista e di frasi come “i ballila son con te / suona sempre l’adunata,” “con la tua camicia nera / puoi ancor dire verità,” e “la fiamma tricolore vincerà.”
All’epoca, per rispondere alle polemiche che si erano sollevate, Giorgetti aveva rincarato la dose: “Tutti i giorni al bar si sentono battute tipo ‘quando c’era lui [Mussolini] tutto andava a posto”. Ma nessuno si sogna di invocare il reato di apologia del fascismo. Nel mio caso si trattava di un augurio bonario tra persone che, in passato, hanno condiviso lo stesso linguaggio.” E comunque, chiosava perentoriamente Giorgetti, “me ne frego.”
La “FascioTorta” del vicepresidente regionale del Veneto arriva a pochi giorni di distanza dalla notizia dei calendari di Benito Mussolini in vendita alla Coop di Reggio Emilia, e a ventiquattro ore delle solite celebrazioni nostalgiche della Marcia su Roma a Predappio.
(Nel video: il comizio a Predappio di Giulio Tam, un prete di simpatie notoriamente fasciste, contro l’immigrazione e la “teoria del gender”.)
A seguito dell’episodio della Coop, il deputato del Partito Democratico Enzo Lattuca – insieme ad altri due deputati – ha sottoscritto una proposta di legge per “mettere al bando i souvenir fascisti dagli esercizi commerciali.”
Ad avviso del parlamentare, “attorno alla merce che inneggia al fascismo si è creato un vero e proprio business con numerosi esercizi commerciali che vendono magliette, accendini, manganelli e oggettistica varia che richiamano al disciolto partito fascista.”
“Continuare a voltarsi dall’altra parte di fronte a questo fenomeno,” conclude Lattuca nel post sul suo sito, “non fa bene alla nostra democrazia e alla nostra immagine all’estero.”
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