Gli algoritmi diventano sempre più bravi a sfornare video in cui una persona reale sembra svolgere davvero azioni che non ha però mai compiuto nella realtà.
In un paper pubblicato su arXiv questa settimana, i ricercatori della University of California di Berkeley hanno illustrato il funzionamento di un’IA da loro progettata. Prendendo come input i video di un ballerino esperto e di un dilettante, riescono a trasferire le mosse da uno all’altro, ottenendo come output un video abbastanza realistico del dilettante che esegue una serie di mosse da ballerino esperto. Ma c’è di più.
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”Con il nostro framework — scrivono i ricercatori, ”possiamo creare una varietà di video, che permettono ai dilettanti non allenati di fare piroette come ballerine di danza classica, eseguire mosse di arti marziali o ballare come delle pop star.”
Il titolo del paper ”Everybody Dance Now,” rievoca la possibilità di riprodurre grazie agli algoritmi tutti i passi del video virale ”Evolution of Dance” senza compiere il minimo sforzo fisico, ma è anche l’ultimo ritrovato nella creazione di video estremamente realistici che rappresentano le persone in situazioni che non hanno mai vissuto nella realtà. L’IA è già riuscita a riprodurre le voci degli umani, i loro volti e ora anche i passi di danza.
Tralasciando per un attimo le preoccupazioni su eventuali utilizzi poco etici, si tratta effettivamente di una tecnologia impressionante. I ricercatori hanno utilizzato come video sorgente quello di un ballerino che viene schematizzato come una figura composta da linee in movimento. Dopodiché hanno girato un video di un’altra persona facendogli eseguire un insieme di movimenti base. Infine, hanno addestrato due algoritmi di deep learning conosciuti come Generative Adversarial Networks (GAN) per produrre un’immagine completa e un volto più realistico per il secondo soggetto. Il risultato finale è un sistema che genera video e mappa in modo convincente i movimenti corporei di un ballerino esperto trasferendolo su quelli di un dilettante allo sbaraglio.
Come ammettono i ricercatori, il sistema non è perfetto. Il video risultante è convincente, ma c’è qualche problema occasionale che rende esplicito l’artificio: ritardi nei fotogrammi, parti del corpo che scompaiono e componenti che sembrano liquefatte. In certe occasioni, i ballerini amatoriali sono stati filmati in pose specifiche, per rendere il risultato finale più convincente. Queste incongruenze, scrivono gli autori, potrebbero avere a che fare con le attuali limitazioni nel rilevamento delle pose e nelle differenze tra i tipi di corpo.
Divertente? Imbarazzante? In questa epoca è difficile decidere con quale reazione accogliere nuove tecnologie che fanno sì che le persone facciano cose che non hanno mai fatto — o che non farebbero mai — nella realtà.
Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.