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Tecnologia

Ecco quanti microbi mangiamo in un giorno

Secondo questa ricerca, i nostri alimenti sono pieni di vita.
​Yogurt da bere. Immagine: Indi Samarajiva/Flickr

Cattive notizie per gli ipocondriaci: il nostro cibo è pieno di minuscoli organismi. Esattamente, non solo il vostro Big Mac, le patatine fritte e la coca contengono in tutto 1174 calorie, ma racchiudono anche 230.000 batteri che vivono e respirano, e un paio di migliaia di muffe. Ed è solo la punta dell'iceberg, perché mediamente una persona ingerisce fino a un miliardo di sfortunati microbi ogni giorno.

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Queste sono le scoperte di un team di ricercatori della University of California che, per la prima volta, hanno cercato di catalogare il numero e il tipo di microbi presenti non solo su ogni alimento, ma anche nella dieta giornaliera di un essere umano medio. Lo studio è apparso recentemente sulla rivista Peer-J.

"Finora la questione se i microbi che mangiamo abbiano un impatto sulla nostra salute è stato generalmente ignorato, fatta eccezione per quelli riconosciuti come patogeni da una parte e probiotici dall'altra," mi ha detto l'autrice principale dello studio, Angela Zivkovic.

Ma per comprendere come i microbi che mangiamo tutti giorni abbiano effetti sulla nostra salute dobbiamo prima rispondere a una domanda più fondamentale: quanti sono esattamente i microbi che ingeriamo?

Per scoprirlo, i ricercatori hanno preparato i pasti e gli snack che rappresentano tre diverse diete giornaliere: una costituita soltanto da cibo confezionato, una raccomandata dallo U.S. Department of Agriculture e una vegana. La prima includeva alimenti di Starbucks, McDonald's e cibo surgelato, quella raccomandata dalla USDA una varietà di frutta, verdura, prodotti animali e alimenti integrali. Quella vegana consisteva di frullati di proteine, una zuppa di tofu e hamburger vegani. Ogni pasto è stato frullato e usato per inoculare culture microbiali.

I pasti consigliati dalla USDA contenevano la quantità maggiore di microbi, circa 1,3 miliardi. La dieta vegana ospitava 6 milioni di creaturine e quella di cibo industriale soltanto 1,4 milioni. La gran parte di questi organismi erano batteri, anche ad esempio il sandwich al tacchino della dieta USDA conteneva da solo una buona quantità di cellule di lievito e una tazza di cereali Kashi con latte e lampone erano la dimora di 1,5 milioni di muffe. Questi calcoli probabilmente sottostimano i numeri reali perché i metodi di coltura tagliano fuori una sostanziale porzione di microbi che non possono essere fatti crescere in laboratorio.

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È importante considerare il contesto di queste scoperte: la dieta USDA, per esempio, includeva yogurt e ricotta, ricchi di microbi, che hanno costituito una gran parte del totale. E se anche le altre due diete avessero incluso cibo fermentato, i numeri sarebbero stati molto diversi.

NON HO MAI PENSATO ALLE VITE DEL MEZZO MILIONE DI MICROBI CHE VIVONO NEL MIO CAPPUCCINO

Ma le scoperte di questo studio fanno comunque riflettere: io non mi sono mai messa a pensare a quante creaturine potessero esserci nel mio cappuccino, né alle decine di minuscole città batteriche in una manciata di noci. E adesso non posso fare a meno di chiedermi che tipo di impatto questi esseri microscopici abbiano sul mio corpo.

"Nessuno lo sa, ma intendiamo cercare una risposta," ha affermato Zivkovic.

I microbi che mangiamo potrebbero influenzare la nostra salute integrandosi nella nostra flora intestinale: ma il co-autore dello studio Jonathan Eisen evidenzia come non possiamo collegare direttamente il numero di microbi in un pasto a qualche effetto sulla nostra flora intestinale. Questo perché la maggior parte delle creaturine che ingeriamo vengono brutalmente uccise dal contatto con gli acidi gastrici.

"Molti microbi non riescono ad arrivare oltre lo stomaco, e di quelli che ce la fanno molti non sono adatti a crescere nell'intestino," mi ha detto Eisen.

L'impatto sulla salute dei microbi che mangiamo, piuttosto, sono determinati da una combinazione di fattori, incluso il loro numero, di che tipo siano e come interagiscono con i nostri microbiota già stabiliti.

"Questo studio speriamo motivi a continuare le ricerche per capire come diversi cibi o diete con diverse quantità di microbi abbiano effetti sul nostro corpo," mi ha detto Zivkovic.

Per ora non dobbiamo fare altro che metterci il cuore in pace: il nostro cibo e il nostro corpo sono contenitori di enormi ecosistemi che non possiamo vedere né controllare.