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Tecnologia

L'inalatore wireless che risolverà i problemi della marijuana medicale

L'inalatore Syqe permette ai medici di monitorare le quantità di marijuana assunte dal paziente.

Anche se la marijuana per uso medicale desta numerose preoccupazioni e indigna i più bigotti, i suoi effetti benefici sono più che documentati. Rallenta il progredire del glaucoma, modera l'ansia e aiuta ad alleviare nausea e altri disturbi. Eppure nel prescrivere i ceppi di Indica o di Sativa, i medici continuano a esitare.

Il problema è dovuto all'assenza di controllo sull'uso fatto dal paziente, sulle quantità assunte e sui pericoli di un eventuale sovradosaggio―con gli stessi effetti negativi che si avrebbero per un abuso di antibiotici. Considerato poi che il mercato della marijuana legale è in forte crescita non soltanto negli Stati Uniti, le preoccupazioni aumentano. Ma quando il giro d'affari è appunto plurimiliardario, le soluzioni non tardano ad arrivare.

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La risposta all'abuso e ai presunti effetti collaterali arriva da Israele, in cui si sostengono gli effetti benefici della marijuana curativa da oltre cinquant'anni. Anche se ancora senza licenza, il governo israeliano sta supportando e sponsorizzando l'lnalatore Syge, un dispositivo realizzato mediante stampa 3D dall'azienda Syge Medical.

L'innovazione di questo apparecchio, potenzialmente rivoluzionario, sta nella possibilità di un monitoraggio wireless, da parte dei medici, delle dosi assunte dai pazienti, calibrate precisamente a seconda delle esigenze e delle possibili reazioni. I pazienti potranno trarre tutti i benefici del THC senza abusarne e senza incorrere in eventuali rischi. Il principio attivo della marijuana, infatti, verrà rilasciato sotto forma di piccole cartucce di un milligrammo ciascuna.

L'inalatore. Immagine: via

Parry Davidson, CEO della Syge Medical ha affermato che sono stati scelti diversi materiali per costruire l'Inalatore innovativo, il tutto per conferire "rigidità, resistenza al calore e biocompatibilità". Il dispositivo, quindi, è del tutto sicuro ed entrerà a far parte delle case israeliane a partire dal 2015, mentre negli ospedali sarà disponibile entro la fine dell'anno.

Davidson sostiene che i pazienti gioveranno dei benefici della cannabis senza scadere in pregiudizi sociali, ma naturalmente nessuno può verificare quali siano le abitudini dei pazienti "fuori dall'inalatore." Nessuno impedisce a una persona di usare regolarmente il Syge, ma di accendersi poi otto canne e un bong. È uno strumento di controllo che funziona con la collaborazione di chi lo utilizza, oppure appunto in un ospedale. E forse è meglio così.

Ecco il video di presentazione: