Il Festival di Cannes delle persone normali

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Il Festival di Cannes delle persone normali

A Cannes tutto accade nello spazio di 200 metri, dal centro congressi all'hotel Martinez. La fotografa Valentine Vermeil ha fotografato quello che non interessa alle telecamere.

A Cannes tutto accade nello spazio di 200 metri; parte dal centro congressi e si ferma all'hotel Martinez. Tra le 18 e le 21 questi 200 metri sono letteralmente bloccati; è allora che inizia una strana processione in cui i fotografi e i cineoperatori corrono dietro ai VIP in abiti da sera e smoking. Una sfilata di veicoli con i vetri oscurati procede fino alla base della scalinata. Tutto scintilla per 30 minuti, i curiosi commentato dal vivo, gli occhi fissi sul mega schermo che trasmette in diretta l'arrivo delle celebrità. Poi la calca scompare e gradualmente l'atmosfera torna alla normalità, almeno fino al giorno successivo.

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Ho girato la serie Théâtres sul dietro le quinte del Festival di Cannes a maggio del 2009 in collaborazione con il collettivo Temps Machine. Era un territorio piuttosto vasto e vario per un lavoro a cinque. Il Festival di Cannes e le sue numerose fantasie ci sembravano interessanti da documentare. Inoltre gli atteggiamenti, i gesti e le espressioni delle persone sono temi di cui mi occupo da un po' sul lavoro; essendo di per sé un compendio di esibizionismo e voyeurismo, il Festival di Cannes  è stato un gran terreno di gioco.

Trovo che ci sia qualcosa al tempo stesso grottesco e spaventoso in questa fissazione per lo star system. Mi piacciono le foto di Martin Parr, ma a differenza sua, io conservo dell'affetto per il genere umano. L'aspetto teatrale (da qui il titolo della serie) è ispirato più alla pittura classica che al lavoro di altri fotografi. Sulla Croisette e sotto alla scalinata c'è uno spettacolo continuo, piuttosto esilarante e pieno di energia: tutti questi corpi l'uno sull'altro, che si scavalcano nella speranza di farsi notare o di ottenere un autografo.

Sono rimasta a Cannes tre settimane, per acclimatarmi e sperimentare l'effervescenza progressiva sulla Croisette. Lì si assiste ad un incredibile mix: gli accreditati, i curiosi, i VIP, i produttori, le starlette, i festaioli, i tecnici, gli enti locali. È un casino, ma la gente è lì per sognare il proprio "momento di gloria", o per fare affari.

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Non ho mai cercato di entrare in contatto con i paparazzi. Coi Temps Machine eravamo accreditati e quindi avevamo accesso a diversi luoghi del Palazzo dei Festival. Ho inviato agli organizzatori una richiesta speciale per avere accesso alle photo call e al carpet per una serata. Succede tutto in fretta. I fotografi scattano in tutte le direzioni e sono collegati direttamente con le agenzie stampa, che trasmettono immediatamente i loro scatti. Ovviamente noi lavoravamo su un'altra lunghezza d'onda: si trattava di un documentario dietro le quinte, preso con una certa distanza

Tutti i lavori di Valentine sono visibili sul suo sito.