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A dire il vero, l'Italia ha già pagato un alto tributo di sangue proprio quando Licio Gelli è stato all'apice del suo potere, e quando la rete di faccendieri, eversori, uomini dei servizi "deviati," neofascisti e golpisti a lui variamente associata ha tentato si imprimere la "svolta rivoluzionaria."Se si rimuovono tutti gli strati di mistero, le mistificazioni, le disinformazioni e le esagerazioni che gli sono state cucite addosso—e non senza un certo suo compiacimento—Licio Gelli alla fine è sempre stato un "gerarca fascista in servizio effettivo permanente," come ha affermato lui stesso poco tempo fa. Un uomo che per decenni ha lavorato nell'ombra per sovvertire radicalmente l'Italia uscita dalla Seconda Guerra Mondiale e farla ripiombare in un regime dittatoriale, o comunque fortemente autoritario.Fortunatamente, Licio Gelli non ce l'ha mai fatta. Ma un paio di obiettivi li ha raggiunti, tra cui l'essere riuscito a costruirsi un'immagine pubblica apparentemente inafferrabile, e—soprattutto—quello di aver avvelenato la vita democratica, politica e anche culturale del paese.Segui Leonardo su Twitter