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Un segretario di Forza Nuova a Palermo è stato legato e picchiato per strada

E poche ore dopo, un militante di Potere al popolo è stato accoltellato a Perugia.
Massimo Ursino. Foto via Facebook.

Ieri pomeriggio il segretario provinciale di Forza Nuova a Palermo, Massimo Ursino, è stato aggredito per strada da un gruppo di persone che—secondo quanto riporta Repubblica—l’avrebbero legato mani e piedi con del nastro da imballaggio per poi picchiarlo.

Gli aggressori (quattro o una dozzina a seconda dei testimoni) erano vestiti di nero e indossavano sciarpe e passamontagna a coprire il volto. Uno di loro avrebbe documentato il pestaggio riprendendo col cellulare.

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In serata è arrivata alla stampa locale una rivendicazione anonima dell’atto. “Chi afferma che esista una ‘minaccia fascista’ a Palermo come in tutta la Sicilia dovrà ricredersi,” dice la rivendicazione. “Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo.”

Sempre secondo Repubblica, i militanti di Forza Nuova dicono di sapere chi può essere stato. Proprio in questi giorni la sezione locale di Forza Nuova aveva pubblicato una nota in cui denunciava “un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall’arrivo in città di Roberto Fiore.” Fiore, dal canto suo, ha parlato di "odio comunista contro Forza Nuova" scatenatosi “dopo una campagna d’odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra.”

Il video dell'aggressione

Massimo Ursino era stato coinvolto in altre aggressioni—anche se prima di oggi non si era apparentemente mai trovato nella parte della vittima. Nel giugno 2005, insieme a due complici, aveva aggredito a bastonate un nigeriano e un altro giovane siciliano sempre in centro a Palermo ed era stato rinviato a giudizio per lesioni aggravate da “motivi razziali.” Nel luglio 2006 era stato arrestato per aver picchiato e rapinato—insieme ad altri due militanti di Forza Nuova—due immigrati bengalesi. Dopo aver subito la rapina, le vittime li avrebbero inseguiti e sarebbero stati presi a sprangate: per il fatto Ursino era stato condannato in primo grado a due anni e mezzo di carcere.

Ma l’aggressione a suo danno non è stata l’unica durante questa campagna elettorale.

Un caso simile è avvenuto stanotte a Perugia, dove un militante 37enne della formazione di estrema sinistra Potere al popolo è stato accoltellato mentre affiggeva dei manifesti. Secondo il suo racconto l’uomo sarebbe stato accerchiato da alcune persone non identificate e colpito con tre coltellate, mentre un altro militante che era con lui sarebbe stato colpito alla testa.

È la seconda aggressione nei confronti di militanti di Potere al popolo nel giro di un mese: già lo scorso 8 febbraio a Fisciano, in provincia di Salerno, il candidato locale Tony Della Pia aveva denunciato di essere stato picchiato “in maniera violenta e immotivata” dalla polizia in seguito a un banale controllo.

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