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felicità

'Opera Panica' è un racconto surreale sulla ricerca della felicità

Abbiamo parlato con il regista Fabio Cherstich di come è nato il suo spettacolo delirante e del suo incontro con Alejandro Jodorowsky.
Tutte le foto: Teatro Parenti/Per gentile concessione dell'artista

Dopo aver portato in giro l'allestimento di Don Giovanni!Opera Camion il regista friulano Fabio Cherstich si è messo in gioco con un testo visionario, dissacrante e poetico del grande artista cileno, fondatore del movimento panico Alejandro Jodorowsky. Il risultato è Opera Panica - Cabaret tragico in scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 29 ottobre.

Lo spettacolo è un pastiche teatrale che, come in una partitura senza regole, alterna una selezione di 26 mini-pièces del testo originale. Il tutto è impreziosito dalle musiche originali e suonate dal vivo dal duo DUPERDU.

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Opera Panica è uno spettacolo complesso che fonde teatro dell'assurdo e cabaret, comico e tragico, simbolismo e realismo. Ne risulta un mosaico indisciplinato fatto di song philosophique, piccoli balletti, siparietti seriosi, monologhi grotteschi e video pantomime.
"La difficoltà maggiore è stata la scelta della cifra stilistica nella recitazione dei quadri ed il montaggio tra essi," afferma Cherstich.

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"Ho usato le musiche dei DUPERDU come ponti poetici tra temi e dinamiche delle scene,
molte volte durante le prove ho sentito al telefono Alejandro Jodorowsky, mi ha detto di chiamarlo se avevo dubbi sulle scene, sono state delle conversazioni deliranti in cui parlavamo un mix di francese, italiano, spagnolo."

L'insieme delle scene presenta uomini e donne alla ricerca della felicità, con le loro contraddizioni e le loro debolezze, in situazioni-tipo della vita. L'umanità viene messa a nudo in modo straniante, dando vita ad un componimento assurdo, simbolico e potente che arriva direttamente allo spettatore.

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"I soggetti delle scene sono composti da categorie universali: ottimisti, pessimisti, instabili, prigionieri, innamorati," racconta Fabio Cherstich a Creators. "E' un'umanità tragicomica, grottesca, disperata, cinica, violenta che rende questo testo senza tempo. La mia visione e la mia lettura registica, ma ancor di più quelle degli spettatori, portano il testo nel qui ed ora, rendendolo contemporaneo."

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Il regista ha avuto modo di avere un contatto diretto con Jodorowsky durante tutta la preparazione e l'allestimento dello spettacolo, "Ho incontrato Jodorowsky lo scorso Febbraio nel suo appartamento a Parigi. Dopo avermi fatto accomodare nel suo salotto - atelier ( pieno di libri, di quadri, di foto, di oggetti) - in cui stava dipingendo uno dei suoi quadri di sogni - Alejandro mi ha guardato sorridendo e mi ha detto come prima cosa: ' Tu devi fare come se io fossi morto e non ti potessi rispondere…ma i morti ci ascoltano, quindi dimmi tutto.'"

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"Abbiamo chiacchierato per due ore, mi ha parlato delle sue esperienze teatrali in Cile, e dei suoi effimeri panici che hanno sconvolto Parigi negli anni 60-70. Si è commosso ricordando gli anni di apprendistato col grande Marcel Marceu" continua Cherstich.

"Mi ha raccontato un aneddoto divertente su Beckett. Jodorowsky aveva messo in scena Finale di partita di Beckett e nel testo c'è una didascalia molto dettagliata di una scena che per l'autore deve prevedere una finestra. Alejandro però - che firmava anche le scene dello spettacolo- aveva sostituito alla finestra una macchina nera nello spazio bianco. Beckett è andato a vedere lo spettacolo e ha fatto notare a Jodorowsky che non aveva rispettato la sua indicazione, allora il regista gli ha detto: " certo, ho fatto quello che ho voluto perchè pensavo che il tuo fosse un consiglio, non un obbligo! non era così che dovevo fare?" Da quel momento anche da autore Alejandro dice ai registi di fare quello che vogliono coi suoi testi, di sentirsi liberi."

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Lo spettacolo ribadisce l'importanza del teatro come arte totale, tutto rigorosamente dal vivo: "non c'è trucco non c'è inganno!" conclude Cherstich.

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Per sapere date e orari dello spettacolo clicca qui. Guarda altri spettacoli e progetti diretti da Fabio Cherstich sul suo sito.