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Tecnologia

Questo artista ha usato un rendering 3D della sua faccia per avere una carta d'identità

Anche se è un po' inquietante, non sarà mai più osceno delle solite fototessere.
Raphaël Fabre

Le foto per la carta d'identità sono sempre orribili. È un dato di fatto e sarà sempre così. Tra la cattiva illuminazione e le espressioni da ebete non c'è nulla che si possa fare per non risultare dei mostri.

Ma l'artista francese Raphaël Fabre ha appena dimostrato che, con un po' di ingegno, si può ottenere la foto per la carta d'identità perfetta. Come, ad esempio, un rendering 3D immacolato del proprio viso.

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Il 7 aprile 2017, Fabre è riuscito a fare accettare una sua immagine generata a partire da un modello in 3D di se stesso come foto della carta d'identità nazionale francese. Secondo quanto riportato sul suo sito web, l'artista di Parigi ha prodotto il ritratto sfruttando programmi e tecniche utilizzate per la creazione di effetti speciali in film e videogame, come Blender e TurboSquid, gli standard attuali per realizzare oggetti in 3D. Ha scolpito digitalmente una testa umana a partire da un cubo, prima di ritoccare l'immagine in 2D.

Raphaël Fabre carta identità rendering volto 3D

Immagine: Raphaël Fabre

"È un'opera sul nostro rapporto con l'immagine, i limiti dell'occhio umano — o la loro interpretazione poetica — e il potere della finzione e della tecnologia. Siamo circondati da così tante immagini digitalizzate di corpi e di qualsiasi altra cosa che, in un certo senso, il nostro stesso mondo è un'immagine digitale," mi ha spiegato Fabre via mail.

Fabre ci ha inviato una ricevuta per la carta d'identità emessa dal governo che sembrava autentica, anche se la sua opera d'arte dimostra che, impegnangosi un po', si può falsificare qualsiasi immagine digitale. ("Uso anche siti web aziendali, pagine Facebook e indirizzi email falsi per alimentare la finzione," mi ha raccontato descrivendo la sua opera.)

Da lontano, la foto restituisce un effetto un po' da uncanny valley. Zoommandola, invece, ci si accorge che i capelli e gli occhi di Fabre sono stati resi in digitale. La sua giacca in pelle è molto realistica, ma c'è sempre qualche dettaglio che non quadra del tutto. In ogni caso, il risultato complessivo è davvero impressionante.

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"È divertente perché ho creato molte versioni diverse di me, magari solo un po' stranianti ma comunque bizzarre. Credo di avere realizzato una cinquantina di modelli non completamente riusciti prima di raggiungere un risultato credibile," ha dichiarato Fabre.

Raphaël Fabre fototessera rendering 3D

Immagine: Raphaël Fabre

Le regole francesi per l'ottenimento di una carta d'identità sono piuttosto flessibili. I cittadini sono autorizzati a produrre i propri ritratti purché rispettino un certo set di parametri: le foto devono essere ben illuminate e avere uno sfondo chiaro. La dimensione del volto del richiedente dovrebbe aggirarsi tra i 32 e i 36 millimetri circa.

Come sottolineato da Fabre, il suo ritratto in 3D soddisfa tutti questi requisiti. L'ironia, ha scritto, è che la carta che convalida la sua identità francese "nel modo più ufficiale" è anche "una foto di me che è praticamente virtuale" o "frutto della finzione."

La provocazione intelligente di Fabre rafforza quello che già sappiamo: in un mondo in cui le tecnologie riescono a riprodurre artificialmente la nostra voce e anche quello che diciamo davanti a una telecamera, diventa sempre più difficile distinguere ciò che è reale da quanto è falso.