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pixel art

Questi acquerelli pixelati sono un misto di iconografia pop e pittura classica

L'arte pixelata di Adam Lister mette insieme Batman, Superman e Van Gogh.

Immagini gentilmente concesse da The Shooting Gallery

La pixel art non smette di stupirci con i suoi continui adattamenti alla cultura attuale, dal twitter-bot per modificare le immagini, alla nuove banconote della Norvegia, fino ai lavori del pittore Adam Lister, un ottimo esempio della versatilità di questo medium.

I dipinti di Lister sono varianti uniche e originali sia dei dipinti dell'arte classica che della cultura pop. Le sue interpretazioni neo-cubiste di capolavori del passato e del presente fondono armoniosamente in acquerelli e rigide forme a blocchi. Dopo aver allietato il pubblico online e i partecipanti della Adam Lister Gallery a Fairfax, in Virginia, le sue interpretazioni di dipinti come Il Figlio dell’uomo e di personaggi dei fumetti come Batman saranno esposti nella sua prima mostra personale: Wet Geometry. Ospitata da The Shooting Gallery di San Francisco, la mostra potrà essere visitata dall'11 ottobre al 1 novembre.

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Abbiamo parlato con Lister dell'applicazione dei suoi processi creativi ai nostri personaggi dei fumetti preferiti e a dipinti iconici dell'arte classica.

The Creators Project: per i tuoi lavoro hai usato gli acquerelli, una tecnica solitamente utilizzata per dipinti con forme fluide e morbide, che hai utilizzato invece per le forme squadrate della moderna pixel art. Come hai ottenuto questo effetto?

Adam Lister: Hai ragione, l’acquerello è famoso per essere un mezzo morbido e fluente, e penso che questo sia il motivo per cui mi piace utilizzarlo in maniera diversa. Penso che ognuno di noi abbia tendenze perfezioniste in tutto ciò che fa, e cercare di ottenere una grande precisione con una tecnica difficile da controllare come gli acquerelli è diventata la mia ossessione artistica.

Dal punto di vista tecnico, realizzo prima ogni immagine a matita io lavoro prevalentemente su carta pressata a freddo in modo che assorba la vernice al meglio. Dipingo poi su carta a secco con pennelli con punte molto fini. Mi piace questa giustapposizione di rigidità e morbidezza, penso siano complementari.

Qual è l'aspetto più importante della pixel art è qual è il valore della sua interpretazione ad acquerelli?

La “pixel art” è evocativa della mia infanzia negli anni ’80. Mi riporta a tutti quei vecchi videogiochi con cui giocavamo. Per me questa estetica è interessante per il modo in cui si incrocia con le prime forme di grafica digitale e con la pittura geometrica astratta. Credo che interpretare i miei soggetti con gli acquerelli porti un'atmosfera di “vintage fatto a mano” nel mondo della pixel art. Recentemente ho visto un sacco di opere d'arte ispirate ai pixel, sia online che esposte in gallerie, credo che sia una sorta di ritorno al passato per la nostra generazione.

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Cosa ne pensi della stampa 3D di questi lavori?

Stampare questi pezzi in 3D significa combinare il vecchio con il nuovo, e trovo che sia un terreno molto interessante da esplorare. Combina anche la scultura, la pittura e il futuro della produzione. Il concetto della stampa in 3D ha il potenziale per cambiare il mondo. È un nuovo e potente strumento che potrebbe rivoluzionare completamente l’idea del “realizzare qualcosa”.

In Wet Geometry, Batman e Superman sono esposti affianco a Van Gogh e a Il Figlio dell’uomo: in che modo questo fatto riflette le tue idee sulla cultura pop versus arte classica?

Penso che mettere tutte le immagini nella stessa arena sia un fatto che mi ha sempre attirato come se volessi porre tutto allo stesso livello. Sia la cultura pop che l’arte classica sono basate su una familiarità collettiva. Alla fine non credo che van Gogh sia più importante di Marty McFly―è tutta una questione di memoria e ricordi visivi.

Come hai scelto le icone popolano la tua arte?

Ho dipinto semplicemente soggetti che trovavo interessanti, classici e iconici. Ho un enorme file di immagini con cui lavoro e che contiene quasi tutto, dai fumetti, alle immagini di film ai libri di storia dell’arte. Voglio che la gente entri in stretto contatto con le mie immagini. Penso che sia bello quando l’arte riesce a parlare a una pubblico molto diversificato. Non sono d'accordo col realizzare arte che può essere compresa soltanto da una nicchia di persone, ci troviamo tutti nella stessa barca.

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Quali sono gli ostacoli che hai dovuto superare per realizzare Wet Geometry?

Abbiamo una bambina di quattro mesi e riuscire a combinare il lavoro con l’essere padre è stato difficile, ma è andato tutto bene” Il team della Shooting Gallery di San Francisco è eccezionale, è composto da persone fantastiche, molto solidali e dalla mentalità aperta.

Visitate il sito web di Adam Lister per saperne di più sulle sue originali rivisitazioni in 8-bit; se desiderate invece acquistare una delle sue opere il link è questo.