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Tecnologia

Qualcuno sta cercando di riaprire il sito di revenge porn del dark web

Mentre i siti tradizionali condannano il revenge porn, una nuova incarnazione di Pink Meth lo diffonde attraverso il dark web.
Immagine: vidrio/Flickr

Pornhub ha annunciato una nuova funzionalità per segnalare contenuti di revenge porn caricati sul sito, con la speranza di smascherare i video pornografici girati o condivisi senza consenso.

Mentre i siti tradizionali assumono posizioni sempre più rigide nei confronti del revenge porn, la sua presenza è in costante crescita sui server delle loro controparti ospitate nel dark web. Lì i loro amministratori possono evitare problemi con la legge per la diffusione di questo genere di contenuti e riuscire nel frattempo a nascondere la loro identità e la localizzazione dei siti.

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Pink Meth, forse il sito di revenge porn più noto del dark web, è stato chiuso nell'ottobre del 2014. Nello stesso periodo si è svolta l'Operazione Onymous, condotta da più agenzie, le quali avevano come obiettivo la chiusura di circa 24 siti della dark web, tra cui la seconda incarnazione del mercato nero della droga Silk Road. Ora, però, è online un nuovo mirror di Pink Meth.

A giugno, Motherboard ha segnalato un sito della dark web che si occupava di archiviare alcune delle immagini pubblicate in precedenza su Pink Meth, ma la nuova versione è più ambiziosa nel suo sforzo di ristabilire i fasti del vecchio sito.

"Sto lanciando questo mirror perché credo di star facendo una sorta di servizio pubblico"

"Innanzitutto, non sono il proprietario di Pink Meth, io ospito semplicemente un archivio/mirror dell'originale," ci ha scritto una persona presentatasi sotto lo pseudonimo di "Justin Sane" che ci ha fornito un link al mirror attraverso una email criptata. "L'obiettivo è rendere di nuovo operativo il sito, con tutto il materiale precedente e il resto."

Anche se Motherboard non può confermare se il mirror contenga le immagini originali di Pink Meth, questo ospita più di 50 pagine di elenchi di svariate donne con link che rimandano a loro immagini esplicite.

Sane sostiene che le immagini provengano da un backup di Pink Meth ospitato su Pirate Bay e che il lancio del mirror risalga a circa un mese fa. Inoltre, ha indicato la localizzazione di un file .txt nascosto contenente il suo nickname "black sheep" per dimostrare di essere effettivamente lui a controllare il sito.

L'originale Pink Meth a volte conteneva i link ai profili sui social e i contatti delle vittime. Anche questo mirror sembra includere molte di queste informazioni.

Pink Meth, inoltre, incoraggiava le vittime che avevano scoperto le loro foto a scrivere un resoconto di come potessero essere state ottenute le loro immagini, con la conseguenza di umiliarsi ulteriormente. Anche se quella componente del sito non è disponibile su questo nuovo mirror, Sane sostiene che è sua intenzione ripristinarla assieme alle altre feature originali.

"Abbiamo anche in programma di renderlo accessibile sul web non-profondo in futuro", ha continuato Sane, e per riuscirci senza compromettere la sicurezza del sito pensa di installare un proxy sopra un server "a prova di bomba" e di cambiare spessissimo il dominio del sito.

Per quanto riguarda le motivazioni dietro al suo operato, Sane si è espresso in questi termini: "sto lanciando questo mirror perché credo di star facendo una sorta di servizio pubblico e come un affronto ai provvedimenti dell'Operazione Onymous con tutte le conseguenze del caso che questa azione può implicare. È una sfida che non possono vincere!"