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La Piramide Cestia. Tutte le immagini per gentile concessione di Guido Gazzilli.
Cultura

Roma in questi giorni, attraverso il vetro di un bus

Il progetto "Drag Days" del fotografo Guido Gazzilli racconta la capitale durante il lockdown.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT

In questi ultimi due mesi, a causa della pandemia in corso, le strade si sono svuotate: comuni e grandi metropoli sono un po' più città fantasma, con la differenza che sono abitati come sempre. Lo stesso vale anche per la capitale, Roma. Famosa per essere, nel bene e nel male, un gran casino.

Guido Gazzilli, classe 1983, è un fotografo e documentarista video che a Roma ci vive e quel casino lo immortala come pochi. Per lui i giorni di lockdown sono passati in modo un po' strano, come se fossimo stati "infettati dalla nostra concezione del tempo, senza più controllo del futuro, dentro un presente in costante mutazione." Così, con questi pensieri in testa e con la "necessità di movimento," si è seduto sul sedile di un autobus ed è nato Drag days, un progetto che "raccontare alcuni istanti da una prospettiva di un ultimo passeggero che guarda la vita aspettando la fine di qualcosa, il mio senso di solitudine in una Roma spenta."

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"Ho cercato di rappresentare con una insolita distanza la sensazione di essere chiusi, imprigionati e allo stesso tempo protetti, di non poter uscire ma solo osservare cosa accade fuori in uno spazio a cui cerco di dare un significato diverso, in silenzio," continua. "Una visione distorta, angosciante, stati d’animo che ritrovo nei pochi che incontro. Tutto questo mi fa ripensare alla bellezza delle cose e alle forme della mia città, di come voglio abitarla, di come voglio essere."

Continua a scorrere per vedere altre foto e sederti sul bus accanto a Guido.

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