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Sylviane Boulestaix: Quando è successo ero già in pensione. Non andavo dal dentista da un sacco di anni, quello da cui ero andata l'ultima volta era anche lui in pensione, e Van Nierop era l'unico dentista della regione. Nel gennaio 2012 mi sono decisa e ho preso un appuntamento da lui. Appena mi ha visitata, ha detto che avrebbe dovuto sostituirmi i denti. Mi ha fatto un preventivo completo di panoramiche e tutto quanto. Proprio all'inizio della visita mi ha iniettato qualcosa—una sostanza che a suo dire sarebbe servita a "ricostruire i miei denti." È stato molto doloroso. Per quanto riguarda l'anestesia, mi è durata per più di un giorno. Sembrava che stesse cercando di strapparmi i denti a mani nude. Ma una volta che sei sulla sedia del paziente non pensi a fare domande.
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No! In mia difesa posso dire che tendo a fidarmi dei medici. Vivo in una cittadina molto piccola e in genere qui siamo molto sospettosi dei forestieri. Non volevo ascoltare le voci che sentivo in giro. In più, un mio collega aveva già preso un appuntamento con quel dentista ed era andato tutto bene. Anche lo studio sembrava normale: c'era una sala d'attesa con sedie e riviste, una segretaria che non era né particolarmente simpatica né particolarmente antipatica e un assistente che lo aiutava. Sembrava tutto pulito ed efficiente. C'era persino una placca di bronzo con inciso il nome del dentista. Come potevo sospettare qualcosa dato tutto questo?E poi?
Dopo due visite molto dolorose la segretaria mi ha chiamata e mi ha detto di tornare, così che il dentista avrebbe potuto sistemarmi la dentiera così da porre rimedio ai miei denti inferiori, completamente rovinati. Di nuovo, mi sono fidata. È stato orrendo. Mi ha fatto otto punture nelle gengive. Avevo tre quarti del viso completamente rigido. Non riuscivo a respirare. Poi mi ha tolto otto denti e, a una certa, tra un dente e l'altro è andato a pranzo con l'assistente, lasciandomi tutta sanguinante sulla poltrona. Quando è tornato ha anche provato a scherzarci su dicendo "Signora vuole un panino?". Sono rimasta lì per diverse re. Ho sanguinato per tre giorni. Dopo ti trovi incastrata in un circolo vizioso. Avevo le gengive infiammate, quindi mi ha tolto la dentiera in modo che potessero guarire. Dopo questi appuntamenti, lo studio è improvvisamente chiuso.
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Mi pareva abbastanza ordinario. Aveva la corporatura di un giocatore di rugby, non parlava bene il francese ma quanto bastava per essere capito. Era piuttosto brusco nei modi di fare ma alla fine te ne stai mezza sdraiata con la bocca spalancata, non è che ti metti a fare molte domande. Raramente i dentisti sono gentili e delicati. Inoltre, faceva di tutto per metterci a nostro agio. In questo era molto gentile. Mostrava di essere un torturatore solo quando si ritrovava con gli strumenti in mano.Crede che ricavasse del piacere nel fare soffrire i suoi pazienti?
No, non penso. Con il senno di poi, credo che lo facesse semplicemente per fregare soldi alla gente onesta, purtroppo. Dovevi sempre dare un acconto del 40 percento. Non avendo quella cifra l'ho dovuta prendere in prestito, e sto ancora ripagando il debito.È più andata da un dentista da allora?
Non avevo altra scelta, considerando lo stato in cui mi aveva lasciata. Per circa un anno e mezzo sono stata senza denti. Non riuscivo a mangiare. Non sono mai andata volentieri dai dottori, avvertivo sempre un senso di apprensione. Mi sono sempre fidata della medicina, ma adesso è più complicato. Per colpa sua, porterò dentiere per il resto della mia vita. Per fortuna la giustizia ci ha riconosciute come vittime e riceveremo un risarcimento.Come è andato il processo?
Tremavo, quando l'ho visto. Non ha detto niente. Ad ogni domanda del giudice, lui rispondeva "non mi ricordo" o "non ho alcun commento da fare in merito". Sembrava totalmente disconnesso dalla realtà. Sono contenta che sia tutto finito.Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: