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Macro

Dentro l'industria cinese della fotografia matrimoniale

In Cina quella della fotografia matrimoniale è una vera e propria industria dal fatturato milionario, con le giovani coppie che arrivano a spendere cifre folli per farsi fotografare prima di sposarsi.

Song e Lan in posa in una biblioteca di scena (tutte le foto dell'autrice)

Questo post fa parte di Macro, la nostra serie su economia, lavoro e finanza personale in collaborazione con Hello bank!

Sono le 11 in punto, e sta diluviando. Sono rannicchiata sotto un albero vicino alla chiesa all'incrocio tra Kent Street e Harry Street, e sto aspettando Elsie, che oggi mi farà da guida. Nonostante le apparenze, però, non sono in una tipica e piovosa città inglese. Sono a Shanghai, ed Elsie è l'impiegata di un'agenzia di fotografie per matrimoni. Abbiamo deciso di incontrarci a Thames Town, una zona di Shanghai costruita per ricordare una città inglese, perché è questo il luogo del servizio fotografico di oggi.

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La pioggia torrenziale ci costringe a cominciare la nostra giornata al chiuso. Per fortuna, in pieno stile british, Thames Town è attrezzata per la pioggia. Sotto i tetti delle case in stile Tudor ci sono circa 30 scenari diversi usati, tutti utilizzati per gli shooting di giovani coppie in procinto di sposarsi.

"Le foto sono parte obbligatoria" della preparazione al matrimonio dice Sophie Zhang, una receptionist di 19 anni di Shanghai. "Le hanno tutti," insiste Angel, un'insegnante di mandarino di 35. Elsie spiega che in un certo senso ci si spetta che il giorno del matrimonio la coppia mostri queste foto su uno schermo.

Dopo un'ora di parrucchiere, trucco e selfie, la sposa abbandona il camerino col suo primo outfit della giornata, un vestito di pizzo bianco abbinato a un paio di Nike rosa shocking. Non credo sia un tentativo di somigliare a Lily Allen; probabilmente vuole solo evitare di rovinarsi i piedi. Song Song e Peng Lan, gli sposini, posano per le prima fotografia sotto centinaia di lampadari che pendono dal soffitto della sala, mentre accanto a loro un'altra coppia si fa fotografare su quella che sembra essere la cima della Torre Eiffel. Elsie spiega che gli outfit di questa coppia prendono ispirazione dalla settimana della moda dell'anno precedente, proprio come le pose in cui reggono un ombrello—che, anche ai miei occhi da principiante, sembrano tutto fuorché alla moda.

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Dal tradizionale cottage alpino con tanto di alberi e neve finta a una biblioteca del 19esimo secolo con un quadro gigante di Napoleone, in quanto a scenari sicuramente l'immaginazione non manca. Probabilmente il mio preferito è la facciata dell'"Hello Kitty Café", una costruzione rosa acceso in cui trovo una sposa con un tutù arancione e un top di velluto verde, che sdraiata su un letto rosa si fa fotografare.

Dopo qualche ora il cielo si è schiarito, così usciamo per fare alcune foto vicino alla chiesa. Per molti questi luoghi simbolo dell'Europa sono semplicemente scenari alla moda, ma per Song le foto sono particolarmente simboliche, dato che tra poche settimane si battezzerà. Sia Son che Elsie fanno parte della crescente popolazione cristiana della Cina, ed Elsie mi spiega che capita che all'agenzia venga chiesto di decorare gli album fotografici con citazioni della Bibbia.

Song e Lan fuori dalla chiesa

Le foto in sé, però, non hanno niente a che fare con la religione, né sono parte di un'antica tradizione culturale. La pratica è puramente commerciale.

"Queste cose sono arrivate in Cina dagli uomini d'affari del Taiwan," mi dice Cheng Li, proprietario di uno di questi studi a Wuhan. Mi spiega che la pratica ha origine a Taiwan, dove i marchi di abiti da spose hanno iniziato a offrire ai clienti la possibilità di scattare foto per vendere di più. Successivamente, negli anni Ottanta, "hanno portato qui il business qui perché la Cina è più grande, ci sono un sacco di coppie," dice Li.

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Questo è stato poco dopo la fine della Grande rivoluzione culturale. "Alcuni pensavano che non sarebbero mai usciti dalla Cina," dice Li, "quindi hanno cominciato a farsi foto di fronte a luoghi simbolo dell'Occidente prima dei matrimoni, ed è diventata una moda."

Oggi, è un'industria con un fatturato enorme. A gennaio del 2015, la televisione cinese ne ha stimato il valore annuo in più di 25 milioni di euro. Nella norma una coppia spende minimo 1.300 euro per le foto con lo studio di Elsie, ma per quelli che vogliono strafare, capita anche di andare nella Thames Town reale—che si tratti di Parigi, New York, o Roma—e pagare circa mille euro al giorno per ogni membro dello staff, oltre a ogni biglietto aereo, al vitto e all'alloggio.

Anche se Sophie e il suo ragazzo non hanno ancora fissato la data del matrimonio, hanno fatto un viaggio nella vicina città di Hangzhou per farsi scattare le loro fotografie. "Mi sono fatta fare queste foto perché quando sarò vecchia voglio che i miei figli sappiano che da giovane ero bella," spiega.

E a chi viene l'idea di farsi fotografare? "Alle donne, sempre alle donne," mi dice Elsie.

Poi aggiunge: "La gente che viene qui arriva dalle città, grandi o piccole, ma non credo che questo valga anche per le persone che vivono in altre zone, nelle campagne povere. Io vengo dal una cittadina nel nord-ovest della Cina, e là le fotografie sono terribili. Il vestito, il trucco, i capelli—non sono belli; si fa ancora tutto come una volta."

Mentre la sessione fotografica si avvia verso la fine, nove ore dopo il suo inizio, chiedo alla coppia se per loro sia stato un giorno speciale. "Sì," mi dice la futura sposa, "perché oggi le mie azioni si sono abbassate."

Il matrimonio e i soldi sono due cose collegate, mi dice Elsie. Questo ovviamente è vero per molti paesi: non puoi organizzare un matrimonio senza un po' di soldi. Ma in Cina, tra coloro che si possono permettere questi elaborati album fotografici, non si bada davvero a spese.