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Perché la gente è impazzita per la foto di "Renzi col cellulare"?

Nell'universo gentista circola da giorni una foto scattata ai funerali delle vittime del terremoto di Amatrice, in cui Renzi—secondo chi lo critica—sarebbe stato sorpreso a usare il cellulare mostrando totale mancanza di rispetto.

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via Facebook

Quest'estate il mio iPhone è entrato nell'ultima fase della sua vita. Aveva problemi già da un po', poi è caduto in acqua e l'ho reso definitivamente inutilizzabile nel tentativo di aggiustarlo. Non avere un cellulare mi ha però messo nella posizione di poter comprendere quanto siano fastidiose le persone che ci stanno perennemente attaccate. Un po' di rispetto, no?

Ecco, negli ultimi giorni è girata tantissimo una foto che ha attirato proprio questo tipo di sentimento e che mostrerebbe una persona che usa il cellulare nel momento meno opportuno in assoluto: un funerale. La persona in questione non è una persona qualunque ma Matteo Renzi, che nella foto potrebbe essere—sembra proprio—non si vede bene ma forse è così impegnato a digitare di nascosto su un cellulare durante i funerali delle vittime del terremoto di Amatrice.

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— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa)27 agosto 2016

In realtà nella foto non si vede nessuno cellulare, solo la mano di Renzi sotto un lembo della giacca mentre si fa il segno della croce. Ma tutte le pagine che l'hanno postata indignate hanno dato per scontato che stesse facendo proprio quello: il presidente del consiglio sta mandando un sms di nascosto durante i funerali delle vittime di una tragedia.

Negli ultimi tre giorni, praticamente tutte le pagine Facebook e le testate che non sono l'Unità hanno rilanciato il fatto, da Libero—che titolava "Vergogna, ci fai schifo" —a grillini, fascio-gentisti, complottari. Un post con la foto incriminata e due righe di testo ha più di ottomila condivisioni sul sito gentista Italiapatriamia. Su una pagina dichiaratamente fascista come Avanguardia Nera è stata condivisa più di 16mila volte. Ma la si trova anche su una pagina "satirica" e quasi apolitica come Le più belle frasi di Osho, dove ha scatenato il panico con una montagna di commenti di gente che minacciava di togliere il like.

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via Facebook

Come se ce ne fosse bisogno, un blogger si è anche dato pena di smontare la storia prendendo una versione in alta risoluzione della foto in questione e facendo zoom e analisi sulle dimensioni dello smartphone di Renzi, e nel frattempo sono fiorite le analisi sui motivi del successo di questa 'denuncia'. C'è chi è arrivato addirittura a sostenere che "l'Italia è entrata in una nuova fase della rete" per il semplice fatto che adesso le bufale non devono più nemmeno avere un fondo di realtà; che una volta ci si sforzava per fare i fotomontaggi, e adesso nemmeno quello.

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Da un certo punto di vista, è vero. Il fatto che decine di migliaia di persone abbiano osservato una foto e ci abbiano visto un cellulare che non c'è ha dell'inquietante. D'altro canto, il meme "Renzi che sta al cellulare durante un'occasione importante" non è nulla di nuovo. E oltre a non essere nuovo, evidentemente si è sedimentato nella coscienza collettiva di un sacco di persone, scatenando la psicosi.

In parte è perché Renzi stesso si è fatto fotografare più volte con in mano uno smartphone—sia per lavoro, sia per dare di sé un'immagine giovane e cool. In parte è perché è effettivamente capitato che Renzi stesse al cellulare in occasioni istituzionali: già l'anno scorso, in occasione di un incontro al Parlamento Europeo, Renzi aveva fatto aspettare Schultz mentre faceva delle telefonate e si scattava un selfie con un gruppo di ragazze. Il tutto era poi stato oggetto di una bonaria presa in giro sulla televisione francese.

C'è poi un lungo elenco di fraintendimenti e vere e proprie bufale sul tema. In un video girato al vertice di San Pietroburgo si vede Renzi che prende in mano un oggetto che sembra un telefonino—in realtà era il traduttore automatico—e ci armeggia un po' prima di rimetterlo in tasca. Ovviamente per la stampa italiana la scena diventa subito la "figuraccia" di Renzi che "gioca col cellulare" mentre Putin "gli lancia occhiatacce."

Altre bufale sul tema sono più spudorate: come questo Photoshop brutto in cui si vedono Merkel e Hollande di fronte a una bara e dietro di loro spunta Renzi con un iPhone in mano, ovviamente incollato lì da un'altra foto scattata chissà quando e dove, o la foto—rilanciata qualche tempo dalla pagina ironica Avanguartia Nera—secondo cui Renzi sarebbe stato "beccato a giocare a Pokémon Go" in Parlamento. Ovviamente, anche in questi casi le bufale erano state prontamente smontate.

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Senza fare troppa sociologia spicciola, è evidente dove stia la forza di queste bufale: sono comode perché non hanno bisogno di entrare nel merito, attingono al solito filone degli scandali della "Kasta" andando a confermare una visione del mondo già presente nella mente di chi ci crede e funzionano bene a livello emotivo perché non criticano Renzi né lo insultano, ma gli danno del maleducato e dell'insensibile.

Negli ultimi giorni del resto di bufale sul terremoto ne sono già girate un bel po'. Alcune con uno sforzo di immaginazione notevole si possono anche inquadrare, come quella secondo cui l'unico palazzo rimasto in piedi ad Amatrice sarebbe stato costruito da Mussolini o quella sui 10mila uomini che Putin avrebbe già inviato per aiutare i terremotati. Ma questa è veramente oltre, talmente priva di senso che mi ha gettato nello sconforto più totale.

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