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Le cose di Virginia

Consigli musicali per i politici italiani

Obama-Jay-Z VS Veltroni-Jovanotti: è ora che anche in Italia i nostri politici capiscano l'importanza della musica.

I sondaggi sono stati rispettati, tra Barack e Ronnie non c’è stata storia, e questo in un certo senso è un dato che va oltre ogni considerazione di tipo politico. Pensateci bene: Obama ha vinto perché tutti i cantanti più fichi stavano dalla sua. Dai. Dall’altra parte c’era praticamente solo quel babbione di Kid Rock e Meat Loaf, ovvero uomini con la faccia da bisca clandestina misto a “ho picchiato a sangue una prostituta e l’ho infilata nel cofano della mia Cadillac”. Antiabortisti però. Mentre Meat Loaf si decomponeva, il Boss si inginocchiava ululando davanti a Barack, Jay Z cambiava ad hoc i testi delle sue canzoni e poi c’era Katy Perry tutta fica con il vestito stretto stretto di Obama.

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Ora, non vorrei apparirvi superficiale, ma perché nel nostro Paese i candidati devono essere rappresentati da stupidi tweet di ignoti quando potrebbero girare la situazione a proprio vantaggio semplicemente trovando il giusto appoggio cantautoriale? Certo, abbiamo già avuto alcuni esempi di endorsement più o meno forzato tra politici e musicisti, ma è chiaro che i nostri non ci avevano capito un emerito cazzo: sto parlando di esempi quali Apicella-Berlusconi e, molto peggio, di Veltroni-Jovanotti.

È chiaro che l’aspetto di coalizione con i musicisti è da noi ampiamente sottovalutato. Per questo, siccome mi piace un sacco la musica e seguo attentamente X Factor, mi sento in dovere di consigliare ai candidati alle prossime primarie alcuni potenziali supporter che sicuramente potrebbero completare la loro figura professionale, e magari, aiutarli persino a vincere il big game.

Iniziamo da te, Matteo Renzi. A quanto ho capito leggendo qui, la tua colonna sonora, caro Matteo, è questa. Allora, non ti sto dicendo che gli italiani non capiscono niente dell’inglese, ma io stessa non presto attenzione al testo della canzone se già devo concentrarmi sull’ascolto di un tuo comizio, e va a finire che capisco solo “We are young” e in effetti è vero che siamo giovani, cioè, tu sei sicuramente più giovane dei tuoi concorrenti, Matteo, ed io sono sicuramente più giovane di gran parte dei votanti, ma alla fin fine chi cazzo se ne frega? Non puoi puntare tutto su quello. Anzi, ti serve sicuramente un cantante che esalti il tuo lato ponderato e maturo. E qui tu ti aspetteresti che io dicessi: chiama Piero Pelù, invece ti stupirò. Siccome credo che tu abbia bisogno di dare un’autorità quasi accademica alla tua campagna elettorale, perché se fai troppo il giovanotto nessuno ti prende sul serio, il mio consiglio di accoppiamento musicale è un grande classico: Luciano Pavarotti. Ok lo so che è morto, ma visto che la tua cricca è sicuramente al passo coi tempi, potresti organizzare un concerto olografico come è successo con Tupac al Coachella. In questo modo vinceresti su tutti: non giovane e basta, ma moderno, al passo con i tempi e allo stesso tempo rispettoso della tradizione.

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Caro Nichi Vendola, in redazione mi hanno consigliato di consigliarti Tiziano Ferro e io non capisco perché. Alla fine Tiziano è un ragazzo meraviglioso, ma non si è mai allontanato gran tanto dall’establishment e tu invece sei un outsider, uno con l’orecchino, uno che non ha paura di mostrare il lato intimo e profondo delle cose anche tramite una superficie bizzarra. Quindi il tuo principale obiettivo ora è dimostrare agli elettori che non sei un materialista storico tout court, che la tua immagine così fuori dalle righe è compatibile con una spiritualità alternativa, particolare, e che questa spiritualità potrà magicamente portarti a vincere anche le primarie. Ecco quindi il personaggio che la tua consulente musicale ha pensato di mettere al tuo fianco. Lui.

Sono certa che tu e Otelma possiate riuscire a parlare la stessa lingua e anzi fondere le vostre lingue in un unico verbo che potrà sicuramente arrivare fino al cuore degli elettori. Inoltre se ti verrà voglia di rispondere a Luigi Marattin, quello che ti ha insultato dicendoti di dare via il popò, secondo me Otelma può allargare il vostro endorsement includendo anche la cara Anna Maria Galanti, che saprà sicuramente gestire la situazione.

Laura Puppato, vediamo, Laura Puppato, Laura Puppato. Con un nome così hai sicuramente bisogno di una figura con un nome peggio del tuo, quantomeno per questione di equilibrio feng shui e di matematica (ricordati carissima Laura Puppato che un negativo sommato a un negativo dà risultato positivo, quindi sii positiva che stiamo per risolvere il tuo problema!). Vediamo, l’unico cantante con un nome peggio del tuo che mi viene in mente è… i Dik Dik.

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Senti come suonano bene insieme: Puppato / i Dik Dik.  Poi credo che uno storico gruppo dal sapore flower power possa rispecchiare, oltre che il periodo di affermazione della donna, il tuo lato ambientalista e avanguardista che tanto piaceva agli intellettuali veneti della vecchia guardia e anche a me. Vedrai, Puppato: assaporerai il gusto della vittoria dopo che una band di questo genere si inserirà all’interno della tua campagna e inizierà un movimento propulsore di ideali fino a esplodere in un medley finale dell’isola di Wight ed altri grandi successi.

Pierluigi Bersani: ascoltami, io lo so che non è tuo figlio, ma ti tocca secondo me sucarti Samuele Bersani perché si chiama come te e quindi mi sembra inutile star a sbattermi per cercarti un cantante, quando vi ha già unito l’anagrafe. Ma poi, siamo sicuri che non è tuo figlio? Alla fine vi accomuna anche la regione Emilia-Romagna, il passo è brevissimo per adottarvi reciprocamente in un rapporto genitori-figli. Questo, Pierluigi, di certo ti avvicinerebbe all’elettorato anche umanamente, farebbe quasi tenerezza vederti che accompagni sul palco il piccolo Samuele e lo guardi con gli occhi grondanti di lacrime mentre canta “Freak”. E poi pensaci: se assumi "Freak" come inno ufficiale della tua campagna puoi andare in diretto confronto con il tuo avversario Vendola, puoi anche pensare di indossare un orecchino e lì, caro Bersani padre, il gioco è fatto. Sarai tu il fricchettone della cumpa. Non buttare via i miei consigli Pierlu. Non farlo.

Bruno Tabacci, fai parte di quella schiera di politici che non riesco a inquadrare, ti sei schierato con Rutelli in un partito privo di senso, sei in cumpa con Monti, sei un banchiere, ma sei sostenuto dai marxisti. Oltretutto hai i peggiori grafici della storia. In pratica sei l’anti-Renzi e per questo, personalmente, hai già guadagnato punti di stima. Però in sostanza ti serve una rimodernata, qualcuno che ti renda simpatico, qualcuno che sia rosso ma anche non troppo anticollaborazionista. Qualcuno come lui.

E per finire, so che non c'entri un cazzo, ma ne ho una anche per te Beppe Grillo. Cioè non è una che ho io per te, piuttosto una che si è autocandidata. Parlo di Flavia Vento. Ah non sapevi che era una cantante? Be', io non sapevo che eri un politico.

Segui Virginia su Twitter: @virginia_W_