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Musica

Siamo andati a vedere i Sunn O))) al Labirinto della Masone

Sono state due bellissime ore e venti di fumo, grida, occultismo, buio e vino rosso.

Il concerto dei Sunn O))) al Labirinto della Masone di Fontanellato, di cui sentite parlare da mesi e di cui potete probabilmente leggere 389127312 live report sull'internet musicale italiano, ha confermato una serie di verità incontrovertibili. Ho provato a metterle in ordine qua sotto, in dieci semplici punti. Per farvi un'idea di quanto sia stato tutto assurdamente evocativo, ci sono le bellissime foto di Gloria Soverini appena sotto.

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1) Le forme di parmigiano e i prosciutti crudi appesi al soffitto sono, da venerdì 10 settembre in poi e per sempre, automaticamente trve e kvlt in quanto presenti in abbondanza nelle strutture del labirinto.
2) La tipa scavata dalla vita dietro di me che ha fatto tutte le due ore e venti del concerto con gli occhi chiusi a dondolare leggermente avanti e indietro con un sorrisone stampato in faccia ha vissuto la cosa meglio di tutti noialtri.
3) Attila Csihar non avrebbe mai pensato di trovarsi, un giorno, in piedi su una piramide di mattoni al centro di un labirinto in provincia di Parma a gridare cose occulte in un microfono. E invece. Non è bellissima, la vita? 
4) Il costume/mantello con gli specchi + maschera con le punte che Attila ha indossato per l'ultima parte del concerto era evocativo e terrificante e ha confermato quanto gli Slipknot spaventino solo vostra nonna e i babbi.
5) Non sarebbe stato molto più figo se i figuri con le maschere da dottore della peste bianche che indicavano alla gente la via all'interno del labirinto buio tenendo in mano delle lanterne fossero stati usati per dei jump scares clamorosi a danno di un pubblico abbandonato a sé stesso in mezzo alle siepi? Secondo me sì. Ma girare lì in mezzo per raggiungere il porticato centrale senza avere una luce è stato una bomba. Chi ha usato le torce del cellulare non ha capito nulla.
6) Le inquadrature proiettate sui teli bianchi prima dell'apertura del labirinto, durante l'installazione audiovisiva apocalittica nel cortiletto d'ingresso, sembravano tratte da Pacific Rim e 2012.
7) La boccia di rosso che O'Malley periodicamente brandiva nella mano destra alzandola al cielo con slancio emotivo dopo essersi fatto un bel sorsone è stata uno dei momenti di vita da palco più belli che abbia mai visto. 
8) Lo stesso vale per il pollice che si è passato sulla gola dopo aver indicato un tipo che gli stava facendo delle foto, dato che il gruppo aveva gentilmente chiesto di non farle. Fotti con O'Malley e finisci con la cravatta messicana.
9) Esiste ancora gente che, piuttosto di vedersi un concerto, ne passa tre quarti con in mano una digitale acquistata nel 2007 a fare foto sfocate e video piuttosto che, tipo, vedersi un concerto. E si mette esattamente di fronte a me.
10) È bellissimo vedere come i Sunn O))) mettano d'accordo un po' tutti, facendo congregare nello stesso luogo per un concerto tutte le categorie umano-musicali esistenti: metallari, nerd cervellotici, tipi strambi, punk, signori cinquantenni, gente normale. Tutti a farsi sfondare la cassa toracica da quattro tizi incappucciati con due chitarre, un Moog, un paio di sintetizzatori e una tromba.

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Elia ha tenuto su i tappi per le orecchie per tutto il concerto, ma se ne è pentito. Seguilo su Twitter.

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