Tra i ristoranti di lusso in Italia ce n’è uno che è l’emblema assoluto del lusso, quello sfrenato, inarrivabile, utopico, assurdo: La Pergola a Roma.Per capirci: quando parlo di lusso intendo un livello per cui, mentre aspetti l’ascensore nella lobby dell’hotel Rome Cavalieri per salire al ristorante, ti fa compagnia il Pastorello col cane di Bertel Thorvaldsen, statua bronzea di uno tra più importanti scultori del Neoclassicismo. E intendo l’originale - la copia sta confinata in un museo inglese.jpg). Non mancano anche quadri di Tiepolo (oggi prestati ad un museo milanese) e qualche Andy Warhol, per gradire.Qualche tempo fa un cliente russo molto importante voleva festeggiare il compleanno della moglie da noi, affittando tutto il ristorante.” Costo dell’operazione, 35.000 euro circa.
I tovaglioli
Tra i lussi più o meno conosciuti de La Pergola ci sono i tovaglioli con le iniziali. “Ogni cliente viene trattato con la stessa identica cura,” mi spiega il maître Simone Pinoli. “Ci sono però delle attenzioni in più che diamo ai clienti abituali o a quelli che ci sono molto cari. La più evidente è il tovagliolo personale con le iniziali dei commensali.” La Pergola è un ristorante, ma è anche una specie di club, dove alcuni possono godere della piccola coccola del proprio personale tovagliolo. E non intendo un tovagliolo fatto fare al momento della prenotazione: è proprio quello della prima volta, il loro tovagliolo.Se ci hai conquistati avrai il tuo tovagliolo di lino con le iniziali d’oro. In struttura c’è una signora che li ricama a mano e un ragazzo che invece si occupa di gestire una cassettiera in legno dove vengono conservati
La carta delle acque
Tra i piatti, i vini, le coccole e la sala, c’è una cosa più di altre che mi ha fatto capire il livello di lusso a cui stavo per accedere appena prima di iniziare la cena. L’acqua. “Le lascio la carta delle acque", signore. Naturalmente ho inclinato la testa come se niente fosse, per ringraziare alla stessa maniera in cui mi avesse porto una lista dei vino. Ma chi diavolo ha una carta con più di 50 acque diverse? Sono abituato a dire frizzante, non: una Chateldon per favore. Vi assicuro che è difficile scegliere un’acqua. Per me comunque vince quella con la storia più affascinante.Tra le più particolari e uniche potremmo mettere una che viene da piccoli iceberg distaccati: un’ acqua che, di fatto, è rimasta praticamente incontaminata per 4000 anni
Se ti scordi una cosa, loro ce l’hanno
Da quando il sommelier Marco Reitano mi ha raccontato che uno dei suoi camerieri si è travestito da Gladiatore per assecondare un bambino, ho capito che se chiedi una cosa, alla Pergola ce l’hanno. Restando su un livello “basic”, chiamiamolo così, potete per esempio chiedere una giacca elegante da indossare durante la cena. Prendete nota che non è possibile cenare senza una giacca elegante, ma Simone e i ragazzi sono pronti a prestarvene una della vostra taglia. “Abbiamo blazer due bottoni dalla taglia 42 alla 64, blu scuri, un colore che sta bene su tutto e su tutti. Anche prima del Covid -e ora ancora di più- le giacche venivano ovviamente portate a lavare e sanificare dopo la cena,” mi racconta Simone.Non è possibile cenare senza una giacca elegante, ma Simone e i ragazzi sono pronti a prestarvene una della vostra taglia. “Abbiamo blazer due bottoni dalla taglia 42 alla 64, blu scuri, un colore che sta bene su tutto e su tutti.”
Lusso durante il Covid-19 in un tristellato
I tè e i caffè
Come detto all’inizio, l’hotel che ospita La Pergola è, in sostanza, un vero e proprio museo. E il ristorante si muove per assonanza. Perciò non aspettatevi che il vostro tè sia semplicemente una tazza d’acqua calda con una bustina buttata dentro, ecco. Alla fine della cena ci si accomoda nella Cigar Room costellata di bei divani e quadri originali e si assiste a un vero e proprio spettacolo. “Abbiamo una selezione di circa 15 cru di tè e caffè, oltre a sigari pregiati,” mi racconta ancora Simone Pinoli. Se chiedete una tisana arriverà un carrello pieno di piante e fiori che vengono recisi sul momento e infusi nel samovar appartenuto allo Zar Alessandro I di Russia. “Per rendere il momento anche più scenografico, il tutto viene poi trasferito in un’ampolla illuminata dove è presente azoto liquido. E alla fine si può personalizzare la tazza di tè o tisana con olii essenziali scelti dal cliente.”Discorso simile per i caffè, dove in carta si possono trovare anche tazzine di espresso a 14 euro provenienti da misteriosi luoghi del Pianeta: quello del monte Everest, per dire, unico caffè a essere coltivato naturalmente sopra il Tropico del Cancro. E poi c’è il Kopi Luwak, quello che si ritiene essere il più raro al mondo, i cui chicchi vengono mangiati e poi espulsi da uno zibetto indonesiano - sì, è la cacca di questo animaletto a rendere il caffè buonissimo. Ne vengono tostati solo dieci kg l’anno. E per inciso ci sono molti metodi di estrazione di caffè a seconda del gusto che volete. “Una volta servivamo anche molti più sigari,” spiega Simone. “Ma oggi sembra essersi persa quell’usanza e noi cerchiamo di adattarci. Magari con un cocktail bar che segue le tendenze del momento, grazie anche al supporto degli strumenti in cucina.”In carta si trovano anche tazzine di espresso a 14 euro provenienti da misteriosi luoghi del Pianeta: quello del monte Everest, per dire, unico caffè coltivato naturalmente sopra il Tropico del Cancro
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