Lil Yachty Nuthin' 2 Prove

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Musica

Lil Yachty ha ancora molto da dimostrare

Anche se ha chiamato il suo nuovo album 'Nuthin' 2 Prove', "Nulla da dimostrare", Yachty non è ancora maturato come speravamo.

Vi ricordate la compilation della Quality Control uscita l'anno scorso? Si chiamava Control the Streets Volume 1. C'erano su Lil Yachty, Nicki Minaj, Travis Scott, Cardi B, i Migos, Young Thug, Gucci Mane e Lil Baby. Ma giuro che anche con una pistola puntata alla tempia non saprei dirvi il titolo di una canzone di quel progetto. "Blow Like a Whistle" con Quavo e YRN Lingo? Sì, l'ho sentita… forse. Boh. Magari c'era Ty Dolla $ign da qualche parte? Chissà. Mi è scivolata addosso.

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La Quality Control, etichetta dei Migos, è l'etichetta rap più influente degli ultimi cinque anni ma non è nota per curare molto sulla quantità del materiale che pubblica. Vi ricordate quando è uscito Culture II dei Migos e tutta la stampa musicale ha fatto notare che magari non c'era bisogno di un progetto di un'ora e venti per 24 canzoni? E che l'attenzione si era spostata dalla qualità alla quantità dato che agli artisti, per discorsi di hype e guadagni dagli streaming, conveniva buttare fuori un sacco di roba? Ecco, stiamo per ricascarci dentro dato che dopo il noioso QUAVO HUNCHO arriveranno anche album solisti di Takeoff e Offset, in attesa di Culture III, programmato per la prima metà del 2019.

Il piano della Quality Control è quindi questo: vogliono saturare il mercato, hanno paura di dire ai loro artisti che potrebbero anche tagliare qualche pezzo e gli piace molto sparare nel mucchio. Ed è un modello di business più che decente nell'era dello streaming, ma c'è da dire che applicarlo a Lil Yachty potrebbe essere dannoso per il futuro della sua carriera. Il suo nuovo LP, Nuthin' To Prove, è uscito venerdì proprio per Quality Control. Un anno e mezzo fa eravamo tutti convinti che fosse il futuro della musica e nel frattempo lui ha pubblicato due album: Teenage Emotions e Lil Boat 2. Il primo era pieno di figate che andavano oltre il concetto di genere musicale: c'era un po' di trap scadente, certo, ma in mezzo a brani creativi ed esuberanti che confermavano il potenziale del loro autore. Lil Boat 2, invece, era solo trap scadente.

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Date queste premesse, Nuthin' 2 Prove è quasi un sollievo. Ha dentro un sacco di beat super glitchati e dissociazioni ambient che ricordano le atmosfere sognanti del suo vecchio mixtape Summer Songs 2. I featuring non sono un peso, a parte la trascurabile "Who Want The Smoke" con Cardi B e Offset, e Yachty se la gioca bene sulla traccia contro Juice WRLD, Lil Baby, Gunna e Playboi Carti.

Resta il fatto che c'è un sacco di materiale trascurabile attorno a quei pezzi. Quando Yachty cinguetta felice le sue filastrocche trap è nel suo elemento naturale, mentre quando tira fuori il petto e fa il duro non sembra né a suo agio né convincente. Il primo brano, "Gimmie My Respect", dovrebbe essere un colpo di avvertimento ma sembra lo spruzzo di una pistola ad acqua. "Riley From The Boondocks" vorrebbe essere una dichiarazione d'intenti e invece sembra che Yachty stia parlando nel sonno. "I'm The Mac" sembra cantata da un fattone che cerca di gridare al telefono e contiene una rima rivoluzionaria come "pussies" / "pussy".

Fatico a capire perché Yachty si sbatta a fare pezzi del genere, canzoni in cui non sembra nemmeno divertirsi e fa palesemente fatica a tirare fuori roba da duro. Un esempio è "We Outta here", in cui rappa "Your boyfriend a maggot / Prolly is a…", cioè "Il tuo ragazzo è una larva / Probabilmente è un…"—la frase si dovrebbe concludere con "faggot", cioè "frocio", cioè una parola di cui l'intera scena rap ha appena parlato per il casino scoppiato tra Eminem e Tyler, The Creator. Divertente, eh?

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Questi momenti finto-crudi di Nuthin' 2 Prove sono tra l'altro piuttosto strani dato che Yachty ha fatto successo negli Stati Uniti e nel mondo soprattutto per la sua capacità di scrivere musica felice e spensierata. Il suo faccione compare in un sacco di pubblicità americane, ma non perché i brand stavano cercando un clone meno capace di 21 Savage che avesse voglia di vendere lattine di Sprite. Forse volevano il tipo che rappava "È stata la positività a renderci famosi" e piace tanto ai ragazzini.

E allora da dove vengono fuori le canzoni che rovinano Nuthin' 2 Prove? Se non hanno senso a livello commerciale, allora forse Yachty è davvero ancora rintanato nel suo mondo, seppellito nella fossa che i suoi primi critici gli avevano scavato. Forse sta cercando di impressionare i puristi del genere, chi lo aveva attaccato perché—oddio—faceva musica spensierata e senza pretese.

Ma immaginiamo un universo alternativo in cui a Yachty non deve davvero dimostrare niente a nessuno e può fare quello che gli pare. Allora Nuthin' 2 Prove sarebbe un album di nove pezzi. Avrebbe al centro le emozioni di "Forever World", collaborazione con Trippie Redd, e un pezzo ballabile come "Worth It", una "Nice For What" dolce come un sorbetto. Conterrebbe l'efficace "SaintLaurentYSL", la bruciante "Fallin' in Luv". Ci sarebbero "Everything Good, Everything Right," "Next Up," e la malinconica "Yacht Club" con Juice WRLD. "Get Dripped" con Playboi Carti sarebbe ancora lì. "Stoney", una tenera canzone d'amore ambient pop senza pretese, starebbe benissimo dov'è ora, cioè alla fine del progetto.

E questo LP tagliuzzato non sarebbe comunque perfetto. Lil Yachty ha 21 anni e sta ancora capendo quale sia la strada migliore da prendere. Parlerebbe comunque troppo di sesso orale, nello specifico di quello che riceve. Farebbe ancora battuta infantili e scriverebbe ancora qualche barra debole. Ma magari si renderebbe conto che fare il duro non è roba sua. E crescerebbe, diventando l'artista che tutti sappiamo può essere. Quello che ribalta le convenzioni del rap con un sorriso, gioca con il pop più zuccheroso, si perde in intermezzi ambient e collabora solo con artisti che condividono la sua visione. Nuthin' 2 Prove, per come è, ci insegna solo che Yachty ha ancora bisogno dell'aiuto di qualcuno se vuole scrivere il capolavoro che sappiamo può scrivere. Una versione di questo articolo è apparsa originariamente su Noisey US. Segui Noisey su Instagram e su Facebook.

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