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Tecnologia

Abbiamo smontato l'iPhone X: scheda logica piccola e batteria gigante

Appena spacchettato, non vedevamo l'ora di ridurlo in pezzi.

Siamo in Australia con i ragazzi di iFixit, la community globale che promuove l'autoriparazione, e stiamo smontando il nuovo iPhone X che abbiamo in mano da più o meno un'ora. Lo abbiamo comprato, caricato su una macchina e abbiamo accelerato in direzione di Circuitwise, una manifattura di elettronica nella periferia di Sydney.

Qui, lo abbiamo messo in una macchina a raggi X creata da Creative Electron per sbirciarne le interiora. A quanto pare, c'è un sacco di batteria; tutto il resto si riduce a un qualcosa di insignificante. Lo smontaggio è ancora in corso, quindi vi faremo sapere ulteriori dettagli molto presto. Per ora l'impressione è che sia davvero molto diverso rispetto ai modelli precedenti.

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"La domanda è come Apple abbia infilato un sistema di Face ID, mantenuto il fattore di forma e, chissà come, ottenuto una maggiore durata di batteria," mi ha detto Kyle Wiens, CEO di iFixit, mentre aprivamo l'iPhone. "È una domanda da miliardi e miliardi di dollari."

Questo R&D ha permesso a Apple di avere una Logic Board inconcepibilmente piccola, e che sembra essere organizzata su più strati. Il che significa che qualsiasi cosa serva per far andare l'iPhone è molto, molto più piccola: "È una roba grossa dal punto di vista di un semiconduttore, perché è una sfida complessa rendere queste componenti più piccole."

L'interno dell'iPhone X, poi, è fatto di un display OLED, sensori di riconoscimento facciale (ne parleremo ancora — siamo solo a un terzo della nostra analisi), una batteria a due celle, una minuscola Logic Board, e la fotocamera.

"In pratica hai uno schermo, una batteria, una fotocamera e un chip," ha detto Wiens. "Rimpicciolire la scheda — è una roba seria."

Siamo ancora nel mezzo di questo processo di scomposizione e vi forniremo un resoconto completo a brevissimo.

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