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I giovani italiani che fanno soldi col matched betting

C'è chi lo definisce una specie di stratagemma legale e sicuro per fregare il sistema con le scommesse.
Niccolò Carradori
Florence, IT
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Illustrazione di Beating Betting via Flickr (CC BY 2.0).

Le fonti di (presupposto) guadagno online si sono moltiplicate esponenzialmente negli ultimi anni, e sui social ognuno di noi si imbatte quotidianamente nei video sponsorizzati in cui qualche guru del digitale—spesso seduto sul cofano di una Bugatti presa a noleggio—ti spiega come diventare un imprenditore di te stesso con qualche click.

In questo gigantesco campo dei miracoli via etere una parte importante è sicuramente giocata dall'ecosistema di "scommesse" e "sbancatori". Professionisti che vendono ai loro utenti—accorpati in gruppi privati a pagamento—dei sistemoni e delle dritte per vincere le scommesse sui vari siti di betting. Il 99,9 percento delle volte sono dei cialtroni, che modificano con Photoshop le schedine per farti credere che "fregano il sistema" e che ogni settimana intascano migliaia di euro piazzando scommesse sulle partite del campionato lettone.

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Il matched betting, al contrario, a detta di chi lo pratica è una specie di stratagemma legale e sicuro per fregare il sistema: con il matched betting non si scommette realmente, non c'è alcuna componente di azzardo, ma si usa la matematica per estrapolare dei guadagni da scommesse contrarie che si annullano a vicenda.

Il guadagno effettivo è basato su una particolarità del mercato online delle scommesse: ogni sito (SNAI, Eurobet, William Hill, ecc ecc) offre ai suoi utenti dei bonus per invogliarli a scommettere. Ne esistono di varie tipologie: bonus di benvenuto, bonus ricorrenti, bonus personalizzati. Nella sostanza sono somme di denaro—in alcuni casi anche 150 0 200 euro, spesso somme inferiori—che le agenzie "regalano" agli utenti in cambio di determinate azioni da eseguire sul sito (come ad esempio iscriversi e piazzare la prima puntata, scommettere l'intero importo regalato, raggiungere un certo numero di puntate, puntare determinate somme, mantenere il conto aperto per un lasso di tempo, e così via).

Chi fa matched betting sfrutta le combinazioni delle scommesse su varie piattaforme per azzerare (o ridurre al minimo) le perdite, e incassare questi bonus. In pratica—nella sua forma base, ma esistono anche sistemi più complessi—si piazza una puntata su un sito di scommesse per ottenere il bonus di benvenuto, e al contempo si scommette sullo stesso evento sportivo anche su un'altra piattaforma, puntando sul risultato opposto (un'operazione che si definisce "bancare il risultato"). Le due puntate si annullano e non generano nessun guadagno o perdita (se non minimi), ma consentono di sbloccare e incassare i bonus.

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Facciamo un esempio il più semplice possibile: mi iscrivo a un determinato sito di scommesse, e mi vengono offerti 100 euro di bonus se deposito 100 euro miei, di investimento iniziale. A questo punto il mio conto sul sito è di 200 euro, ma ovviamente non posso ritirarli: per sboccare la possibilità di incassare tutta la somma devo prima utilizzarla per le mie puntate, rischiando anche di perderla. L'unico modo per non rischiare, è "bancare": fare la stessa operazione su un'altra piattaforma, calcolando matematicamente le quote e il denaro da investire per generare minime perdite dalle scommesse contrarie (come ad esempio "Goal" o "No-goal" se parliamo di scommesse calcistiche), e alla fine incassare la vincita e il bonus da una delle due piattaforme.

Per accumulare costantemente bonus, e compiere le operazioni che consentono di bancare le scommesse, bisogna aprire e gestire conti su numerosi siti di betting, monitorare le varie offerte e calcolare gli importi di denaro che servono per garantire un guadagno in base alle quote delle varie scommesse, e alle condizioni che consentono di prelevare i bonus. Non è una cosa semplice, e per questo la maggior parte degli utenti che fanno matched betting si affidano a piattaforme apposite, che svolgono tutti questi calcoli e monitoraggi al posto loro.

"Il matched betting," mi ha spiegato Mauro Cicioni di Blue Sheep, una di queste piattaforme, "è un sistema di guadagno sicuro, ma necessita di particolare attenzione per poter essere svolto. All'inizio devi ovviamente dedicarti alla comprensione dei meccanismi, anche se ti affidi a una piattaforma, perché gli errori di distrazione nel piazzare le varie puntate combinatorie sono gli unici che possono farti perdere dei soldi. Questo soprattutto se prosegui in questo campo, perché a lungo andare i bonus sono sempre più complessi da sbloccare, e spesso devi massimizzare i ricavi tramite strategie un pochino più complesse. Noi offriamo un monitoraggio continuo dei vari bonus a disposizione, una panoramica completa delle gare su sui scommettere e bancare, e delle guide su come sfruttare le varie strategie per sbloccare tutti i bonus ottenuti e incassarli."

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Questa pratica, insomma, richiede uno sforzo giornaliero e del tempo a disposizione. Ma quanto si guadagna con il matched betting? "I guadagni, proprio perché sono sicuri e non basati sul rischio, non sono esponenziali. Quando cominci, visto che i bonus di benvenuto sulle piattaforme sono sempre i più corposi, puoi arrivare anche ad un profitto di 2000 euro in un mese, a fronte di un investimento iniziale di circa 300. Con il tempo gli importi dei bonus calano, e quindi la media mensile di guadagno si assesta attorno ai 300/400 euro al mese. Esistono dei sistemi 'truffaldini' per incrementare i profitti, come aprire degli account sfruttando le carte di identità di parenti e amici [bisogna registrare i documenti per iscriversi a un sito di scommesse], ma noi li sconsigliamo perché sono fuori dalle regole," aggiunge Cicioni.

Per capire meglio quanto conviene questa pratica, ho contatto qualche matched better. Come Luca, che ha 22 anni, e fa matched betting da quattro mesi. "Sono ancora all'inizio e quindi devo dedicare alle varie scommesse ancora un po' di tempo, perché devi prendere confidenza con tutti i siti e i meccanismi di massimizzazione dei profitti, però posso confermare che si inizia a guadagnare fin da subito. Da quando ho iniziato—con una cifra d'investimento iniziale di 155 euro—ho guadagnato circa 1500 euro. Di cui 650 solo da inizio 2019. Non lo dico con leggerezza: io sono totalmente contrario alle scommesse e al gioco d'azzardo, ma questo non ha niente a che fare con il gambling. È matematica applicata ad un sistema per generare profitti."

A questo punto viene da chiedersi per quale motivo le agenzie di scommesse non cerchino di arginare questo fenomeno. "La verità," mi ha detto Mauro Cicioni, "è che nella mole di giocatori d'azzardo gli utenti che fanno matched betting sono una minoranza trascurabile. Le agenzie sono a conoscenza del fenomeno, ma i loro incassi derivanti dall'incentivazione degli scommettitori normali sono troppo maggiori rispetto alle perdite. Quindi continuano ad offrire i bonus. Esiste un rischio teorico che se vieni individuato come matched better la piattaforma ti chiuda l'account, ma ci sono numerosi sistemi per tutelarsi (come ad esempio dedicare una piccola parte dei guadagni a scommesse comuni, per sembrare un utente normale). Se non sei troppo avido e palese nei tuoi intenti, il tuo account è al sicuro."

Ci sono però anche utenti che hanno provato il matched betting e che non ne sono rimasti soddisfatti. Come Francesco Narmenni, che gestisce il blog Smettere di lavorare (in cui cita NinjaBet, un'altra piattaforma di matched betting), in cui testa varie tipologie di guadagno che prescindono dal lavoro vero e proprio. "Per quanto riguarda la mia esperienza, posso dire che il matched betting effettivamente funziona, e che non è una truffa, ma non mi è piaciuto perché ti richiede uno sforzo di attenzione e tempo giornaliero a fronte di un guadagno che col tempo si assottiglia molto. Quei 300 euro al mese, per me che sono un uomo adulto, non sono così appetibili, soprattutto perché non sono un appassionato di sport e quindi non ho alcun interesse verso il mondo delle scommesse."

E infatti, come specifica Cicioni, "I nostri utenti sono soprattutto universitari, fra i 18 e i 30 anni, che col matched betting mettono via le prime somme di denaro, o si pagano spesa e vizi."

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