Attualità

Un leghista ha imbrattato il murales di Carola Rackete, sbagliando pure l'italiano

L'autore del danneggiamento dell'opera di Tvboy a Taormina è l'avvocato ed esponente della Lega Giuseppe Perdichizzi, che ha parlato di un "atto dovuto spontaneo di liberi cittadini."
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
murales carola rackete tvboy
Immagine via Instagram/Tvboy.

Per chi non l’ha mai attraversata, via Crocefisso è la strada tutta tornanti e possibile vomito annesso (lo dico per esperienza personale) che porta a Taormina, un paese arroccato molto in voga tra i turisti che si recano in Sicilia e in particolare nella zona di Messina.

Proprio lì lo scorso 6 agosto è spuntato un murales intitolato “Santa Carola protettrice dei rifugiati,” raffigurante Carola Rackete—la comandante di Sea Watch 3 che lo scorso giugno ha fatto sbarcare 40 migranti a Lampedusa senza autorizzazione e dopo settimane di stenti in mare—con in braccio un bambino che indossa un giubbotto di salvataggio.

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L’opera è stata realizzata da Tvboy, artista palermitano di fama internazionale con base a Barcellona, che magari ricorderete per il recente murales di Di Maio e Salvini che limonano duro o quello di un bambino in groppa a Papa Francesco che con una bomboletta scrive “Stop Abuse” in rosso a Roma.

Insomma, capite bene che in questa storia c’è un sacco di Sicilia: Palermo, Taormina, Lampedusa, inframezzata da arte, turismo e altruismo. Bella lì. Ma il tutto è durato poco, perché il murales di "Santa Carola" è stato imbrattato—come ha riportato per prima l’agenzia Ansa—poco meno di due giorni dopo. A tal proposito, Tvboy nel suo profilo Instagram ha scritto: “‘Santa Carola’ è stata censurata da chi pensa che salvare vite umane e rispondere alla legge del mare sia da assassini. L’opera è durata meno di 48 ore.”

Secondo quanto riporta BlogTaormina, il gesto è stato compiuto “da alcuni attivisti leghisti” e rivendicato dall'esponente della Lega a Taormina Giuseppe Perdichizzi—di cui è disponibile una sua foto davanti al murales, con in mano la bomboletta nera usata per sfigurarla.

Perdichizzi—come descritto dall’Espresso—è un “ex aennino di Destra sociale, avvocato penalista (difese il clan dei Barcellonesi), allievo di Carlo Taormina,” passato poi al partito di Matteo Salvini. Possiede in corso Umberto, via del centro, la gelateria Fanaberia, dove durante lo scorso G7 tenutosi a Taormina si è inventato la "coppa Trump” a base di un “buonissimo fiordilatte, frutti di bosco o fragoline e qualcosa che richiami il blu” e con una “decorazione di zucchero filato a ricordare la chioma del presidente.” E, in seguito, pure la "torta Salvini" a base di pistacchio.

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Mentre scrivo, sul profilo Facebook di Perdichizzi un sacco di utenti stanno commentando gli ultimi suoi status con foto del murales di Carola e messaggi del tipo: “Lega NORD Taormina….. niente fate già ridere così”; “Ma la smetta e si vergogni. L’essere siciliano è un’aggravante. Naturalmente parli di lei, non dell’autore di questo bellissimo graffito”; “‘Prima gli italiani’ e poi non conoscono nemmeno la loro lingua madre…”.

L’ultimo di questi commenti si riferisce proprio ai volantini che sono stati attaccati dagli imbrattatori, il cui contenuto recita: “NOI STIAMO COL LO STATO ITALIANO E CON LA GUARDIA DI FINANZA GLI ASSASSINI IN GALERA PRIMA l’ITALIA E GLI ITALIANI E CON CHI LI DIFENDE GRAZIE MATTEO.”

Matteo Salvini ha annunciato il suo “Estate Italiana Tour,” e proprio l’11 agosto sarà a Taormina, poi a Catania e Siracusa. Lascio qui un ripassino di quello che dicevano la Lega e Salvini di noi del Sud. Così, giusto per non dimenticare.

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