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Musica

Bentornata, Avril Lavigne

Il suo nuovo singolo "Head Above Water" racconta la malattia che ha "sconfitto" e ascoltandolo sono tornato subito adolescente.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT

Sono una di quelle persone bloccate nell’adolescenza, e non posso farci granché. Quindi mi finisce sempre per ascoltare le canzoni che alla domenica tenevano compagnia me e mia cugina dopo pranzo, mentre ci nascondevamo dai nostri per fumare e scrivere messaggi sconvenienti. Erano gli inizi degli anni Duemila. E il 70% di quelle canzoni erano di Avril Lavigne.

Ancora oggi non riesco nemmeno immaginare un mondo senza I'm With You, Complicated, Nobody’s Home. Nemmeno senza quei ragazze e ragazzi che da Avril in poi hanno iniziato a mettere borchie e vestirsi obiettivamente male. Non me ne frega niente se pensate che ‘sta canadese, nana e un po’ stonata sia stata soltanto una poser, fake, ‘bla, sti caz*i. Del resto, poser lo siamo stati tutti—chi nei primi anni duemila, chi dopo, chi a intermittenza.

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A me interessa esclusivamente che, dopo cinque anni di assenza per cause di forze maggiori, sia in un certo senso tornata: con il singolo "Head Above Water", che anticipa l’uscita del suo sesto album. “È la prima canzone che ho steso mentre ero nel mio letto in uno dei momenti più spaventosi della mia vita. Avevo accettato la morte e potevo sentire il mio corpo spegnersi,” ha scritto Avril ai fan. “Mi sentivo come se stessi per annegare. Come se stessi andando sott’acqua e cercare di venire a galla per respirare. Come se fossi in un fiume spinta verso la corrente. Non ero in grado di respirare. Pregavo Dio di aiutarmi a tenere la testa fuori dall’acqua”.

La lettera afferisce al periodo in cui la cantante tribolava a causa della malattia di lyme, mentre metà dei suoi fan si era convinta fosse morta e sostituita definitivamente dalla sosia Melissa Vandella. Se andate sulla pagina Facebook di Avril Lavigne, e vi soffermate su un post qualunque, almeno in un commento su tre è citata questa teoria partita da un sito brasiliano gestito da fan. E ci sta, dato che sarebbe stato meglio nascere complottista, piuttosto che aver dovuto ascoltare Hello Kitty nel 2013.

Del resto, non sono mica qui a dirvi che tutta la discografia di Avril sia da ricordare, soprattutto buona parte delle cose che ha pubblicato prima che sparisse dalle scene. Ma neanch’io vorrei ricordare un sacco di lavori che ho firmato, quindi ci passo oltre. Soprattutto adesso che Avril ha iniziato sempre più a mostrare la sua faccia, usare sempre meno filtri pesanti per nasconderla e a caricare sempre meno #tb sui social. E chissà, magari ricominciare a fare concerti veri—dato che la sua ultima apparizione su un vero palco risale a oltre un anno fa, per un duetto con l’ex marito Chad Kroeger dei Nickelback.

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In ogni caso, il singolo "Head Above Water" è stato pubblicato proprio ieri su tutte le piattaforme possibili, anche quelle che cinque anni fa non avremmo nemmeno immaginato di usare così spesso. Si tratta di una ballata-confessione in cui anche una persona senza troppi istinti suicidi potrebbe ritrovarcisi. È lenta, delicata, ricorda un po' "When You're Gone".

Purtroppo al momento su YouTube è uscito solo il lyric video del pezzo. Di primo acchito sembra orribile: passano a caso immagini di un mare in tempesta, il testo spunta ondeggiando in maniera stucchevole, ti gira la testa dopo trenta secondi. Eppure sono stato troppo impulsivo nel giudicarlo. Dopo averlo visto almeno cento volte, posso affermare di essermi inizialmente sbagliato: il video non è altro che un tributo a quegli orribili montaggi, con font ed effetti schifi in cui ci cimentavamo su Movie Maker. Durante gli anni di Under My Skin. Quando avevamo un po’ tutti quattordici anni. Compravamo le cinte borchiate. E fumavamo di nascosto.

Il video ufficiale con la faccia di Avril, invece, dovrebbe uscire a breve: tra foto e scorci di green screen, si apprende che sia stato girato dal regista Elliott Lester in Islanda, probabilmente sulla famosa spiaggia nera, anche dentro una caverna. A tal proposito Avril, il 25 agosto, scriveva: “Grazie [Elliott] per andare al di sopra e al di là delle cose, vedere la mia visione e portarla a galla. […] Pianifico questo video da oltre due anni.” Io, invece, ti aspettavo da cinque. Ben tornata, Avril. Segui Vincenzo su Instagram .

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