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televisione

Ho guardato Riccanza 2 e potrebbe diventare il prossimo The Lady

Ci sono rimasto un po' male.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
Grab via YouTube.

Se c’è un programma italiano davvero realizzato con due soldi, paradossalmente è proprio il docu-reality Riccanza. Basta guardare una a caso delle 14 puntate della prima stagione, andata in onda lo scorso anno su Mtv, per accorgersene: nella quasi totalità delle scene viene inquadrato uno dei giovani ricchi del cast che spende o sboccia, mentre qualcuno fuori dal campo d’azione lo riprende con chissà che voglia. In termini strettamente matematici tutto ciò può essere tradotto in: costi di produzione minimi + strisciate a caso di carte di credito dei protagonisti = massimo del rendimento. Semplice, efficace, minimale in un giro di Rolex.

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Non lo dico con sprezzo, sia chiaro, anzi: questa sorta di ossimoro—risparmiare su un programma che parla di chi non ha bisogno di farlo—mi piace quanto mi piace la delicatezza di aver voluto virgolettare il “Ciao Povery” della sigla cantata da Il Pagante. "Grazie Mtv," so che questo è l’unico programma per cui vieni ricordata in un intero un anno solare, e vai avanti di repliche del Testimone perché sei povera anche tu.

Ieri sera sono andate in onda le prime due puntate della nuova stagione, e tra i confermati ho ovviamente ritrovato: Elettra Lamborghini, che sembra occupare il palinsesto di ogni Mtv in lingua romanza esistente; Tommaso Zorzi, che potete beccare a quasi tutte le serate di Milano a ricordarvi che esistono al massimo otto gradi di separazione tra voi e un attico nel Bosco verticale; Anna Fongaro, che a quanto pare ha lasciato le spa e l’amica Crystal per trasferirsi a Milano e continuare a riempire un nuovo frigo solo di “gelati e champagnino”; e Farid, che cerca di abbinare Rolex e Air Jordan continuando a convincersi che la cosa abbia un senso anche se non sei lui.

Tra i nuovi arrivi, dopo un casting montato ben bene per esaltare qualche caso bislacco, troviamo invece Matteo, appassionato di aerei e di Dompé; Alex, che a 28 anni smercia diamanti (?) manco fosse cresciuto dentro la Gassan Diamonds di Amsterdam; e infine Jessica Haile Selassie—pronipote dell’ultimo Imperatore d’Etiopia e quindi per linea diretta anche di Re Salomone e della Regina di Saba.

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Date le new entry e altrettante guest star come Gordon—quello che su Facebook fa la 'tipa' in tutte le situazioni che ovviamente caratterizzano l'essere 'tipa' nel 2017—chiamate alla nobile causa, e dato soprattutto che la prima stagione mi è pure piaciuta, ieri sera mi sono chiuso in casa guardare le prime puntate della seconda. Cercando, nel frattempo, di rispondere a questi quesiti: perché Gordon senza parrucca non è simpatico manco per sbaglio? L’introduzione di nuovi personaggi è uno di quei classici sintomi che il programma che stai guardando sta tirando le cuoia? Il fatto che ormai viene dichiarato in ogni salsa che i protagonisti non si prendono molto sul serio e sanno di essere in un programma televisivo, e che quindi non si generi più quell'effetto straniante da "ommioddio ha appena preso un elicottero per andare alla spa", potrebbe essere un male?

A proposito di quest'ultimo timore, sembra che la voce narrante mi ascolti perché dice subito che "con un carico inestimabile di leggerezza e ironia, [ i giovani ricchi] si godono la loro vita." E per farmelo capire bene bene, questo carico inestimabile, ecco Elettra Lamborghini che con spensieratezza e ironia va dal suo gemmologo a Milano per farsi inserire un po’ di diamanti negli innumerevoli “piercing bianchi”, e poi Tommaso Zorzi—che dopo essersi tatuato la scorsa stagione “oil” su un gomito ed essere sopravvissuto a un tentativo di estorsione da parte di un "fan", ha deciso di tatuarsi sul ginocchio “milk”. Dice che probabilmente dopo aver inciso il suo corpo per descrivere le locuzioni “olio di gomito” e “latte alle ginocchia”, il prossimo potrebbe essere un pene in testa. Ma mi sa che per quello dovremo aspettare almeno la prossima stagione.

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Scarpe modah.

Perché adesso Tommaso ha cose ben più serie da fare: nonostante avesse dichiarato che non avrebbe lavorato se non dopo i 25 anni, sta sgobbando per il lancio della sua prima linea di scarpe e borse femminili. Per farvi un sunto: uno dei pezzi forti della collezione sono delle pseudo Stan-Smith maculate e coloratissime. Come dicevano in quel film ispirato ad Anna Wintour? Ah, sì: avanguardia pura.

Nel frattempo anche Elettra Lamborghini ha dei progetti: dice che giustamente si è un po’ rotta di fare sempre reality tra Spagna e Italia, e che adesso vuole cantare. Per iniziare bene la sua nuova carriera ha deciso di collaborare con Guè Pequeno e Shablo al remix dell'alquanto tautologico per non dire autoriferito pezzo "Lamborghini". La sua strofa: Yo no compro Lamborghini (Skrt), Porque yo soy Lamborghini (Skrt), Papi no puedes comprarme, leasing (Skrt) Mi culo es verdadero, no lifting (su quest'ultima frase diverse testate tra cui il Giornale hanno sentito il dovere di scrivere un intero articolo). Comunque, LEGITTIMAMENTE il ft. ha entusiasmato tutti, al punto che alla fine a gennaio uscirà davvero un disco cantato interamente da lei (ma questa è un’altra storia).

Il producer Shablo con Elettra Lamborghini.

Quella di Farid, invece, è sempre la stessa storia: ancora “gli piace molto mangiare, e la gnocca” e ancora deve laurearsi. Tanto che lo vediamo subito alle prese con gli esami, mentre ad attenderlo all’uscita dell’Università c’è Gordon, che gli propone di festeggiare l’imminente bocciatura andando al Byblos—una discoteca di Milano che non dovrebbe piacere a nessuno. E, no, non è una battuta. Comunque: alla fine Farid boccia, è triste, porta a cena un’amica, si innamora di lei, e parla ancora una volta di quanto Jerry Calà sia un mito. A-N-C-O-R-A.

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Gordon va a prendere Farid all'Università Bocconi.

Non so se il fatto di non far succedere quasi nulla di rilevante nella prima puntata fosse programmato, ma se dovessi trarre degli insegnamenti da quello che ho visto nei primi 24 minuti della seconda stagione sarebbero i seguenti: 1. Se vuoi fare scarpe, affidati a un ciabattino bravo 2. Meno reality, più Spotify 3. Attento bene agli amici che ti scegli, perché poi potrebbero proporti il Byblos.

Per vedere una faccia davvero nuova devo aspettare la seconda puntata, in cui viene finalmente introdotta Jessica Haile Selassie, 22 anni. Le piace descriversi come “principessa moderna”, perché anche se “vive nel lusso”, ha sempre “i piedi per terra, la testa sulle spalle, e vuole lavorare” (come fashion blogger e imprenditrice, visto che ha creato una app). Proprio per questo motivo ha in quest’ordine: un autista fisso, due collaboratori domestici, una parrucchiera che va a casa sua tre volte in una settimana e una truccatrice che ci va ogni due.

Altre cose da sapere sulla principessa: la casa in cui si è appena trasferita ha un affaccio su Piazza di Spagna, in shopping *e varie* spende circa 100mila euro al mese, nel tempo libero fa tante cose—"vado alla Spa, mi faccio i massaggi, vado anche in palestra [ ] perché essendo principessa moderna, faccio quello che fanno tutti." Io non faccio nulla di tutto questo ovviamente, ma non è questo il punto, no?

Il punto, almeno osservando questo nuovo primo personaggio, è che mi sembra il copione si ripeta senza nessuna variazione : sono ricco, spendo, adesso faccio una festa a casa con quattro amici. Jessica è oltremodo bravissima a fare la parte della finta modesta, ma si nota che è una comandina a cui non frega di tirare fuori il lato spocchioso interiorizzato. E poi se cerchi di assomigliare a Elettra, ma risulti più impettita di Anna (a proposito, dov’è finita!?) non possiamo andare d'accordo.

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Il resto della puntata scorre veloce, dedicato a momenti in cui i protagonisti ballano e cantano: su una terrazza in Piazza di Spagna, all’interno "di un privé, dentro il privé," e a una festa indefinita in cui hanno riesumato una Viola Valentino, che sembra ancora molto provata dalle relazioni extraconiugali di Riccardo Fogli.

Jessica e le amiche a una serata.

Non so come saranno le altre puntate, ma al momento quello che mi sembra più palese è che no, non è bastato inserire volti noti o nuovi a caso per svecchiare un programma che di per sé aveva bisogno di essere o completamente stravolto o interrotto. Siamo sinceri, la trama di Riccanza non è mai stata così avvincente, ma mettendo a confronto la vecchia stagione con questa mi sembra sia venuta meno anche quella specie di voyeurismo interiorizzato per cui avevi voglia di seguire le vicende dei protagonisti.

Se i personaggi smettono di essere efficaci, la narrazione va un po’ per inerzia, ci metti persone a caso per creare situazioni destinate ad esaurirsi, e soprattutto tutti ostentano un livello di consapevolezza della "leggerezza e ironia" del proprio ritratto, l’unica paragone che mi viene subito in mente è The Lady.

Che poi basterebbe saperlo, eh, mi piacerebbe ugualmente. Se non di più.

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