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Tecnologia

Questa è la prima azienda statunitense ad introdurre il chip sottopelle per i suoi dipendenti

Dal primo agosto a 50 dipendenti della compagnia Three Square Market si faranno impiantare un microchip sottopelle.
Immagine: Three Square Market

Il primo agosto, 50 degli 85 dipendenti della compagnia statunitense Three Square Market si faranno impiantare volontariamente sottopelle un microchip grande come un chicco di riso tra il pollice e l'indice della mano.

La Three Square Market, un'azienda di River Falls, nel Wisconsin, che progetta software per i distributori di snack aziendali, ha stretto un accordo del valore di 15 mila dollari con la svedese BioHax International, produttrice in sensori biometrici, per l'acquisto dei microchip da impiantare ai propri dipendenti. Come si legge sul sito dell'azienda, la partnership è volta a favorire la privacy e uno sviluppo eco-sostenibile.

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I suoi dipendenti potranno svolgere diverse operazioni grazie al chip: timbrare il cartellino, aprire le porte degli uffici, accedere ai computer, usare la fotocopiatrice e, sopratutto, acquistare snack dalle macchinette distributrici dell'azienda. Il tutto avvicinando semplicemente la mano al lettore delle device in questione che leggerà il numero seriale associato all'utente per svolgere le funzioni richieste.

I microchip sono basati sulla tecnologia RFID Radio-Frequency Identification — che sfrutta i campi elettromagnetici per identificare informazioni memorizzate elettronicamente — e la NFC near-field communication — quella utilizzata nelle carte di credito contactless e nei pagamenti attraverso smartphone.

Sulla pagina FAQ dell'azienda dedicata a quesa iniziativa, la Three Square Market assicura che i chip non contengono un gps e quindi non consentono di tracciare i movimenti degli impiegati, quindi, non verranno monitoraye, ad esempio, le durate delle loro pause, come si potrebbe temere.

Il chip conterrà solo le informazioni che i dipendenti sceglieranno di associarci, lette attraverso da solo da una device a cui verrà avvicinata la mano, dato che si avvalgono delle tecnologie RFID. Inoltre, i dati che trasemtteranno saranno criptati. Come ha dichiarato al New York TimesTodd Westby, chief executive di Three Square, gli smartphone forniscono 100 volte la quantità di dati immagizinati da questi chip.

Per quanto riguarda eventuali problemi sanitari, i chip sottocutanei sono stati approvati nel 2004 dalla Food and Drug Administration americana. Gli impianti nei dipendenti verranno eseguiti da personale autorizzato e per rimuoverli sarà necessario un intervento simile a quello della rimozione di una scheggia. Tuttavia, i dipendenti che non dovessero sentirsi pronti a subire un impianto, potranno indossare il chip attraverso un bracialetto RFID o un anello smart RFID/Near-Field Communication.

Nonostante su YouTube siano comparsi video che associano la scelta della Three Square Market di installare microchip sottocutanei nei propri dipendenti al marchio della bestia descritto nel libro dell'Apocalisse e, nonostante, qualche esperto si preoccupi del fatto che in futuro sarà possibile sfruttare device simili per ottenere molti più dati di quelli richiesti dall'azienda, a quanto pare, il rischio principale che corrono gli impiegati della Three Square Market è che il chip migri in altre parti del corpo rispetto al quella di partenza.

Three Square Market è la prima compagnia americana ad adottare ufficialmente questa tecnologia. Ma, in questo caso, l'Europa ha giocato di anticipo: abbiamo già avuto esempi in tal senso, come quello della belga Newfusion che nel 2017 ha offerto ai suoi dipendenti le stesse possibilità, ancora prima, nel 2015, è stato il turno della svedese Epicentric, in cui, 150 dipendenti hanno scelto il microchip. Non sono ancora emersi particolari problemi quindi, almeno per ora, l'Apocalisse può aspettare. Nel frattempo, pare che agli impiegati dell'azienda americana verrà offerto un party di impianto dei microchip.