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Tecnologia

Questa rete neurale artificiale indovina i vostri scarabocchi

'Quick, Draw!' è come Pictionary, ma potete dire di stare fornendo un contributo fondamentale all'intelligenza artificiale.
Giulia Trincardi
Milan, IT
Non capisco cosa avesse di sbagliato il mio boomerang, onestamente. Tutti gli screenshot via

Le reti neurali artificiali imparano a fare un sacco di cose, ultimamente. Sanno battere la gente a Go, comporre musica, scrivere sceneggiature, sgamare gli sbronzi e le frasi sessiste oltre a, ovviamente, masticare ed elaborare immagini su immagini, persino quelle delle serie televisive. Pensare che è cominciato tutto con un progetto semi-segreto di Google e il sogno di un'intelligenza artificiale.

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Mentre le reti neurali artificiali si allenano a svergognare le capacità umane un passo alla volta, il colosso tech porta avanti i suoi progetti, come la piattaforma A.I. Experiments, che offre strumenti al pubblico profano per permettergli di contribuire alla ricerca sull'intelligenza artificiale.

Uno di questi strumenti è Quick, Draw!, un progetto che mette l'istinto ancestrale dell'essere umano per gli scarabocchi al servizio dell'intelligenza artificiale, e le insegna come riconoscere immagini stilizzate.

È un po' come fare una partita a

Pictionary

: avete 20 secondi per disegnare l'oggetto randomico indicato dal computer, mentre la rete neurale tenta di indovinare—a voce alta, con tono robotico e vagamente disperato—il contenuto della vostra arte. Tutto bene finché vi viene chiesto di disegnare un'arachide. O un cerchio. O un fungo. Chi non sa disegnare un fungo? Dai. I problemi iniziano quando vi chiede di disegnare un drago. O un maledettissimo campo da golf.

Che un'immagine più complessa da disegnare sia anche più difficile da riconoscere ha senso: in fondo, un cerchio stilizzato viene fuori sempre allo stesso modo. Così anche oggetti un po' più complessi, come degli occhiali o una bottiglia, perché nell'immaginario comune umano l'idea base di occhiali e di bottiglia è, più o meno, sempre quella. Conosciamo tutti il simbolo "occhiali," in altre parole, mentre il simbolo "drago" è meno assodato, quindi produce scarabocchi meno univoci. Se la rete neurale artificiale riceve immagini incoerenti per lo stesso oggetto, forse impara più lentamente a riconoscerle. No, non sto solo cercando di giustificare la bruttezza del mio drago con un discorso difficile, davvero (vorrei vedere voi, comunque).

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In una partita successiva, la IA ha saputo riconoscere uno scarabocchio di luna veramente degradante per il mio orgoglio d'artista mancata, mentre non ha riconosciuto la prima forma di pane che ho disegnato (quella in basso). Nella partita dopo mi ha chiesto di nuovo di disegnare il pane; questa volta, ho disegnato subito la forma del pane in cassetta (che prima avevo tentato di riprodurre senza successo allo scadere del tempo) la IA lo ha riconosciuto immediatamente. Magari perché il simbolo del pane in cassetta è stato replicato più volte, o perché le è stato insegnato dai suoi programmatori di Silicon Valley che mangiano sicuramente tantissimo pane in cassetta.

Mentre disegnate, la IA pronuncia nomi di oggetti possibili, finché non indovina quello giusto. Ad un certo punto, ho deciso di deviare i miei disegni apposta su simboli osceni (il contenuto principale degli scarabocchi fatti nel corso della vita da chiunque, possiamo concordare) solo per vedere se la IA avrebbe pronunciato con la sua vocina robotica la parola "cacca."

Purtroppo, il mio esperimento non ha dato i frutti sperati; evidentemente i programmatori hanno scelto di non allenare la rete neurale artificiali su immagini di quel tipo, almeno per ora.

Qualsiasi sia la logica dietro la vostra arte, Quick, Draw! è un passatempo dalla giustificazione perfetta: non state semplicemente scarabocchiando, state fornendo un contributo fondamentale al campo dell'intelligenza artificiale. Un drago brutto alla volta.