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Tecnologia

I troll n.1 di YouTube sono stati condannati al carcere per uno scherzo

Questa volta, i burloni inglesi di Trollstation sono andati troppo in là.

Una donna è svenuta, altri dicono di essere scappati "per il terrore". La trovata degli youtuber del famosissimo canale inglese Trollstation, realizzata il 5 luglio scorso alla National Portrait Gallery di Londra, è appena costata ai suoi autori una condanna da parte di un tribunale inglese.

Con una calzamaglia sulla faccia, i cinque membri di Trollstation si sono aggirati di corsa per i corridoi della galleria portando con sé dei quadri "rubati" e seminando il panico. L'azione, che è durata in tutto tre minuti e mezzo, voleva essere la parodia di un furto d'arte mal riuscito. Le opere, ovviamente, erano finte ed erano state introdotte nel museo dagli youtuber stessi.

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Il fatto che si trattasse di una trollata non è stato subito chiaro ai visitatori del museo, che sono andati subito nel panico. Gli youtuber hanno simulato parallelamente una specie di allarme con degli altoparlanti, cosa che ha aggravato la situazione. Solo quando hanno lasciato l'edificio, correndo come dei veri ladri, i troll hanno inziato a urlare: "È uno scherzo, è uno scherzo!" per tranquillizzare i presenti. A quel punto, però, era già troppo tardi.

Danh van Le, cameraman e fondatore di Trollstation, a marzo era già stato condannato a 24 mesi di reclusione per uno scherzo dinamitardo. Ora ha aggiunto 12 settimane alla sua condanna. Danh van Le, così come i suoi colleghi Endrit Ferizolli, Helder Gomes, Ebenezer Mensah e Daniel Jarvis ha confessato all'ultimo minuto, nella speranza di una riduzione della pena detentiva. Gli è andata relativamente bene perché i suoi colleghi sono stati condannati a pene che vanno dalle 16 alle 20 settimane.

Ieri, Trollstation ha pubblicato questo video per spiegare la situazione:

Jarvis ha beneficiato di uno sconto di pena perché ha dichiarato di soffrire di un deficit dell'attenzione, Mensah e Gomes invece sconteranno i servizi sociali. Cinque su nove, al momento, si trovano in carcere.

Tutti, inoltre, hanno ricevuto un'altra condanna piuttosto pesante: fino a diversa comunicazione non potranno più girare video tra le strade di Londra. In caso contrario, il materiale verrà sequestrato dalla polizia.

Come ha chiarito in tribunale l'avvocato di Trollstation Rose Commander , gli youtuber erano soliti pubblicare video di esperimenti sociali. La descrizione del canale, infatti, è: "I nostri contenuti sono volutamente provocatori e controversi, il nostro obiettivo, in nome della satira, è di provocare reazioni nelle persone. Trollstation è un ammasso di tipi strani che fanno folli giochi psicologici con la gente."

Per il giudice Mike Snow il fatto che la gente si sia davvero spaventata è uno dei motivi per cui l'atto non possa essere considerato satirico bensì illecito: "Certo, se la gente non reagisce non avete niente da pubblicare su YouTube, vero?"

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