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Cosa sappiamo finora sulla morte del sospetto terrorista a Milano

Il principale sospettato per l’attacco di Berlino è stato ucciso stanotte dalla polizia a Sesto San Giovanni: lo ha confermato il ministro degli Interni.
Foto via Viminale

Anis Amri, l'uomo sospettato di essere l'autore dell'attacco di Berlino di lunedì 19, è stato ucciso dalla polizia nella notte tra giovedì e venerdì nei pressi di piazza Primo Maggio, a Sesto San Giovanni (MI).

La notizia è stata confermata questa mattina dal ministro degli Interni Marco Minniti, che in conferenza stampa ha precisato che l'uomo ucciso sarebbe "senza ombra di dubbio" Anis Amri. Il ministro degli Interni tedesco, tuttavia, ha spiegato di non essere ancora in possesso di "conferme definitive".

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Stando a quanto riportato dal ministro Minniti e dalla polizia, il tunisino sarebbe stato fermato per un normale "servizio di controllo" nei pressi della stazione di Sesto San Giovanni. Alla richiesta dei documenti l'uomo avrebbe estratto una pistola e sparato contro gli agenti, ferendone uno. I poliziotti avrebbero poi risposto al fuoco, colpendolo fatalmente.

Dopo la sua morte,  Amaq—l'agenzia di stampa dello Stato Islamico—ha diffuso un video in cui Amri giura fedeltà all'organizzazione, e un comunicato in cui annunciava la morte del ragazzo definendolo "l'attentatore di Berlino."

A dispetto dei primi report, che lo volevano a bordo di un auto, Minniti ha chiarito che Amri è stato bloccato mentre stava camminando. Non è ancora chiaro cosa ci facesse in Italia, ma il ministro ha spiegato che "la cosa" è al vaglio degli investigatori e "può portare anche a sviluppi futuri".

Il questore di Milano Antonio De Iesu ha spiegato che l'uomo si trovava intorno all'1 di notte alla Stazione Centrale di Milano, e che non è chiaro come e come mai si fosse spostato verso Sesto San Giovanni.

L'uomo, secondo diverse fonti giornalistiche, si sarebbe probabilmente spostato da Chambery, in Francia, verso Torino, e da lì a Milano. La polizia tedesca ha fatto sapere che sta indagando per cercare di capire se avesse una rete di appoggio nel capoluogo lombardo.

Uno dei due agenti è stato ferito alla spalla ed è al momento ricoverato in ospedale in attesa di essere operato. Sarebbe stato l'altro agente a sparare e uccidere Amri.

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Stando al sito MeridioNews, Amri sarebbe già noto alle forze dell'ordine italiane: arrivato a Lampedusa nel 2011, il ragazzo sarebbe stato arrestato a Catania per aver picchiato il custode di un centro d'accoglienza di Belpaso (CT), nel quale si trovava, e aver arrecato danni alla struttura. Nel corso degli anni seguenti Amri sarebbe stato trasferito in altri 5 carceri siciliane, per poi ricomparire in Germania nel 2015.

La famiglia del ragazzo è stata raggiunta dall'emittente tedesca DW, alla quale il fratello ha dichiarato di essere sotto shock, senza aggiungere ulteriori commenti.

Lunedì 19, verso le otto di sera, un tir si era schiantato sul mercato natalizio di Breitscheidplatz, a Berlino. Secondo le stime ufficiali sarebbero state uccise 12 persone, tra cui un'italiana—Fabrizia Di Lorenzo. L'uomo alla guida del mezzo, che secondo gli inquirenti si sarebbe diretto verso la folla in modo intenzionale e che corrisponderebbe proprio ad Anis Amri, sarebbe scappato dopo l'impatto.

(Questo è un articolo in aggiornamento. Ricarica la pagina per seguire gli sviluppi.)

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