Il profilo Facebook di qualcuno che, almeno per quanto sappiamo, è ancora vivo. Foto dell'utente Flickr Bev Sykes.
Nella sezione Centro Assistenza di Facebook si legge: "Renderemo commemorativo l'account Facebook di una persona deceduta quando riceveremo una richiesta valida." Messa così, è facile capire come una persona possa pensare che questa modalità rappresenti un'opzione, e non un passaggio automatico. Da allora, nella sua versione inglese, il testo è stato cambiato: "Se Facebook viene informato della morte di una persona, il nostro regolamento prevede un profilo commemorativo." È una piccola novità che mostra quali siano le difficoltà a cui deve fare fronte Facebook nell'assicurarsi la coesistenza armoniosa di tutti i suoi utenti—sia vivi che morti.Ci sono diversi fattori (a volte in contrasto tra loro) in gioco per mantenere questo delicato equilibrio. Da una parte, Facebook vuole assicurarsi che i profili inattivi non diventino un facile obiettivo per gli hacker, come è successo nel caso del padre di York. Dall'altra, alcune persone usano i profili Facebook per commemorare le persone defunte, condividendo con gli amici messaggi di dolore e amore. Con un profilo commemorativo, questa possibilità non esiste più. Un profilo commemorativo risolve invece altri problemi—non si ricevono notifiche per il compleanno della persona defunta, e il suo profilo non appare tra quelli delle "Persone che Potresti Conoscere," cosa che aveva fatto infuriare alcune persone.Vanessa Callison-Burch, il product manager di Facebook per questa specifica sezione, sostiene che i profili commemorativi esistono dal 2007 (lei se ne occupa da quasi due anni). Inizialmente i profili delle persone defunte venivano cancellati dopo 30 giorni. Poi, dopo il massacro al Virginia Tech, i genitori di alcuni studenti rimasti uccisi avevano promosso delle petizioni in cui chiedevano a Facebook di non cancellare i profili dei ragazzi—una richiesta che l'azienda ha onorato. Facebook ha creato così l'opzione dei profili commemorativi, che originariamente limitavano i profili solo agli amici e in cui le informazioni e gli aggiornamenti erano cancellati per "proteggere la privacy del defunto."
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Screenshot da Facebook.com.
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