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Μodă

Gli scally lads, i gay inglesi a cui piace annusare calzini sporchi e fare sesso in tuta

Pantaloni della tuta infilati nei calzini bianchi, scarpe da ginnastica e cappellini: nelle profondità della scena gay fetish, la classe operaia britannica e il suo abbigliamento sportivo a basso costo sono diventati oggetto di un'ossessione erotica.
Tutte le immagini tratte Picsbygaz.com, per gentile concessione di Trackies.com

Nelle profondità della scena gay fetish, la classe operaia britannica e il suo abbigliamento sportivo a basso costo sono diventati oggetto di un'ossessione in cui i pantaloni della tuta infilati nei calzini bianchi, le scarpe da ginnastica, i cappellini, i cappucci e gli orecchini d'oro hanno profonde connotazioni erotiche.

Su Sketboy.com o Sneakersex.net, gli "scally lads" con l'aspetto di spacciatori di periferia si vengono sulle scarpe da ginnastica a vicenda. La compagnia di produzione di porno gay Triga Films produce film i cui titoli si rifanno in modo comico alla classe operaia—cose come Dads 'n' Lads: Council House e Job Seeker's Allowance: Extra Benefits—mentre la casa di produzione inglese Scally Lads ha anche un negozio online dove vende gli abiti sportivi macchiati di sperma usati nei vari servizi fotografici. Ovviamente ci sono anche siti d'incontri. FitLads.net e Trackies.com sono pieni di profili con immagini di ragazzi con le teste rasate che fissano in modo cupo la macchina fotografica, abbinando lattine di birra a bull terrier dello Staffordshire.

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Proprio come nel caso dei motociclisti vestiti di pelle o degli skinhead fissati con gli scarponi di una volta, il feticismo delle tute da ginnastica è un altro capitolo nel lunghissimo circolo di riappropriazione dell'estetica da classe operaia da parte della scena gay. Phil Hamill, fondatore di Trackies.com e di Recon, il più grande network gay fetish di internet, lo vede come un naturale passo avanti nell'evoluzione di questa cultura.

"Il feticismo gay si sposa sempre con la cultura di strada della generazione precedente," mi dice dai suoi uffici nella zona est di Londra. "I giovani guardano alle culture sviluppatesi negli anni della loro formazione, e diventati adulti iniziano a vestirsi con gli abiti di quelle culture, a caricarli di connotazioni sessuali, e la cosa diventa un feticismo."

Questo feticismo, in particolare, sembra avere origine nella scena happy hardcore fiorita nell'area di Manchester a fine anni Novanta. Mentre per decenni il termine "scally" è stato usato per denotare giovani di bassa estrazione sociale con un'attitudine alla violenza e al comportamento criminale, la maggior parte dei feticisti con cui ho parlato lo associa a quella specifica scena e a quello specifico periodo. Non è chiaro quando sia entrato nel loro vocabolario, ma la maggior parte dei siti che ho menzionato è apparsa su internet tre o quattro anni fa—fatta eccezione per FatLads, online dal 2003, e Triga Films, che organizza caotiche orge tra operai su pellicola dal 1997.

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Anche se molto di nicchia, non si tratta di una scena isolata e confinata all'underground britannico; è altrettanto popolare in Francia, dove ogni anno si tiene la gara di "Mister Sportswear", e ha un seguito consistente anche in Olanda, Germania e Italia. Ladz, una festa per feticisti dell'abbigliamento sportivo che si tiene ad Amsterdam, attrae sempre da 400 a 500 partecipanti, mentre la pagina Facebook di Trackies ha più di 22.000 mi piace. Per mettere questo dato in prospettiva: è quasi un terzo degli utenti di Grindr, la popolare app di incontri per gay.

Guardare i profili degli uomini registrati su Trackies è molto simile a sfogliare un catalogo di abbigliamento sportivo. Le foto si concentrano sul cavallo gonfio dei pantaloni, mentre uomini incappucciati e senza maglietta stanno sdraiati davanti alle loro webcam come modelle da paginone centrale. Nella scena c'è molta attenzione per le marche e il modo in cui le si indossa, tanto che l'aspetto, mi hanno spiegato alcune delle persone con cui ho parlato, conta fino un certo punto: il fatto che uno abbia delle brutte scarpe può fare la differenza tra una scopata e una sega in solitario a casa.

La marca più popolare per quanto riguarda le tute da ginnastica è la Adidas, il modello è il Chile 62. È soddisfacente al tatto e il nylon che a prima vista sembra bagnato gli dà l'aspetto di una tuta da atletica. Per le scarpe si punta tutto sulla Nike, specialmente TN e Air Max 95. Questi modelli erano scelti dai tamarri etero perché i più costosi sul mercato.

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Come per i gioielli enormi e le macchine pimpate che si vedono nei video rap, quest'aggressività ostentata è permeata di machismo da classe operaia, spiega Alex Taylor, il direttore marketing di Trackies. "Io sono di Manchester, e a scuola c'erano un sacco di tamarri. Per loro era tutta una questione di status, che di solito veniva rappresentato tramite le scarpe. Ecco perché le Rockport erano così popolari, perché a quei tempi erano le scarpe più costose."

Anche se ora sono collegate tra loro tramite internet, le varie scene europee del fetish per l'abbigliamento sportivo si sono sviluppate autonomamente e ciascuna ha i suoi costumi. I feticisti francesi (detti kiffeur), pur avendo ancora un debole per le TN, si vestono solo Lacoste, calzini compresi—sempre per via del prezzo e del prestigio della marca. I feticisti olandesi, al contrario, prendono in prestito abiti originariamente appartenuti alla scena gabber degli anni Novanta, da cui deriva la popolarità delle Air Max Classic e delle Air Max 90.

Nella scena gay la moda ha da sempre un significato particolare, perché funziona anche come un sistema di riconoscimento. Negli anni Settanta e Ottanta il codice del fazzoletto aiutava a distinguere gli attivi dai passivi e a identificare quelli che avevano feticismi simili. In Gran Bretagna le tute da ginnastica sono diffuse quanto i jeans, e i feticisti degli abiti sportivi si differenziano dal cliché giornalistico dei "ladruncoli antisociali" curando meticolosamente la propria immagine. "Prendiamo uno stile e lo affiniamo," mi dice Alex. "Un uomo deve avere le scarpe da ginnastica giuste, e i pantaloni della tuta devono essere infilati nei calzini. Dev'essere molto esplicito in come si mostra. C'è la voglia di far capire agli altri che si conosce quello stile e che ti fa eccitare."

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Per i feticisti i vestiti sono anche un mezzo di gratificazione erotica "Quando faccio sesso resto completamente vestito. Non mi abbasserei nemmeno i pantaloni della tuta da ginnastica alle ginocchia," dice Phil. "Li tengo più alti possibile. Se qualcuno si spoglia mi scende tutto."

"Mi piace stare vestito quando mi faccio le seghe," dice Niall (il nome è di fantasia), un tizio che ho trovato su Trackies. "Vengo sui vestiti o mentre li indosso, sia quando sono da solo che quando sono con qualcun altro." La pratica di leccare le scarpe da ginnastica o i calzini è molto diffusa, mentre il "trampling"—che consiste nello sdraiarsi sul pavimento e fare da tappeto umano—è molto diffuso in Germania.

Dato che l'accoppiata tuta-scarpe da ginnastica è molto comune, i feticisti dei vestiti sportivi incontrano ogni giorno dozzine di provocazioni da parte di uomini irraggiungibili. Di conseguenza, per alcuni di loro il modo di vestire diventa un rimpiazzo di tutte le scopate che non possono avere. "Ci sono molti uomini con cui ti piacerebbe andare ma che non sono gay," dice Niall. "Li vedi indossare certi vestiti, e se li compri per te è quasi come se insieme all'abito avessi una piccola parte di quel tizio."

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Ma i feticisti dei vestiti sportivi non si riprendono soltanto facendo acquisti. Se sei etero di solito la puzza in camera da letto è qualcosa da evitare, mentre per un feticista gay può rappresentare un'ulteriore fonte di piacere. Trackies è pieno di foto di tizi che infilano la faccia nelle scarpe da tennis. Un tizio che ha cercato di abbordarmi sul sito mi ha chiesto di non lavarmi per una settimana prima del nostro incontro, dicendomi che adora i "calzini puzzolenti" e il "cazzo sporco di formaggia" perché è "l'odore di un vero uomo".

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Questa ossessione per l'essere "veri uomini" è stata un tema ricorrente nelle ricerche che ho fatto per questo articolo. Alla fine, che sia una cosa conscia o meno, il feticismo per gli abiti sportivi è costruito sulla fissazione per la mascolinità. Un feticismo si sviluppa quando qualità umane che provocano piacere sessuale vengono associate a un oggetto inanimato. Nel caso degli abiti sportivi, sono la posa da macho e la turbolenta mascolinità eteronormativa delle persone che li indossano. "Per me la combo giacca e cravatta non funziona. Non la considero per niente mascolina," dice Phil. "Penso che l'attrazione per i vestiti sportivi sia nata quando ho iniziato a vedere uomini davvero virili che li indossavano."

Quasi tutti quelli con cui ho parlato hanno confermato questo sentimento. I più hanno fissato le origini del feticismo negli anni della loro formazione sessuale, quando hanno iniziato ad associare le persone per cui provavano attrazione con i vestiti che queste indossavano. "A scuola i miei compagni erano i classici 'tamarri'—fumavano, giocavano a calcio, uscivano con le ragazze. Io sapevo di essere attratto dagli uomini, e questi miei compagni erano il mio punto di riferimento," mi dice Lee (nome fittizio), un altro ragazzo che ho contattato su Trackies. "Quando vieni da un certo ambiente indossi questo tipo di vestiti. Quando ho iniziato a uscire con gli uomini, ho capito che anche i vestiti mi eccitavano."

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Forse questo può spiegare almeno in parte il fascino degli abiti della classe operaia. Allo stesso modo in cui i vestiti vengono associati alla mascolinità, lo stesso avviene per la classe sociale.

"C'è questa unione di mascolinità da classe operaia e di autenticità. Gli uomini della classe operaia sono considerati più autentici," mi spiega Murray Healy, autore di 1996's Gay Skins: Class Masculinity and Queer Appropriation—una delle prime analisi sulla scena gay skinhead. "Non sono stati modificati dalla cultura, sono 'selvaggi', così come dovrebbero essere i 'veri uomini'." Ironicamente, nonostante la loro somiglianza con il cast di Shameless, pochi degli uomini che ho intervistato rientravano nel profilo socioeconomico del "tamarro" o "chav". Da uomini d'affari di successo come Phil Hamill a insegnanti passando per un architetto, sembravano tutti far parte della classe media. Secondo Phil, non più del 20 percento di questi uomini viene da un contesto sociale di povertà.

"Per certi versi è un mondo molto simile a quello dei travestimenti, ma per altri è tutto l'opposto," mi ha spiegato. "Un sacco di persone in questa scena fanno lavori normali, come gli impiegati o i baristi—non fanno gli spacciatori in un complesso di case popolari—per cui è una forma di svago. Si tratta di un gioco di ruolo, si fa finta di essere qualcosa di diverso rispetto a quello che si è."

Proprio perché si tratta di un gioco di ruolo, c'è bisogno di contesto perché rimanga autentico. "Guardi un tipo a caso su Trackies, è carino, ha i vestiti giusti, " dice Alex, "ma poi osservi meglio il posto in cui è stata scattata la foto—in una stanza con un bel tappeto rosa e un copriletto a fiori. In quel momento parte di me inizia a pensare, 'Oh, stai a vedere che si chiama Jonathan e fa il contabile da Surrey'. E tutta la fantasia è rovinata. E non puoi nemmeno essere troppo vecchio. Uomini di 40 o 50 anni non fanno parte di questa cultura per ragioni anagrafiche e di solito non la capiscono nemmeno, per cui li vedi spesso coi vestiti sbagliati. Oh, e gli uomini grassi che indossano vestiti sportivi? L'ironia della cosa è tremenda…"

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Questa contestualizzazione non si limita all'apparenza fisica, ma si estende anche al sesso. "Non si fa praticamente mai sesso a letto," dice Lee. "A me piace incontrare gli uomini al bar, farci qualche birra e poi andare a scopare in bagno. Conosco anche uomini che non vogliono nemmeno fare sesso—vogliono solo farsi le seghe insieme, perché pensano che sia così che fanno i tamarri etero."

"Etero" e "comportarsi da etero" sono termini ricorrenti sui profili di Trackies. Tutti questi uomini sembrano cercare l'archetipo del ragazzo etero e mi chiedo se l'uso perenne del CAPS LOCK e degli errori di ortografia siano parte del gioco.

In alcuni casi, quest'ossessione per l'eterosessualità e la paura di mostrarsi effeminati sono così grandi che si tingono di omofobia. Un tizio sul suo profilo dichiara: "Odio questi cazzoni con i pantaloni stretti e tutti truccati da reginette. Mi piacciono gli uomini che sono effettivamente uomini: sarò anche passivo, ma non una puttanella remissiva." Persino Lee, che dice di essere a suo agio con la propria sessualità, ammette, "Un tempo i tizi che incontravo su FitLads.net erano persone normali, ma ora è pieno di checche di Soho."

Sembra psicologia spicciola, ma è impossibile evitare di pensare che questi atteggiamenti forzati nascano da un grande senso di inadeguatezza. "Se vuoi fare il più duro e il più aggressivo di tutti, hai il feticismo della mascolinità," spiega Murray. "Penso che questo eccessivo investimento emotivo nei simboli della mascolinità sia una reazione isterica alle accuse di essere effeminati o di non essere abbastanza uomini."

La cosa ironica è che molte di queste persone si dichiarano gay passivi. Phil sostiene siano circa il 65 percento degli iscritti al sito. Il genere di porno prodotto da questo feticismo è in larga parte violento e degradante, mentre Trackies è pieno di sottomessi che cercano qualcuno che li domini. Nonostante il mio profilo sia rimasto attivo per un solo mese, sono stato inondato di richieste da tizi che cercavano qualcuno che li picchiasse, che li violentasse o persino che inscenasse un sequestro di persona. Uno di questi mi ha detto che potevo fargli quello che volevo, "basta che non mi ammazzi." Con due persone in particolare ho intrattenuto conversazioni abbastanza lunghe. Una è stata ricompensata con la foto di un mio calzino sporco.

Il primo voleva che lo legassi e lo prendessi a calci nelle palle. Secondo lui così facendo gli avrei conferito una certa autorità, perché "se riesci a ricevere un calcio nelle palle e a sopportare il dolore senza urlare, sei un cazzo di uomo." Voleva sapere che scarpe indossassi e di che numero, e mi chiedeva "Qual è la cosa peggiore che hai mai fatto a un cazzo e a delle palle?" Mi parlava dei suoi testicoli, che ha descritto come "ballonzolanti", invitandomi a usarli come sacca da pugilato. L'altro mi ha chiesto di radunare un gruppo di amici, se possibile persone all'oscuro del fatto che la cosa fosse organizzata, per rapirlo e rinchiuderlo da qualche parte. Quando ci siamo accordati sui limiti mi ha detto: "Puoi incrinarmi le costole, ma non rompermi le braccia o le gambe. Nessun danno permanente. Voglio che mi pesti a sangue. Voglio sentirmi le tue Nike sulla faccia. E poi lasciami lì, distrutto. Hai mai usato un coltello? Potresti portarne uno, senza farmi tagli troppo profondi però…"

Mentre mi inoltravo nelle profondità della sua fantasia, mi raccontava che a scuola era un bambino tranquillo, che guardava sempre con ammirazione i "duri", la cui "arroganza" dava loro un'aura di "invincibilità". "Sapevo che non sarei mai stato uno di loro," mi ha detto, "così ho deciso di essere l'opposto, di entrare in quell'ambiente dalla porta di servizio, se la cosa ha senso. L'idea che mi facciano tutto quello che vogliono mi eccita da morire."

Quando gli ho chiesto perché non frequentasse un club di feticisti specializzato in dominazione ha messo davanti la sua eterosessualità e ha detto che quei posti sono "pieni di vere e proprie checche". Quando gli ho fatto notare che anche se non c'è penetrazione lui ricava comunque piacere erotico dagli uomini, ha smesso di colpo di rispondermi.

È logico che al sesso violento e doloroso corrispondano la sottomissione e il masochismo, ma quando ho parlato del trampling con Max Hollman, organizzatore del Ladz di Amsterdam, lui me l'ha spiegato così: "Alcuni magari iniziano con il trampling ma hanno rapporti sessuali in cui sono i dominatori. È una cosa difficile da spiegare ai non-feticisti, ma l'odore di un paio di scarpe da tennis, la sensazione di una suola sulla pelle, è una cosa molto eccitante."

Anche se sarebbe estremamente facile, non mi sembra sensato chiudere il pezzo con qualche considerazione sulla componente di violenza e di umiliazioni di questo feticismo. Perché se ho avuto conferma di qualcosa scrivendo questo pezzo, è che la sessualità umana è complessa e irrazionale.