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Musica

Cosa ci insegnano i singoli più venduti in Italia dal 2010 a oggi

Che "Il pulcino pio" è un quintuplo disco di platino, per esempio.
Screenshot dal video di "Roma/Bangkok".

Ogni settimana la FIMI—la società che "tutela e promuove le attività connesse all’industria discografica" nazionale, secondo la loro descrizione—pubblica un pdf in cui riassume quali sono stati i singoli più venduti in Italia a partire dal 2010. Il discrimine per stabilire questa classifica sono le certificazioni, e quindi non l'indice più infallibile per determinare l'effettivo successo di un brano dato che le cifre necessarie a ottenerne una sono cambiate nel 2014 e che gli streaming sono stati presi in considerazione solo a partire da luglio 2017.

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Nonostante questo, scorrere tra i nomi che compongono la classificona in questione ci permette di ricavare qualche idea su come abbiamo ascoltato musica in Italia negli ultimi sette anni. Ho riassunto qua sotto alcuni dei dati più interessanti, e sappiate che tendenzialmente è tutto molto deprimente: se le parole "balli di gruppo" vi fanno venire immediatamente la pellagra, smettete di leggere immediatamente. Altrimenti saltate nella tana del coniglio, e preparatevi ad assistere alle malefatte di un popolo che—e questa è la cosa prima che ci insegnano i singoli più venduti in Italia dal 2010 a oggi—ha comprato più di 200.000 copie di una canzone per bambini con un pulcino come protagonista.

Due info sulle cifre di cui stiamo parlando: dal 2014, i dischi d'oro vengono assegnati per i brani che hanno venduto oltre 25.000 copie, i dischi di platino per oltre 50.000, i dischi di diamante per oltre 500.000.

"Il Pulcino Pio" è un quintuplo disco di platino

È il 2012 e Radio Globo, una radio romana, prende un semi-sconosciuto brano brasiliano, lo traduce in italiano rendendolo una canzone per bambini, ci mette una vocina pitchata alta dando al tutto un'aura di demenza e comincia a trasmetterla. Cinque anni dopo, quel brano ha quasi 200 milioni di views su YouTube e ha venduto, alla fine della fiera, più di 200.000 copie. Per darvi un'idea, è come se tutti gli abitanti di Padova avessero deciso di investire dei soldi per una canzone che contiene le parole "E il tacchino glu glu glu, e il gallo corococò, e la gallina cò". Ma d'altro canto siamo ancora la stessa nazione che ha tenuto "Il ballo del qua qua" in classifica per cinque mesi e mezzo, quindi forse non c'è troppo da stupirsi.

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Il singolo italiano che ha venduto di più negli ultimi 7 anni è "Roma/Bangkok" di Baby K e Giusy Ferreri

"Roma/Bangkok" di Baby K e Giusy Ferreri è il quinto singolo più venduto in Italia negli ultimi sette anni. Ha venduto 450.000 copie ed è un nonuplo disco di platino. Nel frattempo, il pezzo a cui assomiglia brutalmente—cioè "Lean On" dei Major Lazer—ne ha vendute circa 100.000 in meno. E poi la gente va ancora avanti a provare ad avere successo in Italia cantando in inglese. Nota: stiamo ancora aspettando i dati di vendita della copia bosniaca di "Roma/Bangkok", restate sintonizzati su queste pagine per aggiornamenti a riguardo.

E gli altri singoli italiani che hanno venduto di più sono, in ordine…

J-Ax e Fedez con "Vorrei ma non posto" (settuplo platino), "Maria Salvador" sempre di Ax (sestuplo platino), "A te" del Jova, "Guerriero" di Mengoni, "Andiamo a comandare" di Rovazzi e "Occidentali's Karma" di Gabbani (tutti quintuplo platino). Un po' mi dispiace per Mengoni, che probabilmente nel contesto di questa classifica si sente in mezzo a una festa in cui tutti si stanno divertendo un botto mentre lui resta appoggiato al muro con un bicchierino di plastica in mano e guarda un punto fisso in mezzo alla folla pensando a quanto l'amore faccia male.

Gli unici tre dischi di diamante sono andati a "Despacito" di Luis Fonsi e Daddy Yankee, a "Cheap Thrills" di Sia e Sean Paul, e a "Shape of You" di Ed Sheeran

Quindi non stupitevi se i prossimi anni saranno tutto un fioccare di ritmi latini, pop iper-prodotto che ruba i ritmi latini e noiosi ragazzi bianchi con la chitarra che rubano l'iper-produzione al pop.

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"Ai Se Eu Te Pego" è andata davvero bene

Una sera mi sono trovato completamente decontestualizzato in un bar per gente coi soldi in Brera, a Milano, e c'era un tizio che faceva piano bar. Quando ha fatto "Ai Se Eu Te Pego" mi sono trovato in un batter d'occhio circondato da trentenni e quarantenni super carichi che si sono messi a ballare e cantare manco fossero a Belo Horizonte. Sul momento mi sono un attimo stupito, ma oggi ho imparato che "Ai Se Eu Te Pego" è il sesto singolo più venduto dal 2010 a oggi. Michel Telò ha venduto oltre 400.000 copie del suo bel tormentone—che tra l'altro è la cover depilata e pompata di un brano eseguito da tali "Os meninos de seu Zeh", tutto sciallone, fisarmonica e voce un po' strascicata, decisamente più carino dell'originale.

Questa generica canzone dance che non ho mai sentito è un sestuplo platino

Non so chi sia OMI, cioè il tipo che canta questa "Cheerleader", né chi sia Felix Jaehn, cioè quello che l'ha remixata. Ma assieme hanno convinto più di 300.000 persone che una canzone il cui testo dice praticamente "Sei abbastanza carina da non farmi venire voglia di tradirti, ma ti voglio bene perché mi stai vicina <3" fosse meritevole del loro tempo e dei loro soldi. Chapeau!

"Ninna Nanna" di Ghali è all'ottantanovesima posizione

Anche se "ottantanovesima posizione" non sembra poi 'sta gran cosa, "Ninna Nanna" racconta in realtà la dirompente magnitudine del successo di Ghali, e quindi per estensione del rap italiano. Il singolo principale di Album è diventato un quadruplo platino—e ha quindi venduto più di 200.000 copie—in un anno e due mesi, e gli streaming sono stati considerati nel conteggio del totale solo per sei mesi del suddetto lasso di tempo. Aggiungiamoci che "Happy Days" è un triplo platino, mentre "Pizza Kebab", "Habibi" e "Ricchi dentro" sono tutti un doppio.

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Sanremo fa ancora vendere un botto

Negli ultimi anni all'interno della bolla dell'internet musicale italiano si è parlato e straparlato di Sanremo in ogni salsa possibile—Sanremo come esperienza, Sanremo come ammasso di freak, Sanremo come specchio del paese, Sanremo come show da commentare facendose 'du risate—andando a sottolineare quanto, nonostante le ironie e gli sfottò, Sanremo sia parte del nostro DNA musicale.

Ripercorriamo i vincitori degli ultimi anni: "Occidentali's Karma" di Gabbani si è rivelata un pezzo da oltre 250.000 copie, gli Stadio ne hanno comunque mosse un decimo di quel pippone melassoso che è "Un giorno mi dirai" (ma sono comunque più di 25.000), Il Volo si è sparato un doppio platino per "Grande amore", Arisa un platino per "Controvento", Mengoni un quadruplo platino per "L'essenziale", Emma un doppio platino per "Non è l'inferno", e Vecchioni un onesto orettino per "Chiamiami ancora amore". Insomma, mentre noi discutiamo e parliamo chi vince il Festivàl almeno un disco d'oro se lo porta a casa al 100%—e fa più successo più è giovane, in barba alla retorica dell'equazione Sanremo = vecchi.

"Nothing Else Matters" dei Metallica, che è uscita nel 1991, ha comunque venduto più di 50.000 copie negli ultimi sette anni

"E chissenefreeeega", direbbe—giustamente—il maestro Masini.

…e "Sweet Child O' Mine", anch'essa uscita nel 1991, ne ha vendute più di 100.000

Magari ho una percezione errata di quanti soldi facciano con le royalties, eh, ma fossi in Axl Rose e Slash riconsidererei questa cosa dell'andare avanti a suonare dal vivo. Non credo ne abbiano davvero bisogno.

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"Balada (Tchê Tcherere Tchê Tchê)" di Gusttavo Lima ha venduto tanto quanto "Get Lucky" dei Daft Punk

Nel video qua sopra potete vedere il brasiliano Gusttavo Lima cantare la sua hit tutta presa bene "Balada (Tchê Tcherere Tchê Tchê)"—sestuplo disco di platino in Italia—assieme a Neymar. Questo dimostra incontrovertibilmente che fare una canzone semplicina e tutta presa bene il cui ritornello sono dei versi a caso è una garanzia di successo tanto quanto farsi una carriera più che decennale nell'elettronica e far uscire, dopo aver creato un'aura di leggenda attorno alla propria figura, un singolone retromaniaco con Pharrell Williams. Anzi, quando troverete un video di Bangalter e de Homem-Christo con almeno Mbappé sul palco venitemi a fare un fischio.

Il folkettino bianco funziona sempre

Ed Sheeran a parte, l'industria musicale—e il pubblico italiano—sembrano avere sempre fame di giovani bellocci con la chitarrina che cantano canzoni d'amore sempliciotte e orecchiabili. Questi figuri si beccano un disco di platino e poi se ne tornano nel nulla da cui sono venuti, lasciando a eterna testimonianza della loro esistenza canzoncine genericamente super tristi o super felici che verranno tenute in vita dagli algoritmi di YouTube negli anni a venire.

"Geronimo" di tale Sheppard, che potete sentire qua sopra, è un triplo platino, così come "Budapest" di George Ezra. E poi c'è il king delle one hit wonder, cioè Hozier, la cui "Take Me to Church" è un glorioso sestuplo platino. Ogni tanto si passa sul versante "folkettone e barbette che fanno tanto rustico", come nel caso di "Spirits" degli Strumbellas (triplo platino) e "Ho Hey" dei Lumineers (doppio platino). Ciliegina sulla torta della normalità è la categoria "chitarrine + beat dance generico", di cui fanno parte "Stolen Dance" dei Milky Chance (triplo platino) "One Day / Reckoning Song" di Asaf Avidian (quadruplo platino) e "This Girl" di tali Kungs Vs. Cookin' On 3 Burners (quadruplo platino—è una di quelle canzoni che sapete ma non sapete di chi è).

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