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Quattro donne raccontano le loro storie di sesso con una 'Cat Person'

Il racconto pubblicato sul New Yorker sta spingendo molte donne a parlare delle volte che hanno fatto sesso solo per senso del dovere.
Foto via Unsplah

Dopo che "Cat Person"—il racconto di Kristen Roupenian per il New Yorker—è diventato virale, molti l'hanno esaltato per aver reso i pensieri e le sensazioni che molte giovani donne hanno. Centinaia di donne hanno condiviso su Twitter l'opinione che la storia racconti perfettamente il fatto che molte di noi sono inclini a mettere i bisogni e i sentimenti degli altri prima dei propri—che facciamo un gran lavoro "per assicurarci che tutte le persone intorno [a noi] siano felici," come ha osservato Roupenian nell'intervista che ha seguito la pubblicazione.

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Indissolubilmente legato a questo concetto c'è il fatto che molte donne acconsentono ad andare a letto con qualcuno con cui non avrebbero voglia di andare a letto solo perché sembra maleducato o spiacevole fare diversamente—come nel caso della protagonista della storia, Margot. Un'altra cosa condivisibile sono le considerazioni di Margot su questo tipo di sesso: tremendo, ovviamente.

Ho chiesto a quattro ragazze di raccontarmi le loro vere esperienze con una "cat person".

DAPHNE, 27 ANNI

Avevo 19 anni, ero all'università, e stavo vivendo quelli a cui poi ci si riferisce come "gli anni verdi". Dopo gli esami del primo anno ho invitato un amico d'infanzia con cui flirtavo da un po' a venirmi a trovare nella città in cui studiavo. Era più grande di me—31 anni, se la memoria mi assiste. Non era "il mio tipo"—era bassino, un po' grassoccio, ma aveva un viso davvero bello. Aveva dei figli e gestiva un barber shop, perciò se da un lato non riuscivo a vedere un futuro tra me e un uomo con dei figli, dall'altro sembrava un tipo a posto.

Comunque, lui è venuto a trovarmi, abbiamo guardato un film e poi ha fatto la sua mossa. Io lo assecondavo, poi a un certo punto—ma eravamo già ben in là—ho cambiato idea. Mi sembrava un po' cafone dirgli che non avevo più voglia, quindi ho semplicemente lasciato che mi penetrasse.

Io non ho fatto altro che stare lì sdraiata a pensare a quando chiamare mio padre perché mi venisse a prendere per le vacanze estive.

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AMY, 26 ANNI

Fare sesso con il mio fidanzato fa schifo. È più vecchio, quindi sarebbe ovvio pensare che abbia più esperienza nel dare piacere a una donna. Ma lui non fa preliminari. Lo so, lo so—"cosa ci faccio con lui?" Sono troppo giovane per fare sesso tremendo. Ma per me è più importante stare con una persona responsabile che abbia un buon lavoro e buone prospettive. Spesso non ho voglia di fare sesso con lui, ma i miei doveri di fidanzata chiamano. Poi posso insegnargli come soddisfarmi. Dovrei: sette anni di pessimo sesso non valgono la candela.

VANESSA, 21 ANNI

L'anno scorso ho matchato con un figaccione su Tinder. Abbiamo flirtato e sbracato sulla app, e da lì siamo passati a WhatsApp. Abbiamo deciso di incontrarci la prima volta in un luogo pubblico, ovviamente. Siamo andati a bere qualcosa in un locale vicino a casa. Quando ci siamo incontrati di persona è stato come per messaggio: senza imbarazzo. Perciò andarci a letto al primo appuntamento non mi sembrava un'esagerazione.

Di solito dico alle mie amiche che sono delle sbrodolone quando dicono "mi sembrava che ci conoscessimo da sempre," ma onestamente era proprio così. Lui mi ha chiesto se volevo andare a casa sua, e io ho detto sì. Non succede tutti i giorni di avere una tale sintonia. È stato a casa sua che ci siamo baciati la prima volta, e quell'esperienza da aspirapolvere avrebbe dovuto essere un primo segnale d'allarme. Potrebbe essere il peggior bacio della storia. Anzi, sicuro, lo era. Nemmeno il mio primo bacio, alla festa di fine anno in seconda media, faceva così schifo.

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Mi sono sentita in dovere di andarci a letto. So di avere completa autonomia sul mio corpo—pussy power e tutto il resto—ma mi sembrava di dovere, dopo tutti quei drink e dopo aver accettato di andare da lui. Diciamo solo che è stato brutto—anzi peggio. Quando si è messo sopra stavo quasi male. Se non riusciva nemmeno a baciare a ritmo, figurarsi a scopare. Com'è possibile che una persona così bella sia anche così incapace a letto?

RITA, 18 ANNI

Un paio di mesi fa ho deciso di acconsentire a che un trombamico dell'università mi facesse un cunnilingus. Era la mia prima volta, e ha fatto schifo. Quest'esperienza, anzitutto, mi ha allontanato penso in modo duraturo dal sesso orale, e in secondo luogo mi ha costretto a smettere di vederlo. Ogni volta che lo vedo al campus mi viene in mente la sua faccia sconcertata, mentre mi guarda interrogativo per capire se sta andando bene. Io mi sono costretta a sorridere nervosamente. Volevo dirgli di smettere, ma mi sembrava inutile, quindi ho sopportato il tutto e alla fine ho finto un orgasmo.

Si può far intendere all'ego di un uomo che non è bravo a dar piacere alle donne? Non penso. Se glielo avessi detto, il giorno dopo in qualche modo tutto il college avrebbe sparlato di me. Ho continuato a fingere.

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