“I'm suspicious of people who don't like dogs, but I trust a dog when it doesn't like a person".Non mi fido delle persone che non amano i cani, ma mi fido di un cane quando non gli piace una persona, dice il saggio Bill Murray. Una pillola di saggezza che per me è applicabile a due categorie: cioccolato e alcolici. Non mi fido delle persone che non li amano. Ma se una fetta di Sacher, o un Negroni, mi parlassero e mi dicessero "Ehi, non fidarti di quel tipo… mi pare astemio. E non ordina mai il dessert", ecco, di loro mi fiderei.
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Ammetto però di non essermi mai impegnata a far incontrare le due categorie. La possibilità uno, moltiplicarle - ad esempio mangiando cioccolatini al liquore fino a stare male o bevendo quei disgustosi liquori al cioccolato - non mi ha mai attratto. Invece la seconda possibilità, quella di addizionarle, mi sembrava decisamente più interessante.Allora per approfondire la questione "ubriacarsi a suon di cioccolato" mi sono rivolta a un esperto, Matteo Zappile, sommelier de Il Pagliaccio, ristorante due stelle Michelin a Roma.. Matteo in passato ha collaborato con Domori, una delle aziende più famose per la produzione di cioccolato di qualità, che ha sede in Italia: tutto in casa, insomma.
CIOCCOLATO E SUPERALCOLICI
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