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Tecnologia

Questo 'essere umano sintetico' è l’ultima frontiera della grafica 3D

Il suo nome è Siren e, ammettiamolo, fa abbastanza impressione.

La casa di sviluppo e publisher di videogiochi Epic Games è determinata a creare esseri umani digitali che siano impossibili da distinguere da quelli veri. E c'è davvero vicina.

Questa settimana, alla Game Developers Conference di San Francisco, l'azienda ha mostrato per la prima volta Siren — un "essere umano sintetico" renderizzato in tempo reale grazie al motore grafico Unreal Engine di Epic. Siren è basata sull'attrice cinese Bingjie Jiang. Non è un'intelligenza artificiale, ma, piuttosto, un programma a computer renderizzato in tempo reale e animato in motion capture tramite un'attrice fuori schermo.

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Siren fa parte di Project Spotlight — una collaborazione guidata da Epic Games insieme allo studio di effetti digitali 3Lateral. Il team ha chiamato l'attore Andy Serkis per fargli recitare una versione digitalizzata di un famoso monologo del MacBeth di Shakespeare. Poi, hanno applicato la tecnologia per trasformare Serkis in un uomo-pesce.

"Anziché catturare forme singole, abbiamo lavorato su una performance," ha spiegato un rappresentante di Project Spotlight in un video su YouTube con l'attore Andy Serkis. "Gli esseri umani digitali… non esistono ancora. Inizieranno a esistere nel momento in cui le persone in strada guarderanno questi dati e non riusciranno a distinguere tra reale e non reale. Speriamo che questo progetto arrivi a quel risultato."

È una faccenda seria, perché il team lavora in tempo reale: significa che presto potremo vedere questa qualità di grafica 3D nei videogiochi, non solo nei film pre-renderizzati.

"I dati volumetrici sono stati generati scattando una serie di immagini HFR [di Serkis] ad alta qualità da più angoli, con illuminazione controllata," si legge in un blog post di Project Spotlight. "Il processo condotto da 3Lateral ha implicato diversi scenari per il capture, alcuni incentrati sulla geometria, alcuni sull'aspetto e altri sul movimento. Tutti questi input sono stati poi applicati per generare una rappresentazione digitale di Andy Serkis ed estrarre una semantica facciale universale che rappresenta le contrazioni muscolari che rendono la performance così verosimile."

Una figata, insomma. E Siren è uno degli esseri umani fatti in 3D più impressionanti che io abbia mai visto, nonostante la sensazione di inquietudine da uncanny valley resti presente. Potrebbe fregarti del tutto se la guardassi con la coda dell'occhio, ma appena la osservi bene, è chiaro che c'è ancora qualcosa — nei capelli e nei movimento della bocca, che non combaciano con le parole pronunciate — che ti dice che non è reale.

Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.