In Asia, da dove proviene, la soia non è mai stata considerata un sostituto delle proteine animali, ma per l’alimentazione di molti vegetariani e vegani, costituisce una delle fonti di proteine principali, l’ingrediente base, se non una delle poche alternative, sui menu di ristoranti che offrono un’opzione vegetariana.Tra il 1961 e il 2009, la produzione mondiale di soia è aumentata di quasi 10 volte, espandendosi inizialmente negli Stati Uniti.
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Tuttavia, solo una piccola parte della soia prodotta viene consumata direttamente dagli esseri umani. Per la maggior parte, a nostra insaputa, è diventata comunque una parte importante delle nostre diete poiché l'85% del raccolto mondiale è infatti destinato come mangime negli allevamento, in particolare al pollame, ma anche al pesce d’allevamento. Indirettamente, consumiamo soia quotidianamente.Tra il 1961 e il 2009, la produzione mondiale di soia è aumentata di quasi 10 volte, espandendosi inizialmente negli Stati Uniti.Lo sviluppo economico in molte aree del mondo ha accresciuto il potere di acquisto di interi paesi e di conseguenza, ha innalzato la domanda di carne e prodotti lattiero-caseari. E non solo. L'olio di soia viene utilizzato per produrre altri beni di consumo, come cosmetici, saponi e biocarburanti, ed alcuni dei suoi derivati si trovano in quasi tutti i prodotti che consumiamo. Basta andare a leggere un’etichetta a caso nella nostra dispensa - avete trovato la lectina di soia?Per soddisfare la domanda globale e quasi tutti i settori, la soia é adesso un’industria da miliardi di dollari che attraversa continenti. È la multinazionale Monsanto che ne ha quasi completamente il monopolio, poiché produce circa il 90% dei semi di soia - geneticamente modificati - venduti nel mondo. Essendo un prodotto brevettato poiché OGM, gli agricoltori devono acquistarlo annualmente. Nell’ultimo ventennio l’industria si é sviluppata indiscriminatamente in America del Sud, per pure logiche di mercato e scarse implementazione di politiche ambientali e agricole a livello locale, portando alti costi sociali e ambientali con impatti diretti e indiretti su habitat naturali.
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È ormai evidente come scelte di consumo e fabbisogno di intere industrie in alcune regioni del mondo possono avere effetti ed impatti reali su ecosistemi e società in altre aree del globo. La soia, un prodotto originario dell’Asia orientale adesso prodotto maggiormente in America del Sud e consumata da noi Europei é l’esempio più evidente di globalizzazione. Ma altri ingredienti che stanno diventando esempi di stili di vita più sani - come l’avocado, quinoa e cavolo nero - stanno mettendo a repentaglio intere comunità, la loro sussistenza e l’ambiente. Onnivori, vegetariani o vegani: siamo un po’ tutti sulla stessa barca.
Sempre più persone iniziano comunque a chiedersi come adottare scelte di consumo più rispettose dell'ambiente, facendo più attenzione a quello che consumano. Un approccio realistico, su come avere un’impronta ecologica minore, può derivare dal consumo di prodotti locali e biologici nel rispetto della biodiversità. E sperare che qualcuno abbia idee brillanti su come invertire le dinamiche di mercato a favore di produttori, cibi locali ed ambiente. E perché no, creando cibi alternativi e portando una rivoluzione. Come potrebbe diventarlo "la carne" di avena.La Finlandia é dopo la Polonia, il più grande produttore di avena in Europa. Il clima freddo è ideale per la sua coltivazione. La maggior parte dell’avena prodotta a livello globale viene comunque utilizzata - anche in questo caso - per l’alimentazione di animali. Tuttavia, se in alcuni paesi prendiamo il croissant alla mattina, i fiocchi d’avena costituiscono un normale alimento da colazione per le popolazioni del Nord Europa.La Finlandia é dopo la Polonia, il più grande produttore di avena in Europa.
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Non a caso, proprio ad una donna finlandese é venuto in mente di produrre la prima alternativa plant-based, biologica e locale a base di avena, che sta facendo impazzire i Finlandesi.Gold & Green é un idea di Maija Itkonen, che da vegetariana ha iniziato a chiedersi come sopperire alle necessità di proteine, senza dover compromettere l’ambiente ed il gusto, poiché ogni pasto che consumiamo condiziona il mondo in cui viviamo. E perché passare il nostro tempo a mangiare qualcosa che sa di pollo, ma pollo non è?Così ha creato quello che i giornali salutisti definirebbero il super-food finlandese, quello che ha chiamato la “proteina perfetta”: riuscendo ad ottenere un prodotto che contiene più proteine della carne di pollo, e tutti gli aminoacidi necessari. Con un impatto ambientale minimo. Il Pulled-Oats: la carne di avena con una lista di soli 5 ingredienti - di cui uno è il sale.“La nostra avena proviene dalla Finlandia, le fave dalla Svezia e i piselli dalla Francia meridionale. Compriamo solo ingredienti europei tracciabili e prodotti in modo responsabile per garantire l'alta qualità del nostro prodotto. ” mi dice Laura Antola, responsabile del marketing di Gold&Green. “Pulled Oats richiede meno utilizzo di acqua e produce meno gas serra rispetto ai prodotti a base animale”.
Dopo vari tentativi per riuscire a creare la giusta ricetta e consistenza per la proteina perfetta, Gold&Green ha creato il Pulled Oat. "Il processo che utilizziamo per realizzarlo è completamente meccanico, il che significa che non utilizziamo sostanze chimiche o additivi, ma pressiamo i tre ingredienti aggiungendo poi olio di colza e sale" dice la fondatrice.
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Un’alternativa al jack-fruit, che non dovete andare a reperire in Bangladesh. Un’alternativa agli hamburger di soia che non dovete andare a raccogliere nelle foreste amazzoniche. Un’alternativa al pollo allevato in gabbia a cui viene dato mangime di soia OGM proveniente dagli Stati Uniti. E sa di quello che deve sapere: avena con un forte retrogusto di fave, a meno che non si scelga la versione allo zenzero, che contiene, non aromi o sentori, ma del vero zenzero.In molti cercano alternative alla soia e nella ricetta del Pulled-Oats non ce né un singolo grammo. “Perché utilizzare prodotti spediti dall’altra parte del mondo, quando possiamo usarne uno locale che ha delle super-proprietà?” continua Laura. L'avena ha infatti delle proprietà alimentari molto più complete della soia. Il risultato in Finlandia é stato pressoché incredibile, visto che per qualche tempo, riuscire a trovare il Pulled-Oats sugli scaffali dei supermercati é stato impossibile.Dopo aver creato il brevetto, e aver già messo in commercio i suoi Pulled-Oats nella vicina Svezia, Gold&Green sta ora guardando più in là: cercando partner di licenza negli Stati Uniti e avviando negoziati in corso in diversi paesi europei. Il brevetto detta la garanzia per un prodotto biologico e semplice, un modello che Gold&Green punta ad esportare senza compromessi e che può essere un primo tentativo di facilitare l’espansione ed il mantenimento dell’agricoltura biologica e dei suoi produttori.
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Forse è presto per dirlo, ma é possibile che l’avena diventi se non un nuovo trend anche un possibile sostituto della soia? E questa super proteina finlandese potrebbe giocare un ruolo attivo? Attivando un possibile canale di conversione del suo utilizzo come mangime animale, si potrebbe riuscire a introdurlo gradualmente e maggiormente nella nostra dieta quotidiana, per sostituire o integrare proteine animali o vegetali.I principali produttori di questo cereale sono la Russia, Canada, Nord America e i paesi Europei con climi freddi.
Per quanto riguarda l'Italia, purtroppo, la produzione negli anni gradualmente è calata, soprattuto a causa soprattutto della scomparsa dei cavalli da lavoro - grandi consumatori di avena.Tuttavia, con l’avvento degli OGM, c’é sempre il rischio che multinazionali prendano la palla al balzo e sfruttino opportunità che scaturiscono da nuove esigenze di mercato a discapito dell’ambiente, produttori e noi consumatori.Un circolo vizioso che é possibile rompere se iniziassimo più spesso a chiederci cosa veramente mangiamo e sostenendo imprenditori con idee rivoluzionarie e produttori locali.Segui MUNCHIES Italia anche su Facebook e Instagram.