10 domande che hai sempre voluto fare a un testimone di Geova
Foto di Rebecca Rütten.

FYI.

This story is over 5 years old.

10 domande a...

10 domande che hai sempre voluto fare a un testimone di Geova

Ma serve davvero stare fuori dalle stazioni o passare casa per casa? Ti dispiace non festeggiare il compleanno? Quando arriverà il giorno del Giudizio?

Incontriamo Melanie a Berlino, nella Sala del Regno dei testimoni di Geova del quartiere Gesundbrunnen: un'austera stanza arredata con file e file di sedie, un piccolo palco e un pulpito. Non assomiglia a una chiesa, per niente. A ricordare ai visitatori che ci troviamo in un luogo di culto ci pensano alcuni poster che riportano brani tratti dai Salmi in quattro diverse lingue.

Melanie è accompagnata dal marito Thomas, ma per tutta la durata dell'intervista sarà presente anche un membro anziano della comunità. Melanie ha 34 anni, lavora come igienista dentale ed è ufficialmente testimone di Geova da quando aveva 17 anni. Anche i suoi genitori sono testimoni di Geova, quindi è sempre stata a contatto con il credo, ma sostiene che scegliere di farsi battezzare e diventare parte della comunità sia stata una decisione che ha preso da sola.

Pubblicità

Già ai tempi della scuola sapeva bene che la sua comunità è spesso ritenuta una setta da chi non ne fa parte, ma crede che il problema sia la disinformazione sull'argomento. Il culto dei testimoni di Geova, dice, non è diverso dagli altri: "crediamo alla Bibbia e cerchiamo di vivere nel nome dei suoi valori."

Due volte alla settimana Melanie e gli altri membri della comunità si incontrano per distribuire materiale informativo nelle stazioni della capitale tedesca. Durante il nostro incontro apre più volte una piccola Bibbia dalla copertina in pelle nera per leggere un passo o fare una citazione. Il punto attorno a cui ruota il credo dei testimoni di Geova è il Giorno del Giudizio Universale. I testimoni di Geova credono che alla venuta del Giorno del Giudizio Dio giudicherà i vivi e i morti, eliminando gli effetti della ribellione originale di Adamo ed Eva e creando un nuovo paradiso in cui i buoni potranno vivere in comunione con il Signore. I testimoni di Geova nel mondo sono 8,3 milioni, quindi immaginiamo che quando sarà il momento ci sarà una bella calca ai cancelli del paradiso.

Si descrivono come un gruppo che "si sforza di aderire al tipo di cristianesimo che Gesù insegnò e che i suoi apostoli seguirono." Chi non si attiene alle regole del credo, come l'astinenza dal sesso occasionale o il divieto di trasfusioni di sangue, può essere espulso dalla comunità. In specifiche contingenze è anche possibile che i rapporti con la famiglia siano troncati e che la partecipazione alle riunioni sia vietata. Secondo quanto raccontato da ex testimoni di Geova, questi casi non sono però saltuari come la comunità vorrebbe far credere, ma anzi molto frequenti.

Pubblicità

Melanie dice di non aver mai preso in considerazione l'idea di allontanarsi dalla comunità. Queste sono le altre cose che ci ha detto.

testimone di geova intervista

VICE: Come ci si sente sapendo che, quando cercate di diffondere il vostro credo porta a porta, la gente vi prende per pazzi?
Melanie: Sono orgogliosa di quello che faccio. Certo, ci vuole una buona dose di forza di volontà per uscire e cercare di trasmettere la parola di Dio agli sconosciuti. In fin dei conti però non faccio niente di male, offro semplicemente delle informazioni senza costringere nessuno ad ascoltarmi. Ognuno può scegliere se fermarsi a parlare con noi oppure tirare dritto. Comunque, non penso che le persone abbiano un'idea sbagliata dei testimoni di Geova o di me come persona. La maggior parte semplicemente non si interessa a cosa facciamo.

Ma serve davvero stare fuori dalle stazioni o passare casa per casa?
Ci sono diverse forme di predicazione. Quando ci mettiamo fuori dalle stazioni con i nostri depliant, ad esempio, è una forma passiva. Siamo lì per offrire ai passanti materiale informativo, per rispondere alle loro domande o semplicemente per chiacchierare con chi ne ha voglia. Abbiamo a che fare con le persone più diverse, alcuni ci chiedono cose come "ma quindi cosa vi insegna davvero la Bibbia? Puoi spiegarmelo in cinque minuti?" oppure commentano il titolo della nostra rivista mensile La Torre di Guardia. La predicazione porta a porta è invece considerata una forma attiva, in cui affrontiamo temi precisi con chi vuole ascoltarci e consigliamo letture selezionate, in particolare per adolescenti e famiglie.

Pubblicità

In media, quante persone ti rivolgono la parola in una giornata di predicazione?
È difficile dirlo, perché dipende molto dai giorni e dal tempo. A volte arrivano spontaneamente persone che vogliono informazioni sui testimoni di Geova, altre volte chi viene da noi vuole semplicemente chiacchierare un po'. Ma ci sono anche giorni in cui non si ferma nessuno.

Ti sei mai sentita offesa o insultata durante la predicazione?
Dipende. Ho spesso l'impressione che la gente mi giudichi anche solo con lo sguardo.
Una volta però un uomo ci ha sputato addosso: ci è passato davanti due volte, si è avvicinato e ha sputato su di noi e sul carrellino con le brochure. È successo tutto così in fretta che io e mio marito non abbiamo avuto il tempo di reagire. Ci siamo puliti e siamo rimasti lì.
Sempre quel giorno un altro uomo ci ha sibilato "gente come voi dovrebbe essere messa in una camera a gas!" [i testimoni di Geova furono perseguitati dal regime nazista]. Ogni tanto capita, ma sono per lo più eccezioni. Fortunatamente non ho mai subito violenze fisiche.

Ce l'hai con chi professa un'altra fede?
[Ride] No, certo che no! Perché dovrei? Rispetto gli altri e non li giudico in base al loro credo religioso, che è poi esattamente quello che mi aspetto gli altri facciano con me. Non costringerei mai nessuno a convertirsi, in nessun caso.

testimone di geova intervista

Dio mi annienterà se non credo in Lui?
Quali saranno le decisioni che Dio prenderà in futuro è una domanda a cui io non ho davvero risposta. Non mi permetterei mai di dire che solo i testimoni di Geova saranno salvati e che i credenti di altre religioni moriranno. Solo Geova decide quali uomini vuole avere nel suo paradiso e quali no.

Pubblicità

I testimoni di Geova non festeggiano il loro compleanno. A te è mai successo di festeggiarlo di nascosto?
Ho 34 anni, e il compleanno non lo festeggio da 34 anni e da 34 non sento il bisogno di farlo. Per me non è una cosa importante. A volte capita che mi dimentichi per tutto il giorno che sono nata proprio in quella data, ma non ho mai avuto l'impressione di essermi persa qualcosa: le torte si possono mangiare in ogni altro giorno dell'anno e le occasioni in cui ricevere regali non mancano. Da bambina ad esempio, i miei genitori mi facevano un regalo quando portavo a casa una bella pagella.

Qual è stata l'ultima volta in cui non hai fatto qualcosa perché sei una testimone di Geova?
Ci sono eventi a cui non partecipo a causa della mia fede, come le cene di Natale organizzate dai miei colleghi. A quelle preferisco non andare, perché mi sforzo sempre di condurre una vita nel segno della parola di Dio. Quindi non mi viene neanche voglia di fare qualcosa che Lui non approverebbe—perché so che non è una cosa che mi farebbe bene. Dio è mio amico, non vivo le Sue regole come un'imposizione. È proprio l'opposto: sono io che non voglio fare qualcosa che potrebbe dispiacergli, perché tengo al nostro rapporto.

testimone di geova intervista

Quanti soldi doni alla comunità mensilmente?
Non c'è una quota fissa mensile. Semplicemente, all'entrata della Sala del Regno c'è una piccola cassetta in legno in cui i membri possono fare le loro donazioni. Ognuno mette quanto vuole, quando vuole. Tra di noi non parliamo mai dell'ammontare delle singole offerte, sono cose personali. Il ricavato viene usato per stampare la rivista, che ha una tiratura di circa 61 milioni di copie, viene tradotta in più di 300 lingue ed è la pubblicazione religiosa più diffusa al mondo. Le offerte non sono gestite a livello nazionale, quindi possono essere usate anche per progetti umanitari in altri paesi o come contributo per la ricostruzione dopo disastri ambientali, o ancora per finanziare nuove Sale del Regno in nazioni più povere.

Quando arriverà il Giudizio Universale?
Secondo la Bibbia, il Giudizio Universale non prevede l'annientamento totale dell'umanità: Geova distruggerà chi non rispetta la Parola di Dio, ma gli uomini a Lui fedeli potranno continuare a vivere sulla terra. Il Salmo 37:10-11 dice "e ancora un poco, e il malvagio non sarà più […]. Ma i mansueti stessi possederanno la terra; e in realtà proveranno squisito diletto nell'abbondanza della pace."

Non sappiamo di preciso quando accadrà, ma la Bibbia cita alcuni eventi che precederanno il Giorno del Giudizio. Ti leggo un passaggio a questo proposito: "Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano ma non sarà ancora la fine. Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi." (Matteo 24:6-7)
Quando leggo questi versetti ad alta voce, in molti mi dicono che le mie parole gli ricordano le notizie che si leggono sui giornali. E da qui intuisco che l'arrivo di Dio non può essere così lontano—e questo è proprio il motivo per cui cerchiamo di informare i non credenti sul vero contenuto della Bibbia.

[Le altre previsioni sulla venuta del Giorno del Giudizio si sono finora rivelate false. La fine del mondo sarebbe dovuta arrivare prima nel 1914, poi nel 1918 e infine nel 1975, ma ovviamente così non è stato].