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Musica

"Ballad For Losers" dei Dead Horses è pura vita

L'album di debutto del trio ferrarese mette insieme garage, blues, rock'n'roll e cuore, tanto cuore.
Giacomo Stefanini
Milan, IT
Zufux

Non è che Ferrara sia un brutto posto, siamo sinceri. C'è un centro tutto medievale, una cinta muraria su cui passeggiare, è circondata dalle campagne e a meno di un'ora di macchina o autobus con l'aria condizionata rotta dal mare. Ma, come dire, è un posto che permette soltanto una certa estensione spirituale.

I tre componenti dei Dead Horses, Michele (a.k.a. Zufux, già LarsenFor Food), Mauro (già Larsen, For Food) e Agnese (già For Food, Larsen… notate qualcosa?), sono sterminati—l'entità unica che ormai rappresentano con i loro due progetti attivi (Dead Horses e For Food) preme sulle sbarre di Ferrara come un gatto che rientra nel suo trasportino di quando era cucciolo dieci anni e dieci chili dopo. Era ora che ne fuoriuscisse come un blob e invadesse l'Italia, l'Europa, il Mondo, lo spazio siderale.

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Questo dev'essere il momento in cui vi confesso che io, con loro, ho passato circa gli ultimi dieci anni, tra alti e bassi, a spezzarci il cuore a vicenda, suonare, bere e aspettare treni fino alle sei di mattina, quindi sono la persona perfetta per parlarvi del loro album di debutto: totalmente di parte, ma quasi nessuno li conosce meglio di me.

Ballad For Losers esce questo venerdì 24 marzo in cassetta per Maple Death, con una bellissima copertina che ricorda una versione con più amore e meno disagio di Look Forward to Nothing dei Kitchen's Floor. L'impostazione chitarra acustica-chitarra elettrica-batteria ultraminimale inserisce i Dead Horses direttamente nel regno del garage, tra gli episodi più punk di gente come i Cheater Slicks e il blues paludoso dei Bassholes, ma l'album contiene molto di più.

Ascolta qua sotto l'album in anteprima esclusiva, che poi te ne parlo.

Certo, "Hobo Talks", che apre le danze, ha un riff rock'n'roll che più classico non si può e che ti si pianta in testa come un'accetta, ma già in "She Wishes" i tre danno segni d'impazienza verso i canoni: compare la voce di Agnese, che saprebbe addolcire anche GG Allin il lunedì mattina, e la chitarra elettrica si lancia in esplorazioni quasi ironiche delle scale blues girando attorno al riff principale. La title-track sembra un inno folk pensato per incitare le masse di losers alla rivolta. Il lato A si chiude con uno dei momenti più alti del disco, "Walking By the Light", un drone-blues strisciante che ti immerge in un bagno di luce dell'alba, quando pensi che l'acido stia scendendo e invece il primo raggio di sole ti apre in due come un melone, e salutatemi il vostro cervello durante il delirio di chitarra finale suonato da un Lou Reed zombie.

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All'inizio del lato B c'è "The Liar", che rientra nella categoria di quei pezzi con un giro di chitarra che ti sembra di conoscere da quando sei nato; mettici un feedback che ti prende dritto alla bocca dello stomaco, un'apertura melodica nel mezzo degna dei Nirvana Unplugged e un coro da brividi sul finale che sembra emergere dalle nebbie di tutti i sentimenti che hai paura di provare, e il risultato è uno dei miei pezzi preferiti dell'album. Fortunatamente è seguito da "Morning Hell" che, nonostante il titolo, ti tira fuori con un balzo dal pozzo di malinconia in cui ti hanno gettato le due canzoni precedenti, con uno swagger da Bob Dylan elettrico incrociato con i Velvet Underground di Loaded. Segue "No Wahala", un pezzo scheletrico che, come è già stato detto, smonta e rimonta il blues facendolo diventare una creatura stramba e psichedelica con pochi elementi essenziali. L'ultimo pezzo, "Long Road Home", è l'unica vera ballata di questo album, un duetto vocale da brividi su un blues acustico solitario e malinconico.

Se si ascolta Ballad For Losers con attenzione, si sarà in grado di sentir respirare la vita vera delle tre persone che l'hanno concepito, e non esiste risultato migliore per un disco rock'n'roll.

Ballad For Losers esce venerdì 24 marzo. Ordina la cassetta sul sito di Maple Death Records.

Foto di Zufux.

Giacomo è su Twitter: @generic_giacomo.

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